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PETROLIO: TARGET DI MEDIO PERIODO

Scritto il alle 13:59 da Danilo DT

Ormai sembra una corsa infinita. Il prezzo del petrolio (qui è stato analizzato il WTI, ma come ben sapete, alla fine della fiera poco cambia tra WTI e Brent…), dopo aver toccato i 10 $/bar 10 anni fa (avete letto bene, in 10 anni ha decuplicato il suo valore) si presenta oggi con un valore pari ad oltre i 100 $/bar.
Come avete già letto in passato, ci sono delle forti correlazioni tra il petrolio, le materie prime e soprattutto il dollaro USA. Non vado a ripetermi per non essere noioso. Resta però il fatto che, facendo un’analisi di medio lungo, scopriamo cose veramente molto interessanti.


Un flash sulle ultime novità

La logica vorrebbe che, in una fase di rallentamento economico si assiste anche ad una discesa del prezzo dell’oro nero. A conferma di questo fatto, alcuni giorni fa l’Aie (Agenzia Internazionale dell’Energia) ha ridotto sensibilmente le stime sul consumo del petrolio. Il tutto poi è stato confermato dagli inventari settimanali (DoE) che testimoniano una diminuzione dei consumi.
Poi, per carità, ci sono tanti elementi che condizionano attivamente il prezzo del petrolio. Innanzitutto la SPECULAZIONE: come ho detto mille volte, non dimentichiamo mai che ogni giorno viene trattata sui mercati una quantità di sottostante pari a tutto il petrolio utilizzato in un anno intero. Mi sembra un po’ tantino… Inoltre è vero che l’arrivo delle nuove economie ha fatto lievitare la domanda di questa fonte che prima o poi si esaurirà. Però è anche vero che, oggi, un barile di petrolio costa a chi lo estrae, 1 $/bar, e una volta raffinato il prezzo “lievita” fino a 10$/bar… E gli altri 100$… Fate un po’ voi. Intanto l’OPEC, preoccupato di un calo dei consumi, al momento non aumenta la produzione ma, anzi, annuncia possibili tagli. Il cartello qui regna sovrano e gli sceicchi ridono.

Grafico di grande chiarezza

wti chart trend target priceMa veniamo al dunque. Ho provato a creare una previsione che va a sostituire tute le precedenti, in quanto mi sembra in assoluto la più corretta.
Guardate il grafico qui a fianco. Mi sembra semplicemente …perfetto.
Il mio amico Fibonacci ha una precisione quasi disarmante. Ad ogni rintracciamento/proiezione importante, troverete un minimo/massimo. Guardate i cerchietti. Risulta quindi abbastanza facile calcolare il target per il petrolio. Penso proprio che ce lo possiamo aspettare a quota 119/120 $/bar, ovvero il famoso 161.8% Fibonacciano.
Finora ha goduto del sostegno della MM21 che si è dimostrata, sul grafico weekly, molto affidabile. Ma come spesso accade, quando l’angolazione del rally è troppo acuta… c’è il rischio di bolla. Meglio essere prudenti. L’RSI inizia ad essere divergente. In una strategia di breve confermo quindi la possibilità di un target a 119/120 $ bar (che, guarda un po’, potrebbe proprio andare a corrispondere con un altro target, quello del cross EUR/USD posto a 1.70 con lo stesso metodo qui illustrato). Ma poi dopo non posso escludere una sonora correzione. Anche perché i volumi ormai, come dicevo prima, hanno assunto dimensioni da bolla assoluta.
Questo è quanto…
Ci aggiorniamo… Stay tuned!
DT


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Grazie e buona lettura!
DT

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