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La strategia della Federal Reserve

Scritto il alle 10:45 da Danilo DT

Quantitative easing, iperinflazione, deflazione, velocità circolazione moneta. Cosa ha in mente Ben Bernanke.

Il D-Day si avvicina, anche se ormai chi è più vicino alla FED ha già illustrato a grandi linee cosa ci svelerà Bernanke ad inizio novembre.

La Federal Reserve, non interverrà con un quantitative easing II BOOM ma cercherà di fare un’operazione più graduale. Si partirà con un importo limitato  per il primo mese, forse 100-200 miliardi di dollari USA, ben sotto a quanto si pensava, per poi implementare l’importo fino alla fatidica cifra di un trillione, ovvero 1.000.000.000.000 $, per i comuni mortali mille miliardi di dollaroni. Se tutto va bene. Si perchè secondo la banca “amica” per antonomasia, addirittura la cifra potrebbe lievitare fino a 2 trillioni di USD.

Historically, only a relatively small fraction of a Dollar fall is ‘passed through’ into consumer prices… (…) What all this points to is that – in line with the academic literature – the ‘pass-through’ from Dollar declines to US consumer price inflation is small. This in turn means that – if indeed the Fed sees the Dollar as one of its key policy levers for preventing inflation from staying below its mandate for a prolonged period – the Dollar needs to fall a lot further from here…. (…) Ultimately, core CPI inflation remains hostage to the slowdown in rental (shelter) price and services (less shelter) price inflation – a point we have made repeatedly in our research and one of the main reasons why our bond forecasts have been below the forwards over the past 18-months. (Source: GS-FT)


Come dicono i bar, un’operazione “al consumo”, dove la FED interverrà ogni qual volta il mercato sarà in difficoltà.
La regola è sempre la stessa. Salvare tutto il salvabile. Ormai la strada è segnata. Ma fino a quanto la Federal Reserve potrà andare avanti in questo modo?
Me lo chiedo ormai da giorni ed è il mio grande punto interrogativo, anche se i lettori, forse, ne hanno anche altri.
Ad esempio l’amico Luca, che in un’email mi scrive:

“Caro Dream, è un piacere averti scoperto per caso…. (…)  …ma una cosa proprio non la capisco. La FED sa di essere spacciata eppure continua a stampare disperatamente. Ma come mai?”

Caro Luca, il tuo ragionamento è corretto ed è giusto dare delle spiegazioni, e cercherò in questa sede di riempire il puzzle, cercando di essere semplice e concreto. Poche parole nma (spero) buone e comprensibili. In questi giorni abbiamo scritto molti post e detto parecchie cose. Cerchiamo di sintetizzare e di raggiungere delle conclusioni.

FED e BCE: diverse per obiettivi

Prima cosa da dire: la differenza tra FED e BCE. Mentre la Banca Centrale Europea ha come primario obiettivo tenere sotto controllo l’inflazione, la FED, oltre a questo elemento, ha un altro grande obiettivo. Alimentare la crescita economica. Ecco quindi giustificato, in un certo senso, il disperato lavoro di Bernanke che non sa più che pesci pigliare e deve affidarsi al quantitative easing, ultima spiaggia prima della disperazione e della depressione (sia economica che dello stesso Bernanke).

E per alimentare la crescita economica, Bernanke deve fare UNA cosa (questo è il suo obiettivo): combattere la DEFLAZIONE.
Infatti, ed è questo il punto focale, la FED è alla ricerca di inflazione. Ma attenzione, non di iperinflazione, ma di inflazione BUONA. Quindi un’inflazione controllata, chiaramente superiore a quella attuale ma un’inflazione che diventa ideale sia per il signoraggio (vero Mattacchiuz? CLICCATE QUI ) e sia per la crescita economica.
E per generare inflazione bisogna ampliare l quantità di moneta in circolazione. Solo che ormai stiamo raggiungendo livelli di pura follia. Guardate questo grafico. L’inflazione è troppo bassa per la FED…

E allora… vai col liscio e con gli acquisti di titoli obbligazionari (e non solo) di tutti i tipi. Questo è quanto ha in pancia la FED oggi. Notate l’incremento folle dei volumi…

Source: datastream

Dall’analisi di questi volumi, è matematico un ragionamento: con tutti questi acquisti, chissà quanto denaro dovrebbe essere in giro. Ma invece, come detto, inflazione bassa… Come mai? Ecco spiegato…

Source: FED St Louis

La FED compra titoli soprattutto dalle banche, le quali poi…non mettono il denaro in circolazione, ma lo depositano nuovamente proprio presso la FED!

E la conferma ce l’abbiamo da questo altro grafico che ci illustra la velocità di circolazione della moneta.

