Petrolio ai massimi, Dollaro sempre a braccetto
Così, ridendo e scherzando, siamo arrivati a quota 92 $. Come avevo detto alcuni post fa, il target dell’oro nero, a seguito della violazione di quota 78.40 $, e con la conseguente reazione del $, si spostavano a 92.5 $ e poi a 96 $, ad un passo quindi dall’importante soglia psicologica a 3 cifre, il 100 $/bar che Bin Laden aveva auspicato come vero target price sul petrolio. Ai tempi di queste dichiarazioni, ovviamente ognuno di noi aveva abbozzato ad un sorriso, perché mai si sarebbe pensato di arrivare in così poco tempo ad un passo da tale target. Bin Laden analista di successo? Per carità… La sua era una provocazione. Ma è stata anche una corretta previsione.
Comunque sia, il petrolio oggi è arrivato al primo target, pari al 150% di Fibonacci. Ma il mio vero target e quello successivo, ovvero 161.8% di Fibonacci, ovvero la suindicata quota di 96 $.
Buttando un’occhiata ai fondamentali, i motivi che giustificano il rialzo sono diversi: tensioni geopolitiche, scorte, domanda dei paesi emergenti. Ma ormai lo sappiamo, a muovere il mercato è soprattutto una vena speculativa fortissima, che porta l’oro nero a correre in modo diametralmente opposto al Dollar Index, creando una sorta di “compensazione” tra i due indici.
E il Dollaro?
Il dollaro continua la sua corsa all’indebolimento, in perfetta correlazione al petrolio. E, guarda caso, anche qui abbiamo raggiunto dei livelli fibonacciani importanti: 161.8% con target al 200 %. Quando nel post su dollaro e petrolio avevo prospettato target abbastanza aggressivi, molti mi avevano preso per un mitomane… Mi sa che purtroppo non mi ero sbagliato di tanto….