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SPREAD BTP BUND e CDS: rieccoci!
Si voleva un detonatore e alla fine è arrivato un qualcosa che non era atteso e che non può essere controllato o pilotato dai magheggi della politica monetaria e fiscale. La volatilità in Europa arriva dalla politica.
Il movimento tellurico (che poi tellurico non è perché si tratta di un aumento della volatilità) parte innanzitutto dal debito. I cambiamenti degli equilibri politici mette a rischio (psicologico) alcune dinamiche ed ecco che quindi, torniamo a parlare di SPREAD BTP BUND.
Ma è un movimento che colpisce i paesi più deboli (quindi anche l’Italia) ma non lascia immune la Francia, in profonda crisi politica con Macron che proclama le elezioni.
Spread BTP Bund e CDS Italia Germania
E l’aumento del rischio sul nostro debito lo si vede da questo grafico. Non solo lo spread ma anche i CDS (Credit Default Swap) si impennano e quindi fanno percepire un aumento del rischio paese.
Ma quello che secondo me diventa molto importante sul BTP è una questione tecnica. Guardate il grafico qui sotto. E’ evidente che una qualche entità stava tenendo il tasso del decennali italico sotto il 4%. Un rendimento che possiamo definire target oltre il quale sarebbe meglio non andare. I movimenti politici di ieri hanno smosso un po’ le acque ed hanno riportato i rendimenti SOPRA tali livello. Ma che succede? Andiamo a scontrarci contro la fondamentale media mobile a 200 giorni, formando una evening star formation, una figura tecnica in candlestick potenzialmente ribassista.
Grafico BTP 10 anni
Con questo cosa voglio dire? Al momento sembra proprio che l’ultimo argine abbia retto, ma continuiamo a monitorare quota 4% e poi proprio la media mobile di cui sopra che oggi viaggia a quota 4,07%.
Sopra tali livelli signori la situazione si complica…