THE BIG CRISIS #14: la bomba del CREDITO

Scritto il alle 14:17 da Danilo DT

La crisi Covid 19 porterà ulteriore allargamento degli spread, con crisi High Yield e nuovi NPL. Ma il mercato sta già scontando tutto?

E’ sempre stato un mio cruccio. Le banche centrali hanno compresso all’inverosimile gli spread ed i tassi di interesse, disintegrando il cosiddetto “premio al rischio”. I bond quindi non rendevano più nulla ed i gestori si sono prodigati per anni a cercare qualsiasi cosa che potesse portare un differenziale di rendimento positivo.
Ovviamente il mondo perfetto per i bond non esiste ed il rischio emittente non si può trascurare. Questa violenta crisi, ovviamente, metterà in ginocchio quelle aziende che non hanno una solidità finanziaria importante. E allo stesso tempo i possessori di bond High Yield in primis, ma anche l’area border line delle “fallen angels” si troveranno in grande difficoltà.
Già adesso si nota il cambiamento di “mood” del mercato. Gli spread sono decollati in pochissimo tempo e nei portafogli dei clienti tutto quello che doveva essere “core” o comunque difensivo, si ritrova ad essere inaspettatamente pregno di rischio.

Ma la crisi del credito non è in realtà nemmeno iniziata. Impossibile ora fare conteggi preventivi. Tutto dipenderà dalla durata della crisi e dall’evoluzione del blocco economico nei vari paesi.

Mickey Levy, Economista di Berenberg, ex capoeconomista di Bank of America, da sempre attento e sobrio osservatore di mercati e politica monetaria e fiscale, non è prono alle iperboli. Abitualmente, anzi, fa notizia per la sua sobrietà. Questa volta le sue parole non minimizzano. «L’economia statunitense è in recessione (…) Avremo una dura contrazione dell’attività economica e del Pil nella prima metà dell’anno, con un calo del -4,5% nel primo trimestre e dell’11,7% nel secondo», pronostica. (…) «L’economia non tornerà dov’era prima», conclude Levy. L’unica via d’uscita, precisa, si aprirà quando ci saranno «chiari e attendibili segni che la pandemia allenta la presa» (…)

Allegria, analisi pessimistica ma anche realistica perché colpisce secondo me nel segno.

(…) Ecco la sua analisi in maggior dettaglio per gli Stati Uniti: un drammatico calo dei consumi nel primo trimestre, -10%, e ancora peggiore nel secondo, -18 per cento. Le imprese avranno crolli degli investimenti, -12% e -22% solo nei primi sei mesi dell’anno. Tra marzo, aprile e maggio spariranno almeno due milioni di posti di lavoro, facendo immediatamente schizzare il tasso di disoccupazione dal minimo storico del 3,5% a «ben oltre» il 5% e facendo precipitare qualunque ottimismo. I profitti aziendali crolleranno al passo di «molti multipli» della caduta del Pil, schiacciati da debiti, tracolli della domanda e del commercio. (…) [Source] 

Avrete capito che non c’è da scherzare, la situazione è veramente MOLTO seria. Dite che Levy è tropo pessimista? Allora ascoltiamo che ci racconta S&P

(…) L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha emesso un primo rapporto sulla situazione economica dovuta al coronavirus, che potrebbe creare molti problemi alle imprese europee ed americane.(…) Secondo Standard & Poor’s ci sarà un collasso di molte aziende, con i flussi di denaro che non saranno più disponibili, creando dei problemi specialmente sui prezzi petroliferi. Secondo quanto è stimato dall’agenzia di rating ci sarebbe un tasso di fallimenti del 10% negli Stati Uniti e nell’Unione Europea.(…) [Source]

In tutto questo contesto, dove finiranno i titoli a spread? Quali debacle ci dovremo aspettare dagli High Yield? E soprattutto, quali vere alternative dovremo preferire?

Inoltre, questi tassi di sofferenza, quali effetti avranno sui bilanci delle banche? E dove lieviteranno i nuovi NPL? Quante banche dovranno ricapitalizzare? Insomma, signori, stiamo parlando del nulla perché al momento non possiamo certificare NULLA ma attenzione, questo è lo scenario che ci ritroviamo SE prendiamo sotto gamba il problema. La mia grande paura è che globalmente molti, troppi governi hanno sottovalutato la questione. Incrociamo le dita sui possibili rimedi farmacologici e più passa il tempo e più si complicherà la situazione. Qui sotto un esempio della follia di alcuni politici.

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STAY TUNED!

Danilo DT

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