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Aperta ufficialmente la CRISI dell’EUROZONA

Scritto il alle 09:48 da Danilo DT

Spread bund BTP che torna a salire ma… che dire di francia e Austria? Crisi finanziaria che si allarga a macchia d’olio

Ieri sera ho postato un video sul blog (CLICCATE QUI PER VEDERLO ) dove ho introdotto quanto sta avvenendo oggi sui mercati finanziari. Non siamo ottusi, ed allarghiamo la visione.

l’Italia è stata oggetto dell’attacco del mercato anche a livello speculativo. Oggi c’è un governo che ha avuto l’appoggio della politica e soprattutto il consenso internazionale. Ieri, al giuramento, erano presenti tantissime televisioni e giornalisti esteri Segno che qualcosa era veramente cambiato nei confronti dell’Italia.
Il governo tecnico, anche se non immacolato nei personaggi, è certamente (secondo me) di grande qualità e PUO’ fare moltissimo.
Quindi…tutto ok! Lo spread Bund BTP può tornare a scendere! In realtà non lo fa. Come mai?
Semplice, basta aprire gli occhi e guardarsi attorno.
L’Italia era solo punta dell’Iceberg. In realtà sta maturando quella che era l’ovvia conseguenza di un progetto ZOPPO.
Si apre ufficialmente la CRISI dell’EUROZONA.

Grafico Spread Francia e Austria

Guardate questo grafico con lo spread sul Bund su Francia ed Austria, situazioni che iniziano a preoccupare seriamente, contro invece Olanda e Finlandia, il top dopo la Germania dell’Eurozona.
Questo è chiarissimo e il messaggio all’Unione Europea è più che evidente. O si fa una vera UNIONE EUROPEA, o qui il mercato ci massacra.
Non sto a ribadirvi per l’ennesima volta cosa occorre fare, ne ho parlato già migliaia di volte.
L’unica cosa però è FARE QUALCORA e FARE PRESTO.
Anche perché la barzelletta dell’EFSF, giustamente, non può essere considerata seriamente come un progetto serio simil TARP visto che non c’è accordo su nulla.
Signori dell’UE, aprite le orecchie, è il mercato che vi parla.
E’ finita l’epoca del “comprare tempo”. È il momento di agire. Prima che sia troppo tardi.

Grafico riassuntivo Eurozona

Chiudo con questa rapida sintesi giornaliera dell’Eurozona, utilissima per meditare e capire cosa sta accadendo. E’ un’analisi dei paesi dell?Eurozona Vs il benchmark, la Germania che… ahimè, poi tanto sana non è… vedasi le dichiarazioni di Juncker e i recenti downgrades sulle banche tedesche.

 

Da notare i primi 5 campi. Trovate nell’ordine:

a) Stato
b) Rendimento titolo 10yr
c) Spread sul Bund
d) Variazione rispetto al giorno precedente in %
e) Mini grafico intraday

Stay Tuned!

DT

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30 commenti Commenta
albertom
Scritto il 17 Novembre 2011 at 10:01

A mio avviso e’ tutta una grande presa in giro, il mercato non esiste!
Se una banca centrale e o gli stati sovrani volessero realmente sistemare le cose sarebbe sufficiente eliminare le vendite allo scoperto sui titoli di stato, vietare l’emissione di rating e comprare a piene mani fissando prezzi sul secondario, cosi da massacrare i tradire inglesi ed americani, un po’ come ha fatto la banca svizzera sul franco, e che cazzo!

ob1KnoB
Scritto il 17 Novembre 2011 at 10:11

francia 200

alfor
Scritto il 17 Novembre 2011 at 10:30

Io vorrei capire…..
C’e’ questa super attenzione sul BUND tedesco, tutti gli spread salgono rispetto a questi titoli, come se i bund fossero ORO ed il resto M…
Ma quanto rendono i bund.. NULLA, zero virgola… chi se li compra ?
L’ultima asta dei BUND non ha fatto il pieno…..
Qui si gioca solo sulla psicologia per affossare l’euro, un mio cliente l’altro giorno mi ha detto “devo comprare un macchinario in più… 5 milioni … ho richieste ma non lo compro. Per il periodo che stiamo passando non mi fido e se poi le cose vanno male e non mi pagano ? Continuo con il mio tran tran tanto di lavoro ce ne'”
Questo è quello a cui si mira, sarebbe davvero bello che la gente incominciasse a comprare titoli BTP, azioni nostro sotto valutate ecc in massa, allora si che SIGMA-X e compagnia cantante inizieranno a piangere…

kry
Scritto il 17 Novembre 2011 at 10:39

Nel 1992 Soros guardando le foto di Amato e Barucci disse che contro di loro non poteva che vincere e con 50 milioni di $ a leva scardinò lo SME. Oggi 20 anni dopo guardando SarkoMer e con strumenti derivati di ogni tipo si smantella l’ U.E.