Ecco quindi l’assurdo. La FED fa l’impossibile per generare liquidità, la quale poi non viene fatta circolare soprattutto a causa delle banche. E solo per la cronaca, se negli USA accade questo, in Europa non è da meno. Andate a vedere la quantità di denaro presente presso la BCE e capirete…


Domanda: ma se un giorno la velocità di circolazione dovesse aumentare, come farà la FED a controllare l’immane massa di denaro che si trova sul mercato? Alzando i tassi? Non c’è il rischio di una fase di iperinflazione? Lo vedremo, anche se non è assolutamente detto.

Ma attenzione, il tutto sta avvenendo con un drammatico aumento del debito pubblico. Quindi oltre che il danno la beffa. E l’assurdo è che ormai la FED ha capito che il quantitative easing non servirà a nulla. E a testimoniarcelo è un déjà vu: si chiama GIAPPONE, paese che qualche anno fa ha esattamente fatto quello che la FED sta facendo oggi. E il risultato quale è stato? Economia piatta per anni, ovvero quello che sul mercato si chiama Giapponesizzazione, storia economica di un paese che combatte per anni contro la deflazione senza riuscire a vincerla.
Io sono ormai convinto che la FED abbia fatto la sua scelta, difficile e necessaria. Ha scelto una strada rischiosissima ma, secondo Bernanke, la strada che alla fine è ancora la meno pericolosa e che permette una maggiore stabilità e minori shock.
La vita è fatta di scelte e di tante piccole scommesse. Questa volta però la scommessa è veramente tosta.

Questo è ovviamente solo il mio parere. Se poi volete approfondire, vi consiglio, se non lo avete già fatto, di leggere questo articolo assolutamente imperdibile di Mattacchiuz sulla FED.

STAY TUNED!

DT

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32 commenti Commenta
daino
Scritto il 29 Ottobre 2010 at 12:30

la fed ha intrapreso una strada a senso unico creando una forte dipendenza dei mercati del suo operato e della sua esistenza: Fed Addicted. La banca centrale a trasferito il rischio dai mercati a se stessa trasformandosi da prestatore di ultima istanza in un mostro capace di mangiare qualsiasi disfunzione dei mercati finanziari.
Cosa succederebbe oggi se si iniziasse a percepire che la Fed non è più in grado di controllare la situazione?
Nel 2008 abbiamo scoperto che quando il sistema finanziario è uscito di strada e si è diretto verso il baratro la Fed aveva i poteri per rimettere la macchina in careggiata. Ovviamente se n’è concluso che si poteva guidare la macchina a tutta velocità, tanto in caso di sbandata ci pensava la fed: e così è tuttora.
Quando io leggo la frase di Dream: “E l’assurdo è che ormai la FED ha capito che il quantitative easing non servirà a nulla”, mi chiedo: e allora che lo fa a fare?Non è che lo fa perchè non sa più che fare?Ma se andiamo incontro ad un’altra crisi finanziaria, la FED sarà ancora in grado di prendere il controllo della situazione?

paolo41
Scritto il 29 Ottobre 2010 at 12:30

Dream, mi trovi assolutamente d’accordo.. tentativi inutili: il cavallo non ha sete….
inoltre, occorre fare attenzione, sul versante europeo, alla Merkel e ai teutonici che cominciano a diventare insofferenti e, a mio avviso, anche arroganti…..

battista
Scritto il 29 Ottobre 2010 at 12:43

ciao DT e Mattacchiuz

semplicemente per fare i complimenti a voi per la qualita’ dell ‘ informazione con cui trattate l ‘ argomento , decisamente notevole

e’ un vero piacere leggere , imparare e valutare

un saluto a tutti

50 cent
Scritto il 29 Ottobre 2010 at 12:48

Una curiosità: la FED è indipendente oppure deve seguire indicazioni dell’amministrazione?
Lo chiedo perchè mi sembra strano che proprio sotto mid term possa uscire qualcosa di non gradito.
E quindi sugli indici cosa dovremmo vedere? una pseudo-bear trap oppure la rottura la ribasso del trend?
Probabilmente non c’è risposta, ma mi interesserebbe lo scambio di idee.

daino
Scritto il 29 Ottobre 2010 at 13:13

50 cent,

se non sbalgio la riunione della fed è dopo le elezioni. I tuoi dubbi sono invece più che legittimo sul dato di oggi del Pil. Insomma, se proprio dovessi scommettere punterei su un bel dato che poi verrà rivisto

50 cent
Scritto il 29 Ottobre 2010 at 13:25

Mah, di fatto l’attesa FED ha bloccato gli indici nonostante le buone trimestrali. La penso come te sul pil, ma non riesco a immaginare se potrà sbloccare o no gli indici.
Questo è un bivio veramente interessante.

