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Labour Day negli USA: e settembre riparte non solo con l’incognita su tassi e banche centrali
Il mese di settembre inizia senza particolari previsioni di movimenti tellurici. Negli USA è il cosiddetto “Labor Day” e quindi mercati chiusi a Wall Street.
Qualcosa di interessante lo troveremo sul lato macroeconomico europeo, con alcuni indici (tra cui il PMI servizi Italia) che ci aiuteranno a capire meglio lo stato di salute del Bel Paese.
Ma ovviamente l’attenzione degli operatori resta ancora a quanto avvenuto la settimana scorsa. Il video di TRENDS vi aiuterà a meglio capire come hanno reagito i mercati. Ma è altrettanto vero che oggi sono visibili anche alcuni dati aggiornati post Jackson Hole.
Il nodo del contendere resta il tema “tassi di interesse”. Dopo le ultime e confusionarie vicissitudini, questo è quanto sconta il mercato dei FED Funds.
Probabilità del rialzo a settembre pari al 21%. Anche se poi non tutti sono proprio d’accordo. Divergenza di idee oppur strategia comunicativa di Goldman Sachs?
Sept rate hike is close call, but the Fed likely moves, says Goldman’s Hatzius (Sept rate hike: 55%)
The market’s expectations for an interest rate increase this month fell after a disappointing August jobs report, but Goldman Sachs still thinks the Federal Reserve will pull the trigger, said Jan Hatzius, the firm’s chief economist. (…) (CNBC)
55%? Ovvero oltre la metà. Veramente notevole, anche se poi questo “fa paio” con quanto visto nel video TRENDS. La logica ci farebbe pensare ad un rimando del rialzo quantomeno a dicembre dopo le elezioni, anche vedendo le previsioni di Bloomberg che invece restano pari al 32%. Ma il mercato non le vede proprio così, con matematica certezza.
Anche perché il famoso “dot plot” è tarato su un tasso per fine 2016 in area 0,85%.
Questo perché secondo molti, l’economia USA sarebbe “pronta a scattare” verso l’alto. Ne è un esempio il ben noto indice previsionale della FED di Atlanta che, dopo essere stato molto pessimistico, si è trasformato in un driver di positività.
Atlanta FED: GDPnow
Insomma, cari lettori, è un gran casino anche perchè siamo onesti,ora per i mercati i mantra è “Bad news is good news”. E io faccio parte di colo che vedono un’economia USA a fine ciclo e quindi non posso essere così positivo. Anche perchè le divergenze su diversi indicatori non si fanno attendere. Eccovene una delle tante.
Ma attenzione, se ci spostiamo in Europa le cose si fanno ancora più interessanti. Tanto per cominciare è sempre più evidente la divergenza tra le due banche centrali più importanti del pianeta: la BCE e la FED. E questo deve essere ben chiaro a tutti. Inoltre si avvicina nuovamente un meeting BCE, con possibili evoluzioni espansive. E poi c’è il problema delle elezioni in Germania con AfD sempre più forte, e poi …mille altre cose…Insomma, preparatevi alla ripartenza dei volumi in borsa e ad un’operatività più frenetica. L’estate è ai titoli di coda. E’ tempo di riaccendere i motori. Si riparte. Buon settembre a tutti.
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