ob1KnoB
Scritto il 17 Novembre 2011 at 10:46

Sara sù ul stabiel, che l’è drè scapà ul purcel…..

manuel.finanza
Scritto il 17 Novembre 2011 at 10:49

kry@finanza,

Guardando Grecia segue lo stesso scetticismo…..Il nuovo governo tecnico ha presso con grande maggioranza l aprovazione
La borsa Greca …e con le mutante -30% in 4 mesi ….e piatta
aspetta solo gli istituzionali dal estero …..ma sono assenti……oggi e -1%

kry
Scritto il 17 Novembre 2011 at 10:51

Trasmissione: SPREAD Minuto per Minuto. La Spagna sta per raggiungere l’ Italia……( e la sta per superare )

nervifrank
Scritto il 17 Novembre 2011 at 11:00

A proposito di Eurozona, di Banche Centrali che non fanno quasi nulla e di altre che si muovono, volevo far notare l’ipocrisia del Governatore della Banca Centrale d’Inghilterra:

http://www.telegraph.co.uk/finance/financialcrisis/8846201/Debt-crisis-live.html

Lui dice:
“Some might say that monetisation of debt is precisely what the Bank is doing in buying up UK government bonds as part of its £275bn programme of quantitative easing (QE).
There is, however, an important distinction. The Bank of England is engaging in QE as a way of generating a negative interest rate and thereby supposedly supporting demand. It’s different if a central bank is doing it because governments cannot any longer finance themselves, which is essentially what is being asked of the ECB. That way lies Weimar Germany”.

Ossia:
“Qualcuno potrebbe sostenere che la monetizzazione del debito è esattamente ciò che la Banca (d’Inghilterra ndr) sta facendo nel comprare Titoli di Stato del Regno Unito come parte del suo programma di £ 275bn di quantitative easing (QE).
Vi è, tuttavia, una distinzione importante. La Banca d’Inghilterra è impegnata nel QE come strumento per generare un tasso di interesse negativo e, quindi, presumibilmente sostenere la domanda. E’ diverso se una banca centrale fa questo perché i governi non possono più finanziarsi, che è essenzialmente ciò che viene chiesto della BCE. Questa strada porta dritti alla Germania di Weimar “.

La faccia di bronzo di certi personaggi è veramente disgustosa.
E loro pensano che noi siamo tutti dei deficienti pronti a credere alle loro fregnacce.
Mi meraviglio che la giornalista del Telegraph non commenti in maniera acida le parole di Mervyn King. Oppure forse non le ha capite.

Mi divertirò quando vedrò l’Inghilterra di Weimar!

ob1KnoB
Scritto il 17 Novembre 2011 at 11:06

nervifrank,

questione di poco….