paolo41
Scritto il 29 Ottobre 2010 at 14:01

…nel frattempo la Bce sta comprando titoli della Grecia su scadenze corte…. lo spread sul bund è tornato sopra 8….

mattacchiuz
Scritto il 29 Ottobre 2010 at 14:24

alle 14:00 io sarei voluto uscire con un articolo del tipo
stima pil americano +8.4%, seguirà rilettura alle 14:30 🙂

ma qualcuno si incazzerebbe per le mie mattacchionate

Scritto il 29 Ottobre 2010 at 15:53

1-daino,

Hehehe… lo scopriremo solo vivendo…

battista,

Ciao Battista! 🙂

50 cent,

La FED ormai è obbligata a seguire la sua strada. l’influenza delle banche è assolutamente notevole. E non dobbiamo dimenticare che la mossa “a sorpresa” della FED in prossimità delle elezioni è straordinaria come straordinario è il momento storico economico in cui ci troviamo. So che in molti contesteranno questo mio pensiero, ma fa nulla.
Bernanke non è uno stupido, anzi. E’ uno dei più grandi conoscitori della crisi del 1929 e sta facendo il possibile per evitare un nuovo grande crash. MA secondo voi… Poteva fare un qualcosa di diverso, o se preferite, glielo avrebbero permesso (in primis le banche?) 👿

Scritto il 29 Ottobre 2010 at 15:54

paolo41,

Della grecia… non dico nulla..io la mia idea me la sono fattao da tempo ormai… E c’è solo una soluzione.

mattacchiuz,

Zuzzurellone Mattachiuz!

ottofranz
Scritto il 29 Ottobre 2010 at 16:03

scusate forse è una domanda stupida… ma e se tutto facesse parte di un accordo? io ti compro i titoli, ma tu non mi metti in giro grano se non quello che ti dico io, quando te lo dico io . Alla Jucas casella 😀

Conviene a tutti e se non altro potrebbe essere una strategia. Del resto lo si è sempre detto che l’unica via d’uscita era mettere la polvere sotto al tappeto e sperare che il tempo accomodasse tutto. Lo diceva anche mia Nonna eh eh eh

Scritto il 29 Ottobre 2010 at 16:21

ottofranz,
Perchè temi di dire una cosa stupida? In effetti è proprio così. Infatti è proprio per questo che dico che Bernanke non ha alternative, visto che… a fare la politica monetaria forse non è neanche lui…
E questa strada cosa comporterà? Il salvataggio delle banche e un bel giorno.. inflaizone che eroderà il debito. Tutti contenti ma tutti più poveri.
Almeno questo è quello che penso…

