SARAS weekly

Opinioni
La famiglia Moratti e Caboto nel maggio 2006 collocarono sul mercato a 6 euroni questo preziosissimo gioiello pensato apposta per i risparmiatori e investitori, meglio se con ascendente nell’intercalcioultraindebitato: in questi 4 anni è arrivato a perdere il 75%, in un unico bellissimo trend discendente, non c’è che dire, gran signore col senso degli affari quel Massimo Moratti.
Dal punto di vista della performance Saras è ciofeca senza confini, uno dei peggiori titoli in assoluto… non capisco cosa spinga il privato a far cassetta con sta roba… capisco i fondi che non lavorano certo per battere il benchmark (salvo eccezioni) essendo in balìa delle lobby, ma un privato… un privato dovrebbe capire che questo titolo è tossico visto anche i prodotti che commercia! ma neanche fosse l’unico titolo del listino lo comprerei… (un giorno pubblicherò la lista dei titoli “mortedel risparmiatore” e la lista dei fondi che li hanno in portafoglio con relativo peso)

Fatti
E’ dagli albori che scende con regolarità (il primo giorno di contrattazioni chiuse a 4,8 cioè -20%) e l’analisi non lascia presagire nessun cambiamento in meglio: siamo ancora in onda 5 e solo la risalita e abbandono con distacco da 1,84 ci potrebbe dare un minimo di illusione che il peggio sia alle spalle; tuttavia, visto il carattere choppy di questa 5 (su e giù poco estesi e in overlap) è probabilissimo un suo sviluppo come diagonale finale (e non come impulsiva) con target magari già raggiunto a 1,49. Il breakout di 1,84 ne sarà appunto la conferma. Notare che dal top relativo di 4,92 del luglio 2007 al minimo di onda 3 (1,84 a marzo 2009) si sono persi 3,08 punti di cui è stato recuperato nei mesi successivi un magro 29% (sul max 2,73 a settembre 2009) mentre tutto il mondo stappava champagne, e poi da ottobre è ripartito il trend primario facendo nuovi minimi assoluti.
La morale: sopra 1,84 campa (c’è speranza) sotto 1,84 crepa, e adesso siamo in zona pre-morte sostenuti solo dalla speranza che elliott la sappia lunga…
Dividendo 2010 zero. Dalla nota sull’andamento del primo trimestre 2010 emerge che questi signori hanno aumentato i ricavi sul trimestre precedente pur diminuendo i volumi di raffinato venduto: questo merviglioso risultato è stato possibile solo grazie agli imponenti aumenti dei prezzi di carburanti che il parco buoi si accolla. Malgrado l’aumento dei ricavi la società macina continuamente perdite rilevanti, mica per niente continua a scendere di prezzo (e io dovrei investire i miei capitali in questa società?). Pensate che a fine aprile hanno deciso di rinunciare ad un’emissione obbligazionaria, probabile che non abbiano ottenuto garanzie di collocamento, nuova parmalat evitata, AD senza pudore. E per non dimenticare: un anno fa tre morti sul lavoro nella raffineria di Sarroch (CA), quindi Saras pluriindagata, però Saras riduce nel 2010 gli investimenti sulla sicurezza…

Operativamente
– chi ce le ha da poco (=piccola perdita) le butti subito o attenda il test del supporto o resistenza: sotto 1,49 obbligatorio disfarsene; sopra 1,84 tenetele ma con stop totale sul primo accenno di discesa
– chi ce le ha da molto si dia da fare con l’occultismo, invocate le peggio forze oscure per invertire questo trend perchè è l’unica cosa che resta da fare per chi sta perdendo oltre il diecipercento del capitale investito. Un bel woodoo con spillone nel didietro del fantoccio di Moratti non sarebbe male. Ribadisco: il minimo di maggio a 1,49 è da considerarsi come limite a qualsiasi sopportazione umana e alla logica terrena, tenere ancora in portafoglio sotto questo livello significa essere masochisti al cubo.
Dal collocamento il titolo sta perdendo ora il 71%; qual’è la perdita massima sopportabile per un cassettista o trader di posizione? non lo so, è un fatto soggettivo, a me già il 10% crea turbe psichiche e cardiorespiratorie… ma come si fa a stare al rialzo per mesi su un titolo che continua a perdere? (dev’essere solo amore, al cuore non si comanda…)
– chi non ce l’ha non la compri e la sconsigli vivamente a parenti e conoscenti

by Gremlin
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