atomictonto
Scritto il 17 Novembre 2011 at 11:22

Vorrei rafforzare l’impressione di ALFOR con una osservazione pertinente al mio ambito professionale.
Noto che pochi, se non nessuno, guardano all’aspetto mediatico della questione “crisi finanziaria dell’UE”.
Occupandomi di management della comunicazione ho il “vizio” nel tempo libero di scanalare sui satelliti per vedere un pò cosa pensa tizio di caio e viceversa, con quale formato vengono presentate le notizie, quanto venga messa in gioco la credibilità della fonte e del media che la replica.
Bene, se dovessi fare un grafico a diagarmma di corpo libero per determinare da che parte tira il vento mediatico internazionale direi che è in atto da mesi una pressione univoca da parte dei media americani (CNN, Foxnews, CNBC in primis che si trascinano dietro AlJazeera Intl. con BBC che partecipa cercando di non esagerare sputtxxxxxxsi troppo…ma partecipa eccome) contro l’Euro ed in generale la UE.
2/3 dei commentatori danno l’Euro per spacciato da almeno 4 mesi, senza fare alcun plisset nei casi di variazioni/notizie di rilievo provenienti da chiunque non sia “americocentrico”, quindi zero variazioni nei giudizi se parla BCE o EU mentre accanimento ulteriore se parlano Fitch, Moody’s e gli altri soci.
La sensazione è di commenti che si adeguano ad una linea ben precisa e prestabilita piuttosto che di analisi o giudizi in qualche modo attendibili.
In alcuni casi, sfruttando a mio parere la creduloneria di certo pubblico americano (…), i Paesi EU vengono descritti al limite delle lande flagellate da carestie ed epidemie di colera usando espressioni come ad esempio “the rotting corpses of EU’s countries” (le salme putrescenti dei paesi EU!!).
Gli Inglesi della BBC addirittura con aplomb hanno già decretato la morte dell’euro e addirittura alcuni giornali si preoccupano di quale sepoltura dargli (corsivo a pagina 3 dell’FT letto in volo da Londra venerdi scorso…”the Euro is dead, now how do we burry it?”).
Sulla CNN ho visto più volte finestre informative, come “5 minutes with Harris”, dove scorrono brevissimi filmati-notizia ad esempio culal situazione Italiana costruiti come segue: Immagine dell’Ires Dei di Michelangelo-Scena di Nerone con Roma in fiamme-speaker “mentre sono in fiamme le rovine di Roma il PM Berlusconi si dimette”-breve scena di B. che esce tra i fischi – scene di camionette incendiate e tafferugli prese dalla breve gazzarra di 3 setimane fà.
Questo genere di “servizi” (li definirei più che altro “servizietti” con tanto di allusione boccaccesca) vengono poi riverberati su AlJazeera Intl. quasi ad assicurarsi che anche gli investitori Arabi abbiano una visione “chiara” della situazione.

Insomma, constato da mesi una pressione univoca, preconfezionata ed oltre il limite del meschino contro la UE e la sua situaizone finanziaria nella quale il famoso “giornalismo anglosassone” sta perdendo tutte le ghirbe e scedndo nel ridicolo (le immagini della camionetta che brucia sono praticamente onnipresenti, l’Italia è in fiamme!! secondo questi soloni…bah…).
Saluti.

andmoney
Scritto il 17 Novembre 2011 at 11:23

Nessuna distruzione dell’europa…. solo una forzatura da chi crede di aver ricevuto un mandato divino per perseguire un bene superiore…. gli stati uniti d’europa.

Il tutto sintetizzabile col: ORDO AB CHAO

kry
Scritto il 17 Novembre 2011 at 11:31

ob1KnoB@finanzaonline,

Cercasi cronista per i continui aggiornamenti alla trasmissione ” SPREAD, minuto per minuto.” (Pagamento in titoli di stato)

ob1KnoB
Scritto il 17 Novembre 2011 at 11:37

atomictonto@finanza,

Stesso metodo usato fino a qualche giorno fa’ da Merkosy nei nostri confronti. Usa e Uk hanno ne piu’ ne meno i nostri stessi problemi. Fa’ comodo, per il momento, essere in grado di ‘scaricare’ la colpa su qualcun’altro. Per la cronaca il ‘Supercommitee’ ha ancora una settimana per generare uno straccio di proposta per tagliare il deficit di 1,3T$ in dieci anni (!? gli mandiamo Monti o Papademos) mentre nel frattempo l’amministrazione Obama ha incrementato il debito pubblico da 10 a 15T in due anni e mezzo. Ma il tempo è di solito galantuomo.

kry
Scritto il 17 Novembre 2011 at 11:43

atomictonto@finanza,

Nel post cosa succede nei mercati finanziari c’è un mio commento che potrebbe ipotizzare del perchè di tutto questo. Mi piacerebbe sentire anche una tua impressione

idleproc
Scritto il 17 Novembre 2011 at 11:45

atomictonto@finanza,

Analisi puntuale che condivido. E’ il lato propagandistico… anche sulla liberazione “democratica” della Libia… non finirà con la Libia… Sarkò credendo di essere protagonista è solo pedina. L’arte è di far muovere tutti sulla scacchiera con mosse obbligate e quindi prevedibili. Di fatto vi è una destrutturazione del livello decisionale politico in europa, l’unico che potrebbe salvare l’euro. La malattia sta a monte sul come e sul perchè si è costruita questa specie di associazione di Stati. Un fallimento evidente da molto tempo. Poi esiste l’imprevedibile: S.Gennà.