andrea.mensa
Scritto il 29 Ottobre 2010 at 16:59

Cari tutti
Non vorrei sembrare il grillo parlante, ma in tutto il ragionamento c’è qualcosa che non quadra.
Ma per farvelo notare devo ripartire da alcuni concetti forse messi troppo presto nel sottoscala.
Supponiamo che io abbia 1000€, essi fanno parte di quell’aggregato che si chiama M1.
Il mio amico Caio mi chiede 1000€ in prestito, io glieli do e lui mi rilascia una cambiale, scadenza 1 anno, per (ipotesi) 1100€.
La cambiale è un titolo eseguibile (ovvero non necessita alcuna altra azione per essere incassata alla scadenza) ma è anche a sua volta un valore cedibile.
Nel senso che se io oggi la vendessi a Tizio per 1000€, il creditore diventerebbe Tizio nei confronti di Caio.
Ma, come si vede , la cambiale stessa diventa un bene, un qualche cosa che ha del valore e può essere venduta e comprata, perché rappresenta essa stessa un valore.
Ma allora, in circolazione, non c’è solo più i miei 1000€ ( che ora sono in mano a Caio), ma anche la cambiale.
Essa in effetti non fa parte di M1 ma di M2, e infatti non è un valore immediatamente spendibile, ma deve essere a sua volta PRIMA comprato da qualcuno, affinchè chi lo possedeva abbia ora dei titoli (denaro) immediatamente spendibili.
Ora, titoli di stato, obbligazioni, ecc.. sono tutti titoli esattamente al pari della cambiale.
Essi rappresentano GIA’ un valore scambiabile, con una certa difficoltà (occorre prima trovare qualcuno che li acquisti) ma convertibili in denaro.
Quando la FED acquista titoli, in cambio di denaro, non fa altro che convertire una fetta di M2 in M1, ma essendo M1 incluso in M2, quest’ultimo resta inalterato.
Occorre tornare a quella che è la definizione che ho dato per rappresentare l’inflazione (intesa come aumento generalizzato dei prezzi ovvero perdita di valore del denaro) per capire il senso dell’operazione.
L’inflazione l’ho definita come “aumento del denaro destinato all’acquisto dei beni (e servizi) di largo e comune uso e consumo”.
Il fenomeno per cui l’aumento dei prezzi diventa generalizzato, è dato solo e solamente o dall’aumento dei costi di produzione e commercializzazione dei beni (materie prime, trasporti, tasse, ecc…) di alcuni di essi, ma molto comuni e diffusi, oppure da un aumento delle disponibilità degli acquirenti che ne fa aumentare la domanda, a disponibilità invariata.
Ma questo fenomeno parte e si propaga non iniziando da beni voluttuari e/o di nicchia, ma solo se sono di largo uso e consumo.
Per fare un esempio, nessun commerciante alzerà il prezzo del pane se sale il costo dei viaggi aerei, ma se aumenta il prezzo di frutta e verdura lo farà immediatamente, perché magari l’aereo lo può o può non prenderlo una o due volte all’anno, ma la frutta e la verdura la mangia tutti i giorni.
Ma alzare il prezzo del pane sarà proprio quella “propagazione” dell’aumento dei prezzi, che crea la sensazione che il denaro valga di meno, che tenderà a sua volta a far adeguare al rialzo, gli altri prezzi, confermando la tendenza, ovvero l’inflazione.
Tornando al ragionamento sulle masse monetarie, se è vero che non vado a comprare pane, cercando di pagarlo con dei tbond, è vero che altre attività le potevo benissimo già pagare con essi.
Soprattutto potevo costruirci sopra dei derivati.
Allora qual è il senso di questo QE2?
Non far aumentare l’inflazione, perché per far ciò l’unico mezzo sarebbe dare dei soldi a quei 40 milioni di persone che mangiano grazie ai food stamp, e che quindi (vedi sopra) porterebbero immediatamente liquidità sul mercato dei beni di largo e comune consumo, ma di togliere di mezzo degli asset che potrebbero fare da sottostante a derivati.
E una volta convertiti in denaro, le banche, l’unica cosa che possono fare, se non vengono richiesti prestiti ( o se non vengono concessi per scarsa affidabilità del richiedente), è il depositarli presso la FED stessa.
Quindi non è da vedere come una immissione di liquidità nel mercato, ma come una azione volta a farsi carico dei rischi legati all’eventuale insolvenza relativa agli asset acquistati.
Oppure dare ulteriore carburante alla borsa, sempre sperando di ricreare quella sensazione di ricchezza capace di far ripartire i consumi.

s66
Scritto il 29 Ottobre 2010 at 17:05

la soluzione si chiama AMERO con relativa riculata a tutti i livelli ! è possono tirarla ancora x 6 mesi, ma dopo si pagheranno le conseguenze del dollaro che è carta x il cesso ! MEDITATE GENTE MEDITATE ! LA PRIMA CONCLUSIONE SARA’ IL SUICIDIO DI QUESTO CLOWN CHE DICE DI AVER STUDIATO LA DEPRESSIONE DEL 29 …….CHIACCHIERE !

andrea.mensa
Scritto il 29 Ottobre 2010 at 17:11

ps. credo che l’errore comunemente fatto nel valutare certe azioni, sia il considerare il puro aumento di M1, come foriero di inflazione.
in effetti un aumento di M1, può ANCHE e SOLO diminuire la velocità di circolazione del denaro, lasciando inalterato quel rapporto tra valore dei beni DLECUEC (di largo e comune uso e consumo) acquistabili e denaro per acquistarli, oppure può essere semplicemente risparmiato, o usato per l’acquisto di beni di “investimento” ( cosa che gonfia un abolla relativa a quella tipologia di beni), ma in nessuno di questi casi produrrebbe inflazione.
solo se si considera, e questo è puramente arbitrario, la quantità di denaro destinata all’acquisto dei beni DLECUEC una percentuale fissa di TUTTO il denaro (M1) allora si può immaginare tale relazione diretta.
ma come ho detto è solo un arbitrio.

mattacchiuz
Scritto il 29 Ottobre 2010 at 18:23

andrea.mensa@finanza: Quando la FED acquista titoli, in cambio di denaro, non fa altro che convertire una fetta di M2 in M1, ma essendo M1 incluso in M2, quest’ultimo resta inalterato.

ma sei sicuro??

