THE BIG CRISIS #7: il momento della resilienza

Scritto il alle 07:47 da Danilo DT

In questi giorni di grande tensione, inizio a sentire il peso di tutto quanto sto vivendo. Sia a livello privato, che a livello professionale ma anche a livello di blog. Sono ormai 15 anni che scrivo post, e in queste ultime settimane ho addirittura rincarato la dose forse per un senso di responsabilità che mi lega ai lettori più affezionati. Proprio come con il problema dei mutui subprime, questa volta abbiamo fatto dei ragionamenti diversi, legati più che altro alle estreme condizioni di mercato e più volte abbiamo sottolineato una cosa. Quella cosa che poi si è rivelata DRAMMATICAMENTE vera.

Il sistema sarebbe potuto ancora andare avanti per un po’. Però era estremamente fragile e bastava un qualche elemento esogeno, inatteso, ingestibile dal sistema, che il castello di carta saltava.
E chi segue il blog ne è testimone.
Ecco, il granello di sabbia che ha inchiodato tutto è arrivato. Anche se poi di granelli (o meglio, grosse grane) ne sono arrivati due perché c’è anche la questione petrolifera.
Gli effetti sono stati dirompenti, oltre ogni previsione, ed i mercati hanno reagito con estrema rapidità. Tanto che la gente, non tutta ma la maggior parte, ancora non ha capito cosa sta capitando. Qui in Italia, dopo il discorso di ieri sera di Conte, forse le cose iniziano ad essere più chiare.

(…) Il governo annuncia nuove misure restrittive per fronteggiare il contagio del coronavirus in Italia. “Per avere un riscontro effettivo” di queste misure “dovremo attendere un paio di settimane” ha spiegato in diretta Facebook il premier Giuseppe Conte elencando le nuove disposizioni: “Chiudono parrucchieri, centri estetici e servizi di mensa. Restano garantiti i servizi pubblici essenziali tra cui i trasporti e i servizi di pubblica utilità. Restano garantiti i trasporti. Chiudono i negozi, i bar, i pub e i ristoranti. Resta consentita la consegna a domicilio. Per le attività produttive va incentivato il più possibile il lavoro agile, incentivate le ferie e i permessi”. Le fabbriche resteranno aperte ma “con misure di sicurezza. “Saranno garantite, nel rispetto della normativa igienico-sanitaria, le attività del settore agricolo, zootecnico, di trasformazione agroalimentare comprese le filiere che offrono beni e servizi rispetto a queste attività”.
“Se i numeri dovessero continuare a crescere, cosa nient’affatto improbabile, non significa che dovremo affrettarci a varare nuove misure. Non dovremo fare una corsa cieca verso il baratro. Dovremo essere lucidi, responsabili” ha sottolineato Conte. (…) [Source

Se poi qualche inetto continua a pensare che sia un problema italiano, allora forse è stato risvegliato dal sogno con il comunicato del WHO. Non significa CHI ma Organizzazione Mondiale della Sanità.

(…) “Nelle ultime due settimane – ha dichiarato il direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus nella conferenmza stampa di oggi su COVID19 – il numero di casi di COVID-19 al di fuori della Cina è aumentato di 13 volte e il numero di paesi colpiti è triplicato, ci sono più di 118.000 casi in 114 paesi e 4.291 persone hanno perso la vita. Altre migliaia stanno lottando per la propria vita negli ospedali.
Nei giorni e nelle settimane a venire, prevediamo che il numero di casi, il numero di decessi e il numero di paesi colpiti aumenteranno ancora di più. L’OMS ha valutato questo focolaio 24 ore su 24 e siamo profondamente preoccupati sia dai livelli allarmanti di diffusione e gravità, sia dai livelli allarmanti di inazione. Abbiamo quindi valutato che COVID-19 può essere caratterizzato come una pandemia. Pandemia non è una parola da usare con leggerezza o disattenzione.”
“Descrivere la situazione come una pandemia – ha proseguito il direttore dell’OMS – non cambia la valutazione dell’OMS sulla minaccia rappresentata da questo virus. Non cambia ciò che l’OMS sta facendo e non cambia ciò che i paesi dovrebbero fare.
Siamo grati per le misure adottate in Iran, Italia e Repubblica di Corea per rallentare il virus e controllare le loro epidemie. Sappiamo che queste misure stanno mettendo a dura prova le società e le economie, proprio come hanno fatto in Cina.” (…) [Source

Italia che forse diventerà un modello (perfettibile, sia ben chiaro) per cercare di contenere il CoronaVirus. Ma ormai, sopra è BEN spiegato, è pandemia e questo termine non si deve usare con leggerezza. Se lo dice il WHO forse significa che la situazione è veramente catastrofica in prospettiva.
E il fatto che la borsa Usa abbia perso nuovamente il giusto passa in secondo piano.

Anzi, quasi mi vien da dire “chissenefrega”, forse perché ce lo aspettavamo, forse perché alla fine la finanza è il nostro problema minore, forse perché il mondo SICURAMENTE un giorno ripartirà, come è già successo in passato. Certo è che tutto questo alla fine è estremamente logorante.
Non voglio passare da presuntuoso ma se riprovate a rileggere i post della saga #TheBigCrisis troverete già molto per poter meglio capire questa crisi. Se poi vorrete approfondire, ci sono tutti gli altri post sull’argomento e sul periodo CORONAVIRUS che potranno aiutarvi.
Ora è il momento della responsabilità, del buon senso e della resilienza.

Non tutti sono pronti, come già scritto nei precedenti post. Mi verrebbe da dire “peggio per loro” ma alla fine le conseguenze le pagheremo tutti. Ma ben presto anche per queste persone arriverà la giusta “consapevolezza”.

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

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1 commento Commenta
draziz
Scritto il 12 Marzo 2020 at 08:31

Caro DT,
Grazie.
Speriamo passi presto (anche se non mi faccio illusioni) e che si metta sotto controllo il tutto il più possibile.
Occhio ai titoli del pharma…il primo che mette a punto la cura…la Tesla delle ultime settimane sembrerà una bazzecola…

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