Sel la Spagna continua così e non fonde prima ci frega in curva e vince la gara.

nervifrank
Scritto il 17 Novembre 2011 at 11:47

atomictonto@finanza,

In passato si è accennato a questi tentativi di disinformazione.
E’ un morbo anglosassone (e non solo) che diamo ormai per scontato.
Comunque grazie da parte mia per le info. Quella di mettere insieme l’autoblindo incendiato subito dopo le dimissioni di Berlusconi non la sapevo. Dice molto sul livello di malafede che è in voga da quelle parti.

manuel.finanza
Scritto il 17 Novembre 2011 at 11:48

Unica nota positiva x i greci e che il tribunale ha vietato di tagliare la corrente x chi non ha

i soldi di pagare la patrimoniale (diversi sono senza luce)

Chi e in affitto deve pagarla e poi chiedere i soldi dal propietario

Per questo motivo il lavoro piu pericoloso e di fare il politico

solo che fra 100 giorni chiedono elezioni …e penso sarrano gli stessi

che ironia …e che umiliazione!!!

nervifrank
Scritto il 17 Novembre 2011 at 11:48

E lo dice uno che mai è stato un fan di Berlusconi e dei suoi governi, tutt’altro…

ob1KnoB
Scritto il 17 Novembre 2011 at 11:56

kry@finanza:
ob1KnoB@finanzaonline,

Cercasi cronista per i continui aggiornamenti alla trasmissione ” SPREAD, minuto per minuto.” (Pagamento in titoli di stato)

Si segnala ,alla metà del primo tempo 11h15′ , una entrata a gamba tesa della Bce non punita dall’arbitro.

Scritto il 17 Novembre 2011 at 12:13

ob1KnoB@finanzaonline,

😯 Espulgilo! Espulgilo!!!!

atomictonto
Scritto il 17 Novembre 2011 at 12:19

@NERVIFRANK
purtroppo la propongono ossessivamente.
E quasi sempre accostando il servizio sull’Italia a qualche notiziola sulla Grecia, a sua volta rappresentata da 3 icone, Papandreu che parla in una lingua incomprensibile, piazza Syntagma e il parlamento, botte da orbi manifestanti-polizia.
Il fine è di creare un payoff negli spettatori grazie ad una allusione percettiva: Contenitore (Grecia-Italia) + Politici incomprensibili (Papandreu e Berlusca, con Monti ancora non ci hanno provato) + Violenza e disordine = STESSO DESTINO.

In sostanza vedo gli USA che giocano la loro sporca partita, basata sulla deviazione di focus dalla loro situazione che è veramente disastrata (continuano a non contare i debiti di Fanny Mae e Freddie Mac, interamente statalizzate, nel debito federale che con questi conatbilizzati è quasi del 120% del GDP, hanno quasi il 10% di disoccupazione quando negli anni ’90 si stracciavano le vesti per un aumento dal 4,5% al 6%…sono sostanzialmente una distesa di case di legno che hanno valore solo in relazione all’attrattiva di business locale, si veda il crollo del valore immobiliare a Detroit e Las Vegas…se rallenta il business in tutto la landa viene giu tutto come un castello di carte perche le case di legno non valgono niente).
E gli Inglesi gli fanno da paggetti cercando di sgraffignare le briciole dell’operazione con al loro economia basata in gran parte sulla speculazione finanziaria (i quali a loro volta sono fondamentalemnte tutti indebitati fino al collo viviono scialando con delle carte revolving assurde – anche con 45.000 sterline di credito a fronte di zero garanzie o quasi – elargite a piene mani dalle solite super fallite RBS e Barclays).

kry
Scritto il 17 Novembre 2011 at 12:23

Ecco il risultato: visto che oggi tutti gli stati pagano più interessi, aumenta il loro debito pubblico, aumenterà anche l’inflazione?

idleproc
Scritto il 17 Novembre 2011 at 12:23

Dream Theater,

…c’è anche un pò di Rugby.
…attualmente “mischia” ma con uso delle mani visto che non ce stà l’arbitro.

ob1KnoB
Scritto il 17 Novembre 2011 at 12:36

kry@finanza:
Ecco il risultato: visto che oggi tutti gli stati pagano più interessi, aumenta il loro debito pubblico, aumenterà anche l’inflazione?