la fed mica compra titoli di stato “raccimolando” prima il denaro dal mercato. il denaro se lo stampa da lei, crea nuovo M0 e M1, e i totoli di stato mica li distrugge, se li tiene, e l’M2 mica diminuisce. Morale della favola, m2 non è cambiata, e c’è più denaro in circolo. per il resto non ho tempo, ne parleremo

andrea.mensa
Scritto il 29 Ottobre 2010 at 18:24

pps. altro mezzo per generare inflazione è quello praticabile dal governo finanziando opere pubbliche tipo strade, ponti, edifici, ecc… anch efacendolo a debito.
se per finanziare tali opere devo emettere dei titoli, vuol dire prelevare del risparmio e pagare stipendi, oppure emettere titoli, farli acquistare dalla FED che per farlo stampa denaro, e sempre, pagare stipendi a chi realizza tali opere.
questa cosa è quella per cui la disoccupazione, o sotto occupazione è estremamente importante ai fini dell’inflazione.
non è la persona ricca che cambia abitudini alimentari o sul vestiario in funzione di un incremento o decremento delle sue elevate entrate, ma per l’operaio o l’impiegato fa una grossa differenza avere o non avere un lavoro, ed un lavoro che consenta a lui ed eventuale famiglia un minimo benessere..
sono queste le classi di persone il cui reddito influenza il volume e quindi i prezzi dei beni DLECUEC, non certo le classi più agiate.

andrea.mensa
Scritto il 29 Ottobre 2010 at 18:30

mattacchiuz,

obligazioni &c con scadenza entro 2 anni + M1=M2.
se la FED acquista titoli a breve, non fa altro che convertire ciò che fa la differenza tra M2 e M1 in M1.
gli USA hanno abolito, o fanno finta di aver abolito il conteggio di M3 (variabile a seconda del paese come definizione) il quale comprende M2 + titoli a più lunga scadenza.
la scadenza, comunque è un problema “manipolabile” a questo fine.

andrea.mensa
Scritto il 29 Ottobre 2010 at 18:39

se ho una cambiale a 10 anni, la posso vendere in cambio di una cambiale a 2 anni, ovviamente riprezzandola in funzione degli interessi che maturerebbero negli anni successivi.
in questo riprezzamento occorrerebbe tener conto sia della possibilità di un peggioramento degli interessi correnti, sia del rischio insolvenza che in questo modo verrebbe annullato fino a quando non si emettesse il titolo per gli ultimi 2 annila cui scadenza corrisponderebbe alla scadenza del titolo originale.( ed è in queste operazioni che il calcolo stocastico è basilare, vedi la storia della nicole el karoui )

andrea.mensa
Scritto il 29 Ottobre 2010 at 18:47

mattacchiuz,

scusa se non sono stato chiaro, ma è proprio acquistando con denaro “creato” i titoli con scadenza sotto i due anni ( o manipolando gli altri per trasformarli in titoli a breve), che viene fatta questa operazione di QE. ( o almeno è quanto credo di aver capito)
anche l’acquisto dei tbond e tnote rientra in questoa tipologia di operazione.
se poi pensi che il tesoro, i soldi che raccoglie li usa per rifinanziare fanni e freddy, allora è ovvio che sul mercato dei beni DLECUEC non arriverà nulla.

andrea.mensa
Scritto il 29 Ottobre 2010 at 18:55

faccio un esempio banale di “conversione” a breve scadenza.
A possiede un titolo a 10 anni.
A cede a B il titolo a 10 anni in cambio di un titolo di B a 2 anni
B mette il titolo a 10 anni in cassaforte
dopo 2 anni A ritorna il titolo a 2 anni a B (in scadenza) il quale glielo paga col ttitolo a 10 anni.
si ripete per 5 volte l’operazione.
se B è un prestanome o una emanazione di A il gioco è fatto.

paolo41
Scritto il 29 Ottobre 2010 at 19:01

andrea.mensa@finanza,

credo che l’inflazione sia nascosta, come altre informazioni ufficiali, sotto il tappeto; leggevo un paio di giorni fa che alcune componenti basilari ( caffè, zucchero, mais, grano, carni di manzo e maiale, etc), tipiche del consumatore americano hanno subito aumenti percentuali a due cifre (la media, se ben ricordo, era superiore al 24%). Il tuo concetto è assolutamente condivisibile, ma credo che il QE2 abbia anche lo scopo di pulire ulteriormente i bilanci delle banche da titoli tossici che, stante la situazione dei foreclosure, si dovrebbe dedurre che sono ancora aumentati.
Certo dipenderà molto dall’ammontare del QE e da come Bernie lo presenterà, ma si può supporre che il $ possa subire un’ulteriore svalutazione e quindi aumenti aggiuntivi dei prezzi delle materie prime.
Non mi spiego, invece, l’aumento consistente dei consumi indicati, proprio oggi, nel dato del PIL USA, pur corretto dall’indice prezzi collegato al PIL stesso; ma ormai i dati USA hanno un’aureola di scarsa affidabilità…..
Infine mi pongo una domanda banale: ma se non fosse necessario, a che pro’ Bernie farebbe questi interventi????? Non per favorire l’economia, perchè, come ho scritto in un post di alcuni giorni fa, …. il cavallo non ha sete, nonostante la disponibilità di liquidità a cui hai accennato anche tu.
Ma penso anche che sia assurdo pensare che lo faccia per favorire la bilancia commerciale, come asseriscono alcuni “economisti”; non ho mai visto bloccare le importazioni con politiche monetarie, sono palliativi…

