Usa: scende il PIL, FED continua il sostegno “ad ogni costo”

Scritto il alle 09:53 da Danilo DT

FOMC di gennaio assolutamente in linea con le previsioni. La Federal Reserve (FED) continua con il suo programma di acquisto di bond pari a 85 miliardi di USD al mese. Tutto bene, ci mancherebbe, solo che il cavallo non beve più. Detto in altri termini l’economia non reagisce più agli stimoli della FED come invece faceva tempo fa, in quanto “satura”.

Quindi la FED deve fare attenzione. La macchina economica generata e alimentata con QE (Quantitative easing) inizia a dare segni di cedimento, e difatti a conferma di tutto ciò, l’economia si contrae a sorpresa nel quarto trimestre, con il PIL che scende dello 0,1%. Certo, cifre irrisorie ma statisticamente rilevanti. Era dal secondo trimestre del 2009, da quando gli USA erano in recessione, che non si registrava una contrazione.

Colpa dell’uragano Sandy, del taglio alle spese militari, del rallentamento economico globale. Ma la FED chiede cautela. I dati sono condizionati da troppi fattori e sono molto volatili. Inoltre il Fiscal cliff parzialmente risolto ha portato ulteriore incertezza.
Ma la stessa FED rassicura: lo stato di allerta resta molto alto e si manterranno le misure straordinarie al fine di sostenere la crescita. Detto in parole semplici, l’intenzione è quella di continuare non solo a tenere i tassi a livelli “eccezionalmente bassi” ma si vuole continuare anche la strada del Quantitative Easing come da copione. Ma…se l’economia non reagisce più agli stimoli, che succede?

Certo, parlare di bruciante recessione è assolutamente prematuro. Se vogliamo essere bullish, possiamo definirlo un “incidente di percorso “ questo dato negativo sul PIL. Ma per molti invece è un segnale di inversione.
In intanto vi faccio vedere un altro grafico, quello dello SPY, ovver l’ETF più importante al mondo che replica il benchmark dei becnhmark, lo SP 500.

Grafico SPY

Click to enlarge

Degno di nota il comportamento del grafico al raggiungimento di certi livelli di ipercomprato, in concomitanza di un così forte allontanamento delle quotazioni dal cloud. Sarà solo statistica, ma certi parametri non sono sostenibili, vista anche al ciclicità dei mercati. E mi sembra di poter dire che i presupposti macro non sono tali da poter essere così entusiasti. Mi può star bene il concetto di Big Rotation, ma mi sembra che in questo momento, come spiegato recentemente, il livello di fiducia sia quasi esasperatamente positivo. Gli eccessi sono sempre le aree più pericolose.
Chiudo con questa massima di un certo Sir John Templeton. Da leggere e meditare…

“Bull markets are born on pessimism, grow on skepticism, mature on optimism, and die on euphoria. The time of maximum pessimism is the best time to buy, and the time of maximum optimism is the best time to sell.”

STAY TUNED!

DT

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1 commento Commenta
bergasim
Scritto il 31 Gennaio 2013 at 10:08

Un IV trimestre negativo dal 2000 in poi si è verificato solo in coincidenza di periodi recessivi 2000 e 2008.
Bernanke naturalmente come nel 2008 non vede nessun problema

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