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Swap Countdown: stasera si saprà se la Grecia è fallita (ufficialmente)
Swap debito: si cerca di evitare il Default Grecia
Tutti che fanno i conti. Tutti che spingono sulle adesioni. Una formalità diventa una necessità e poi un temuto precedente.
Lo swap del debito greco è diventato il tormentone di politici ed economisti. Ma alla fine il risultato lo sapremo solo stasera, h. 21, quando verrà chiuso lo swap e sarà resa pubblica la percentuale di adesione. Intanto però molto si legge su chi aderisce e chi NON aderisce.
Crescono le adesioni al piano di ristrutturazione del debito greco: è salita infatti al 58% la quota dei titoli di Stato ellenici che verranno scambiati nell’operazione di swap. Lo scrive Bloomberg, spiegando che anche la gran parte dei fondi pensione greci hanno deciso di partecipare, accanto a oltre trenta grandi istituti (Ageas, Allianz, Alpha Bank, AXA, Banque Postale, BBVA, BNP Paribas, CNP Assurances, Commerzbank, Credit Agricole, Credit Foncier, DekaBank, Deutsche Bank, Dexia, Emporiki Bank of Greece, Eurobank EFG, Banca Generali, Greylock Capital Management, Groupama, HSBC, ING, Intesa San Paolo, KBC, Marfin Popular Bank, Metlife, National Bank of Greece, Piraeus Bank, Royal Bank of Scotland, Société Générale e Unicredit). (…) cinque fondi pensione greci hanno fatto sapere che non intendono aderire alla procedura di scambio di titoli di Stato, che si chiuderà domani. I fondi in questione detengono un volume complessivo di titoli limitato all’1% del totale, ma la questione potrebbe contribuire a rinfocolare un clima non proprio sereno tra alcuni partner europei. (…) Oggi il rendimento dei titoli di Stato greci ha segnato nuovi record, con il tasso del biennale schizzato per la prima volta sopra il 250% e quello del decennale che ha superato la soglia del 40 per cento. Nonostante ciò dall’Unione europea sono giunte rassicurazioni: il vicepresidente della Commissione, Olli Rehn, ha affermato che lo scambio dovrebbe svolgersi senza scossoni. (Source)
Poi però news più recenci portano l’esito verso una conclusione positiva…
Μεταξύ 77% και 79% η συμμετοχή στο PSI+ ή 158,6 με 162,7 δισ ευρώ – Υπολείπονται 25 δισ από τον στόχο του 90% – Ενεργοποιούνται τα CACs – Κινήσεις από hedge funds, ζητούν ανταλλάγματα με πληρωμή των καλυμμένων CDS… che tradotto suona così…
Tra il 77% e la partecipazione del 79% del PSI + o 158,6 a € 162.700.000.000 – 25 miliardi in meno rispetto all’obiettivo del 90% – Attivare i CAC – Moves di hedge fund, che chiede il risarcimento per il pagamento del CDS coperti (Source)
Vedremo quindi come andrà a finire questa puntata anche se, come già detto, lo swap proposto, anche se accettato, non sarà sufficiente. Infatti per mettere le cose a posto sarebbe necessaria la ristrutturazione su TUTTO il debito e non solo su una parte. E addirittura con un haircut più importante. Insomma…brutto dirlo ma la soluzione migliore per la Grecia sarebbe proprio il fallimento. Che però è un tema tabù sia per i CDS che per l’effetto contagio.
Even after private sector involvement, Greece’s public debt will be unsustainable at close to 140 per cent of gross domestic product: at best, it will fall to 120 per cent by 2020 and could rise as high as 160 per cent of GDP. Why? A “haircut” of €110bn on privately held bonds is matched by an increase of €130bn in the debt Greece owes to official creditors. (Source)
Certo, la Grecia avrà bisogno di aiuto da parte degli Stati membri dell’Unione Europea per anni, forse persino decenni, e la Germania non dovrebbe rifiutare questo aiuto. L’Europa probabilmente finirà per pompare denaro di gran lunga più in Grecia nei prossimi anni rispetto al nuovo aiuto attualmente in discussione a Bruxelles. L’errore non è la dimensione, ma la costruzione del pacchetto di salvataggio. Non è orientata alle esigenze del popolo della Grecia, ma alle esigenze dei mercati finanziari internazionali, cioè le banche. In quale altro modo si può spiegare il fatto che circa un quarto del pacchetto non sarriverà nemmeno ad Atene, ma passerà direttamente ai creditori internazionali del paese? (Source)
Ma ormai sono state fatte delle scelte ed in un modo o nell’altro si cercherà di fare il possibile per fare passare questo swap, con le buone o con le cattive, malgrado anche con la benedizione dell’ISDA.
E la patata bollente per il possessore dei titoli di stato greci (che da ieri non si possono più vendere proprio per colpa dello swap) deve essere gestita nel più breve tempo possibile. Con un po’ di timore, viste le minacce per chi vota NO al piano di ristrutturazione. Infatti per questi “temerari” Venizelos promette un pugno di mosche.
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DT
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Francamente dubito molto di tali cifre di adesione, visto che chi non aderisce… e possiede dei CDS, spera nel rimborso dei CDS.
Purtroppo i recenti “chiarimenti” dell’ISDA, probabilmente deluderanno anche questi “temerari” speculatori… o semplici investitori che si sono coperti (con una coperta che improvvisamente è diventata un francobollo) 🙄
Ogni 1.000 Euro di valore nozionale portato in adesione i possessori dei titoli oggetto di
scambio riceveranno tutti i seguenti titoli:
– 315 Euro di valore nozionale suddivisi su n. 20 nuovi titoli emessi dalla Grecia, con
medesime caratteristiche (scadenza 2042 – cedole crescenti del 2% annuo fino 2015, 3%
annuo fino al 2020 , 3.65% annuo nel 2021, 4.3% dal 2022 – ammortamento a partire dall’
undicesimo anno)
– 150 Euro di valore nozionale in titoli a scadenza 1 – 2 anni emessi dal EFSF (European
Financial Stability Facility) ; il tasso sarà definito a ridosso dell’emissione;
– titoli GDP linked (cioè indicizzati al PIL) emessi dalla Grecia con un nozionale pari a
quello dei nuovi titoli avuti in scambio (Euro 315)
– per quanto riguarda gli interessi maturati e non pagati fino alla data del 24/2/12, verranno
assegnati titoli zero coupon a breve termine (6 mesi) emessi da EFSF (European
Financial Stability Facility)
CONDIZIONE PER LA CONCLUSIONE DELLO SCAMBIO:
Il quorom necessario di adesioni affinchè l’offerta sia automaticamente accettata
dall’emittente è fissato nel 90%; se la percentuale di adesione fosse inferiore ma
superiore al 75% la Grecia si riserva il diritto di accettare ugualmente l’offerta….
tiriamo lo sciaquone e il problema è risolto
il ladro : diventa innocente
l’innocente : punito
Oltre il danno, la beffa e pure bastonati oltre che impoveriti.
sciumibalestra,
Il ladro diventa innocente, l’innocente punito: come del resto succede in italia. Però come si fa presto ad imparare quando (diciamo) l’acqua arriva alla gola.
Il prossimo passo del “salvataggio della Grecia” sarà prendere i greci e buttarli in acqua.
A proposito, sapete nuotare?