mattacchiuz
Scritto il 29 Ottobre 2010 at 19:08

andrea.mensa@finanza: faccio un esempio banale di “conversione” a breve scadenza.
A possiede un titolo a 10 anni.
A cede a B il titolo a 10 anni in cambio di un titolo di B a 2 anni
B mette il titolo a 10 anni in cassaforte
dopo 2 anni A ritorna il titolo a 2 anni a B (in scadenza) il quale glielo paga col ttitolo a 10 anni.
si ripete per 5 volte l’operazione.
se B è un prestanome o una emanazione di A il gioco è fatto.  

non ti seguo… la banca centrale quando acquista buoni li paga con denaro che prima non c’era. se lo è creato. al di la di dove collochi il buono, se in m2 m3 m4 o m5, rimane il fatto ch lo stock di buoni del tesoro è rimasto invariato, mentre i nuovi dollari creati vanno a rinfoltire l’m1. non c’è stato nessun scambio di masse monetarie, i buoni del tesoro ci sono ancora tutti, comprese le cartacce su cui sono scritti. solo si è aggiunta altra moneta… è vero che m2= m1+ tutto il resto, ma m1 rappresenta la sorgente di tutto. da li, e solo da li, si infila liquidità nel sistema. quando la fed acquista, lo fa con soldi nuovi di zecca. non capisco il tuo ragionamento. non so come dire… le basi monetarie non si trasformano, si espandono o si contraggono.

paolo41
Scritto il 29 Ottobre 2010 at 19:10

…e, dimenticavo, faranno di tutto perchè le borse non subiscano un altro tracollo…..

andrea.mensa
Scritto il 29 Ottobre 2010 at 19:16

paolo41,

ripulitura da titoli tossici, abbassare l’interesse sui tbond e tnote, dare liquidità alle banche che, mediante leve finanziano i traders delle borse (farle crescere per dare la sensazione di maggiori disponibilità, e quindi favorire i consumi), inoltre, visto che le abitazioni non funzionano più da bancomat (richiesta di prestiti con garanzia l’abitazione) penso che voglia spingere a usare i titoli di borsa al posto dell’immobiliare.
equeste sono alcune ragioni ch espingerebbero bernie al QE2.
l’altro scopo è sicuramente spingere a considerare il dollaro più debole, riversarne l’effetto sulle materie prime (alimentari e non) ed indurre (vedi mio sopra) inflazione mediante aumento dei prezzi.
questo però sarà un effetto ritardato, perchè per mantenere i volumi di vendita, la rete commerciale esiterà a trasferire gliaumenti sui prezzi al consumo, e quando lo farà lo farà probabilmente dopo aver consumato parte delle scorte.

andrea.mensa
Scritto il 29 Ottobre 2010 at 19:19

paolo41,

“…e, dimenticavo, faranno di tutto perchè le borse non subiscano un altro tracollo….. ”
come ho detto, penso che debba sostituire il “bancomat immobiliare”….

andrea.mensa
Scritto il 29 Ottobre 2010 at 19:34

mattacchiuz,

se i titoli vengono acquistati all’emissione, è vero, m adiventa un giro di questo genere:
FED crea denaro; tale denaro contro titoli; titoli alla FED e denaro al tesoro; qui il discorso diventa “come li spende il tesoro” perchè se il tesoro li usa per ripianare dei “buchi” essi tornano alle banche che annullano semplicemete dei prestiti in default. per cui sul mercato …. niente.
se invece la FED acquista titoli “di seconda mano” creando denaro, non fa altro che rimpiazzare il denaro tirato fuori dall’acquirente primario, quindi questi continua ad avere esattamente le disponibilità che aveva prima dell’acquisto dei titoli, mentre è di nuovo il tesoro ad avere i “soldi in più”.
l’esempio che ho fatto, serviva solo a mostrare come la FED possa acquistare anche titoli a lunga scadenza, ma conteggiarli come titoli a breve.
questo perchè mentre l’acquisto di titoli con “mezzi propri” può includere qualsiasi tipologia di titolo ( lungo, breve, lunghissimo), il QE essendo istituzionalmente una manovra di carattere provvisorio (ricorda che dovrebbe servire solo ad evitare picchi nei rendimenti che potrebbero verificarsi con emissioni anomalmente elevate), non prevede che possa esser fatto sui titoli a lunga scadenza.