Monetizzazione>svalutazione>inflazione
scenario più probabile o in alternativa
Haircut+svalutazione>inflazione (un po’ meno)

kry
Scritto il 17 Novembre 2011 at 13:12

L’Europa ha €, gli USA hanno $, entrambi hanno il debito e se vuoi venderlo al prezzo che vuoi DEVI sbarazzarti della CONCORRENZA. Gli USA sono in vantaggio, con il nostro € diventiamo scomodi e hanno PAURA che noi diventiamo più forti.

idleproc
Scritto il 17 Novembre 2011 at 13:39

kry@finanza,

Vantaggio politico e strategico anche grazie a Cameron e a Sarkò, non economico.
Devono inoltre mantenere il $ come mezzo di pagamento delle materie prime e di riserva valutaria internazionale
Se in US non comandassero le lobbies ed esistesse l’Europa potrebbe essere fatto un accordo per un haircut globale, un passo indietro sulla globalizzazione delle multinazionali e dare respiro economico-sociale all’occidente. Dovrebbero essere coinvolte Russia e Cina. Dovrebbe essere fermato il processo militare di democratizzazione fasulla e quindi l’ipernazionalismo che si svilupperà con l’esproprio by multinazionali. La vedo difficile.

ralph
Scritto il 17 Novembre 2011 at 19:14

La guerra e’ in atto. La speculazione (leggi Usa) per coprire i loro problemi, come si diceva nei commenti precedenti, sta accerchiando e isolando la germania. Non c’e’ altro motivo che spieghi l’impennata degli spread di Austria e persino Finlandia che non ha un debito pubblico ridicolo. Tutto ciò per costringere la Germania ad accettare una Bce stile Fed e così la ricetta di HelicopterBen Importata anche in Europa..cederà la Germania o saluterà tutti ed insieme ai virtuosi dell’Ue lascerà l’euro per una nuova moneta???

kry
Scritto il 17 Novembre 2011 at 19:30

ralph@finanza,

Il Giappone ha il 200% debito /pil, ma il 90% di questo è in mano ai giapponesi per cui al riparo della speculazione. La Germania potrebbe riuscire a salutare tutti se i tedeschi riuscissero a ricomprarsi i loro bund, ma non credo che siano liquidi da riuscirci. Probabilmente gli spread continuano da allargarsi perchè loro scaricano tutti i bond e si ricomprano i loro.

paolo41
Scritto il 17 Novembre 2011 at 20:09

ralph@finanza,

kry@finanza,

che ci sia un attacco all’euro è scontato; se ben mi ricordo avevamo già diagnosticato il problema in uno scambio di opinioni, circa sei mesi fa, con Andrea.mensa e il concetto è stato ripetuto più volte in quest’ultimo arco di tempo.
Gli USA hanno una paura matta che possa saltare l’Italia o la Spagna o qualsiasi altro paese di importanza significativa dello scacchiere europeo, proprio perchè i sistemi finanziari sono tutti interconnesssi.
L’euro, visto nel contesto tedesco, è sottovalutato; in altre parole la Germania si fa scudo dell’EU per avere una moneta sottovalutata rispetto a un nuovo marco legato all’ipotesi di una Germania “isolata”.
Proprio per questo farà di tutto per mantenere la situazione attuale, cercando di forzare gli altri stati a politiche di eccessiva austerity; il che è concettualmente sbagliato perchè, ciò facendo, rischia di deprimere l’economia europea che, guarda caso, sostiene la sue esportazioni e quindi la sua economia.
D’altra parte è la mentalità testarda dei teutonici, che, parafrasando, quando in un modo quando in un altro, si sentono sempre “superiori” nel contesto europeo.
Ora, accecati da un rinnovato nazionalismo e tanta presunzione, stanno tirando troppo la corda; o si convincono che non possono correre da soli o finiranno per spararsi….. su un piede…..
Gli eurobonds sarebbero già una soluzione positiva e accettabile, ma quella definitiva deve essere la Bce con propria e ben definita sovranità nell’ambito europeo.

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