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MONETA SOVRANA in un contesto di Covid-19
Permettetemi una piccola provocazione.
Credo sia noto a tutti la fase di profonda difficoltà economica, ma anche politica e sociale del nostro paese. L’Italia si trova in una situazione estremamente complessa, che già di per se non brillava a causa della cronicità di problematiche sempre più pesanti: debiti, burocratizzazione, disoccupazione, ecc.
In un contesto difficile è poi arrivato il Covid-19 a darci la mazzata definitiva. E dopo un pesante primo lockdown, anche il secondo si è materializzato a livello globale. E per noi sarà difficile, questa volta, riuscire a stare in piedi.
Lasciamo perdere i mercati, per una volta, tanto ormai ve l’ho spiegato alla noia. Stiamo parlando di due universi ormai divergenti. Main Street (economia reale) è una cosa, Wall Street (finanza) è un’altra.
E sono soprattutto banche centrali e politica fiscale a fornire il supporto necessario.
L’Italia dovrebbe concludere il 2020 con un debito pubblico che si aggirerà su un +180 miliardi su base annua. Ma occhio non solo al debito pubblico. Anche quello privato cresce in un contesto economico di frenata, il che lo rende decisamente meno sostenibile. Senza dimenticare che la matematica insegna. Più debito, meno PIL. Il rapporto debito/PIL a catafascio. Eccovi il PIL
Un bel quadretto economico, senza andare nei dettagli.
Ecco, pensate a quanto vi ho scritto sopra. Ho detto qualcosa di strano, di sbagliato, di contestabile?
Spero proprio di no. Se così fosse, fatemelo sapere.
In un quadro di questo genere, provate VOI ad immaginare dove saremmo oggi SE non avessimo l’Euro come protezione. Ah perché avremmo la Lira che ci permetterebbe di svalutare e quindi VAI con le vendite all’estero (e chi compra?), vai coi tassi più alti anche per i rendimenti dei Titoli di Stato (rischio default sarebbe semplicemente senza RISCHIO, ovvero DEFAULT punto e basta) ecce cc. I luoghi comuni che giustificano la moneta sovrana ormai li conosciamo tutti.
Vi porto qui un esempio, per farvi capire che, con la Lira, oggi saremmo tutti con le “pezze al c**o”. Tutti estremamente indebitati, in default, senza risparmi, e con una moneta che varrebbe nulla.
Eccovela qui una perfetta antagonista della nostra Lira.
Anche questa è una Lira ma è turca.
Poi per carità, questa è la mia opinione e sono certo che ci sono migliaia di persone di parere contrastante o contrario.
Io ho detto la mia.
Cross EUR/TRY
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perchè danno ancora un minimo di rendimento riaspetto ad altri dell’eurozona ma soprattutto li compra la BCE (per ora) solo per quello !
Il confronto l’avrei fatto sul pil della turchia che viaggia tra un -10 e -11% mentre il pil di sua maestà con moneta sovrana viaggia con un bel -19/20% ….. chi sta meno peggio ?
Caro Danilo la cosa fondamentale e sapere dove andare, quando lo si sa avere tutte le leve a disposizone è la cosa migliore.
Da ieri la Cina sta definendo il piano quinquennale 2021-2025, noi forse stiamo definendo il prossimo DCPM.
https://formiche.net/2020/10/cina-piano-quinquennale-xi/
In Europa è pure peggio una gabbia di matti dove non c’è nessuna visione oltre il feticcio dell’euro, se non quella mercantilistica tedesca che cerca di costruire il massimo profitto per loro.
In Cina saranno quello che saranno ma la loro visione è chiara e la popolazione comprende che la loro classe dirigente sta migliorando la loro vita.
https://twitter.com/XHNews/status/1319916838134771713?s=20
Paragonare l’Italia alla Turchia mi sembra azzardato, meglio quando ci paragonano all’Argentina. Detto questo mi domando una cosa: ma col rapporto debito/PIL che decolla al 180% che fine hanno fatto i “fate presto lo spread”? Chi o cosa determina lo spread? Probabilmente i tempi cambiano, adesso va di moda “prendiamoci il MES”.
Caro DT,
provocazione per provocazione: ma senza l’Euro saremmo dove siamo adesso?
Se dalla sua introduzione nel 2002, con il famigerato cambio a 1.936,27, la quasi totalità dei cittadini di questa nazione ha potuto apprezzare solo aumenti di tasse ed imposte locali, di prezzi dei beni di prima necessità e voluttuari, l’ingerenza di Francia, Germania, Olanda, Austria e l’applicazione di un ottuso rigore che di fatto ha impoverito ancora di più i privati (esemplare il trasferimento di ricchezza privata), forse forse di certi “benefici” potevamo anche fare a meno.
Che poi la costante di questa nazione sia sempre stata una guida molto attenta ai propri interessi, finanche quelli particolari, con un’esaltazione della politica come unica panacea in grado di riequilibrare tutti i mali, beh…conferma che il grado di maturità del popolo di una nazione si vede anche dall’avallare continuamente o meno i suoi rappresentanti.
Ma forse… il fatto che alla guida ora ci sia una compagine non eletta dalle urne vuole significare che…forse forse…tanti hanno capito e stanno dicendo BASTA!?
dollaro, euro, etc… il valore di una moneta è fiduciario. In assenza di fiducia nelle istituzioni il valore tende a zero.
“It will become obvious in the next recession that many of these debts will never be serviced or repaid, and this will be uncomfortable for a lot of people who think they own assets that are worth something…”
– William White (From May 1995 to June 2008, he served as its Economic Adviser and Head of the Monetary and Economic Department)
Il paragone Italia- Turchia anche a me pare impietoso, e poi l’esercizio “come saremmo se non fossimo nell’€, come saremmo con la lira……boh? chi lo sa? Ma proviamo a fare un bilancio: cosa c’è di bello che i bilanci non sono opinabili, sono i numeri di ciò che è stato. Con la lira il debito era sotto controllo, il rating era se non sbaglio tripla A nel 1995, i giovani trovavano lavoro in Italia, abbiamo sempre viaggiato all’estero, ci dicevano che la benzina era cara perchè dovevamo pagare il petrolio in $, ma ora in € è molto più cara, eravamo una dei più grandi paesi manufatturieri del mondo (sapete quanto vale questo??), gli stipendi della classe media permettevano a due genitori di mantenere due figli all’università e pagare un mutuo e fare una vita dignitosa! Qualcuno classe 1963 come il sottoscritto se lo ricorda? L’IRI il famoso carrozzone sprecasoldi (tanto odiato dai gattopardi alla Draghi, Prodi e compagni) era il motore industriale del paese e possedendo aziende sistemiche (energia, difesa, telecomunicazioni, ecc.) garantiva la famosa sovranità! …..Già la sovranità, che oggi se la invochi sei antieuropeista, complottista, fascista, e quindi xenofobo e razzista. (e un pizzico omofobo ci sta sempre ). Mi sa che abbiamo ciò che meritiamo.
Mi sono sempre chiesto se nei grafici, la curva del GDP italiano tiene conto, in misura adeguata, della cosiddetta “economia non osservata”.
Ma se siamo sempre gli ultimi, come mai i nostri BTP sono più ambiti dei Tbond?