andrea.mensa
Scritto il 29 Ottobre 2010 at 19:39

ps. ricordi come Bernie addirittura esitò, prima di fare il QE1, se adottare la pratica del QE oppure emettere delle obbligazioni, per finanziare chi di dovere ?
pareva un paradosso, ch ela FED emettesse delle obbligazioni, ma aveva un senso, e cioè avere una disponibilità per acquisti di “ogni tipologia” comunicando al mercato, mediante la scadenza certa delle proprie obbligazioni, che se ne sarebbe disfatto (ceduti sul mercato) prima di tale scadenza, ovvero “entro termini certi”.

paolo41
Scritto il 29 Ottobre 2010 at 19:47

andrea.mensa@finanza,

conclusioni condivise. Se hai la pazienza di tornare al mio post di lunedi trovi gli stessi concetti.

andrea.mensa
Scritto il 29 Ottobre 2010 at 19:48

quanto comunque cercavo di far notare è che è l’emissione di titoli che aumenta gli aggregati monetari sopra l’M1. (non la stampa del denaro stesso)
se emetto una obbligazione, i soldi che raccolgo vendendola vengono raddoppiati, perchè dopo l’emissione , oltre al denaro esisterà ANCHE l’obbligazione.
acquistare con soldi creati dal nulla titoli facenti parte di aggrgati superiori a M1 vuol dire portare il corrispondente valore all’interno di m1, ma lasciando inalterato l’aggregato superiore.
in altri termini monetizzare dei titoli di credito.

andrea.mensa
Scritto il 29 Ottobre 2010 at 19:50

paolo41,

le avevo viste, e non ricordo se mi ero detto esplicitamente o no, sostanzialmente d’accordo.

andrea.mensa
Scritto il 29 Ottobre 2010 at 21:52

Mi scuso in anticipo se quanto illustrerò è già noto ai più, se lo faccio è che penso che qualcuno possa aver dimenticato o mai conosciuto qualcuno dei punti che tratterò, e quindi questo mio serve per esser sicuro di “parlare la stessa lingua”.
Innanzitutto il sistema bancario.
Esso crea il denaro, e lo impresta. Ogni banca possiede anche una sua ricchezza, in immobili, in denaro, ecc… frutto anche del pesante lavoro di gestire il denaro dei clienti e di crearne a sua volta.
Nella creazione del denaro ha essenzialmente due limiti: il volume dei depositi e il capitale proprio.
Creare denaro lo può fare fino ad un multiplo dei depositi, e ad un multiplo del proprio “capitale di garanzia”. Si chiama così perché rappresenta proprio la garanzia della solvibilità della banca stessa.
Tutto il denaro è nato da prestiti. Infatti l’unica entità abilitata per legge ad emettere denaro è il sistema bancario, il quale lo crea, e come ho detto, non lo regala, non lo spende, ma lo impresta (spende solo il denaro che fa parte del proprio capitale che comprende quello che guadagna come interessi sui prestiti).
Questo non vuol dire che i miei 100euro non sono miei. Vuol dire che se io possiedo 100 euro, ci sarà qualcuno che avrà un debito di 100 euro con una banca e non li avrà.
Pertanto dovrà creare qualcosa, venderlo a chi possiede 100€ e quindi avere di che rendere il proprio debito.
Se va in default, la banca rende a se stessa (sono due contabilità separate) il debito non più riscuotibile attingendo al proprio capitale di garanzia.
La ricchezza scambiabile in un paese, non è rappresentata SOLO dal denaro, ma anche , ad esempio dai titoli. A seconda dell’immediatezza della possibilità di essere usato, il denaro viene diviso in diversi aggregati. M0 è costituito dalle banconote circolanti, M1 da M0 + conti correnti e conti postali, ecc…
Mano a mano che sale l’indice, diventa sempre più difficile e selettivo da usare, e quindi anche la sua velocità di circolazione massima, limitata.
Mentre una banconota può essere utilizzata anche per più scambi nella stessa giornata, una obbligazione deve prima esser venduta o ceduta solo in certi tipi di pagamento, quindi con circolazione limitata.
Quale riferimento come massa monetaria si usa però M1, definito anche lo “immediatamente spendibile”.
Come fa a variare M1 ? semplice, esso rappresenta la somma dei prestiti “in essere” ovvero quelli emessi e non ancora rimborsati.
Solo una sua parte, però circola effettivamente nel mercato, perché un’altra parte viene risparmiata.
E solo una parte di quella che circola, è destinata all’acquisto dei beni Di Largo E Comune Uso E Consumo ( che d’ora in poi abbrevierò in DLECUEC), mentre l’altra parte servirà all’acquisto di beni “una tantum” o saltuari.
Tra questi ultimi vi sono quelli che chiamiamo anche “investimenti” acquisti fatti non tanto per la loro utilità specifica, quanto nella speranza che rivalutino il loro valore, oppure forniscano una rendita, in modo da dare un ritorno al proprio risparmio.
Più denaro viene dedicato a questi tipi di acquisti, e più se ne sottrae ai beni DLECUEC, ma in compenso creano una maggiore sensazione di ricchezza nei loro proprietari, e possono addirittura essere usati come garanzia per ulteriori prestiti. Ecco che se garantiscono un rendimento superiore all’interesse richiesto per il prestito, inizia una spirale ascendente, in quanto si creerà maggiore richiesta di tali beni da parte di un pubblico sempre più numeroso, aumentandone quindi il valore, che innescherà quindi una “bolla”.
Nel contempo sul mercato dei beni DLECUEC la velocità di circolazione aumenta ( per sopperire alla minore quantità di denaro ad essi destinato).
Il tutto procederà fino a che i valori dei beni in “bolla” non assumeranno dimensioni tanto irrealistiche da far sospettare che tale ciclo non possa continuare all’infinito, oppure che accada qualche evento che d’improvviso mostri l’irrealtà di quei prezzi, o anche altro che comunque fermi il ciclo, che ovviamente in un bagno di realismo, distruggerà tutto il “valore” virtuale ( o puramente finanziario e speculativo) creato.
Ma cosa importante notare, è che M1 nel frattempo era cresciuto, proprio perché aumentato il volume dei prestiti, ottenuti con tali beni in garanzia.
Crollo dei valori, impossibilità di rendere i prestiti, default, e, se generalizzato e di grandi valori, rischio per le banche di non avere sufficiente capitale di garanzia per rimpiazzare tutte tali perdite.
Ricordo che il ciclo è: creazione del denaro; prestito ; circolazione del denaro ; restituzione del prestito ; distruzione del denaro.
Ma notare bene che se NON si rendono i prestiti, M1 NON scende, proprio perché i prestiti non tornano al concedente, dove invece verrebbero annullati quando il prestito venisse onorato.
Un prestito che alla scadenza viene reso incrementa M1 solo per il periodo in cui ha circolato, mentre un prestito che NON viene reso resta stabilmente in circolazione a scapito del capitale di garanzia della banca.
Inoltre, una caduta dei capitali di garanzia abbassa il livello del volume dei prestiti concedibili da parte del sistema bancario.
Questo porta le banche a non concedere nuovi prestiti,e a richiedere il rientro di quelli ancora in essere.
Ecco il “credit crunch” !
Quindi necessità, al fine di continuare a finanziare i processi produttivi, che le banche continuino ad erogare credito.
Forse non viene tenuto sufficientemente presente che, oltre a qualche piccola azienda artigianale e famigliare, quasi tutte le imprese produttive ricorrono al credito, in quanto il lasso di tempo tra l’acquisto delle materie prime e degli impianti, e l’incasso del fatturato per i prodotti finiti, passa sempre un certo tempo, durante il quale occorrono capitali per far iniziare nuovi cicli di produzione. Inoltre, la mano d’opera al massimo la si può pagare una volta al mese, ma molti dei cicli descritti richiedono anche diversi mesi, e questo implica che necessitano capitali per dare continuità alle produzioni.
Salvare le banche, quindi, per salvare l’economia reale, e quindi necessità di ricapitalizzarle (ovvero ricostituire i loro capitali di garanzia) per permetter loro di operare e fornire credito.
Ecco quindi che quando la FED crea denaro o per prestarlo direttamente alle banche o per acquistare titoli del tesoro, il quale fornisce capitali alle banche, non immettono nuovi capitali, ma ricostruiscono capitali usati per rimpiazzare prestiti non più esigibili. Tali capitali erano entrati nel mercato al tempo della concessione del prestito, quindi è da allora che avevano ampliato M1.
L’effetto che fa è più o meno quello del padre che ripiana i debiti del figlio spendaccione.
Il figlio, non è più ricco, ma semplicemente non ha più i debiti.
L’effetto di tale manovra sul dollaro, quindi della sua svalutazione, non è tanto dovuta al fatto che ci siano più dollari in circolazione. La circolazione era già aumentata prima, l’effetto è dovuto al fatto che , avendo ripianato le perdite, può ricominciare il gioco di ottenere credito, questo si, che aumenta M1.
Quindi, tutto quanto ho scritto prima , è da vedere in questo quadro d’insieme, dove credo, acquista il suo significato.

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