FED: la pazienza è la virtù dei forti. Ma potrebbe non bastare.

Scritto il alle 11:30 da Danilo DT

janet-yellen-first-congress

La Yellen (FED) davanti al Congresso disegna un chiaro piano progressivo di exit strategy per la politica monetaria USA. Ma non dimentichiamo che la vera protagonista non sarà solo la FED. Non sottovalutiamo ciò che realmente comanda in borsa, ovvero l’analisi Utili USA. E qualcosa già si sta vedendo. Intanto il CESI….

E’ veramente incredibile notare quanto sia volutamente pilotato sia il sentiment che il mercato da parte delle banche centrali.
L’intervento del Governatore della FED Janet Yellen, nel suo discorso davanti al Congresso è un appuntamento molto importante, in quanto “disegna” le linee guida della politica FED per l’anno in corso. Praticamente si tende a fare le previsioni sulle mosse di politica monetaria che verranno fatte nei prossimi mesi.

Il discorso della Yellen era quindi atteso e per certi versi ha “steccato” clamorosamente, trasformandosi in un ragionamento a tratti persin banale. La sensazione che si ha è che la FED vuole dare al mercato un chiaro segnale di “progressività”, con la massima trasparenza su quello che sarà il suo operato.

La Federal Reserve alzerà i tassi di interesse se l’economia americana “continua a migliorare” ma prima di effettuare una stretta monetaria, la banca centrale americana cambierà l’uso della parola “paziente” riferita appunto al rialzo del costo del denaro. (…) La parola “paziente” è stata adottata per la prima volta nella riunione dello scorso dicembre ed è stata utilizzata di nuovo a gennaio: come ribadito da Yellen, quell’aggettivo sta a significare che la Fed “non alzerà i tassi per almeno i prossimi due meeting”. Yellen ha aggiunto che “un cambiamento della guidance mostrerrebbe un miglioramento delle condizioni [economiche] a un punto dove un rialzo dei tassi è presto garantito”. (Source)

Et voilà. A che serve guardare curve dei tassi, inflazione, studiare in mercati e quant’altro? Ormai è tutto molto semplice e a scanso di equivoci, la Yellen la mette sulla grammatica. La parola “paziente” sarà la chiave di tutto. Quando sparirà o cambierà, allora sarà il segnale….e si potrà scatenare l’inferno…

Ma attenzione, quando la parola “paziente” non sarà più presente non significherà che la FED alzerà repentinamente i tassi, ma che per due meeting non interverrà. E poi, alla terza chance, magari si disturba ed alzerà i tassi. I poteri della “forward guidance” e il gioco della psicologia del mercato. La Yellen vuole preparare i mercati ad una exit strategy il più possibile prevedibile ed ordinata, senza scossoni, quasi a volatilità zero. Il motivo? Perché così facendo i mercati avranno le reazioni ”meno peggiori”. Quindi non conta nulla il rischio di una defalzione globale? Poco importa valutare con attenzione la frenata di tante aree geografiche?

Yellen torna anche a parlate degli “sviluppi economici all’estero”, che potrebbero porre rischi all’outlook della crescita economica degli Stati Uniti”. (…) Il governatore della Fed spiega che “l’incertezza riguardante l’outlook all’estero non riflette esclusivamente rischi al ribasso”. La banca centrale americana infatti osserva “una risposta più forte di quanto anticipato dell’attività economica alle politiche di stimolo ora fornite dalla banche centrali estere”. Inoltre, “il recente calo su scala globale dei prezzi del greggio potrebbe spingere la crescita economica globale più di quanto previsto”.

Quindi alla fine non c’è problema. La Yellen continua a voler tranquillizzare i mercati. Va tutto bene.
Peccato però che poi qualcosa che non quadra c’è. Infatti è importante la politica monetaria ma oggi, ATTENZIONE, è chiaro che per certi versi la FED perderà un po’ il pallino del gioco. Ora più che mai saranno gli UTILI societari a dettare legge. Fino ad oggi, un dato macro negativo era addirittura visto positivametne perché sottointendeva l’arrivo di un intervento massiccio di politica monetaria. Oggi la FED (al momento) non solo non interviene più con stimoli ma addirittura “dovrebbe” iniziare a valutare rialzi di tassi.
E il problema dove sta? Esattamente qui.

Consensus su EPS e indice SPX

EPS-forward-estimates-vs-spx

Come potete vedere il consensus sugli utili è in evidente peggioramento. Ma la borsa, al momento, se ne infischia. Ma soprattutto, guardate cosa è successo al mercato quando in passato il consensus è passato in “rosso”.

utili-forward-spx

Basteranno le parole, le elucubrazioni mentali e i giochini lessicali della FED per evitare possibili correzioni? Sarà dura. E inoltre, quale sarà la reazione dei mercati in questa difficile situazione?
Per certi versi ci sono già elementi che stanno “sentenziando” lo scenario: incredibile a dirsi ma si rischa un “decoupling” a favore dell’azionario Europa. Guardate l’indice CESI, il Citigroup Economic Surprise Index. La divergenza tra le due aree è netta, quasi si vede già il decoupling, con un andamento che diventa favorevole alla borsa Europea. Ora, pensare che sia decoupling totale lo escluderei. Intanto però si confida moltissimo sull’effetto “sostituzione “ del QE Europeo che dovrebbe sostenere anche (indirettamente) l’economia USA.

Citigroup Economic Surprise Index e borse: USA vs Europa

CESI-USA-EURO

STAY TUNED!

Danilo DT

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28 commenti Commenta
reragno
Scritto il 25 Febbraio 2015 at 12:37

La mia impressione è ormai sia diventato tutto un teatrino. I mercati azionari americani perchè salgono? Perchè i dati economici macro sono deludenti e quindi nessuno si aspetta in realtà un rialzo dei tassi, anzi in piena euforia qualcuno addirittura aspetta con ansia un nuovo Qe che permetta all’Sp500 di raggiungere i 2500 punti. Tanto ormai il distacco tra economia reale e mercati finanziari è talmente evidente che non sono più uno lo specchio dell’altro.
La colpa è delle Banche Centrali che hanno drogato a dismisura i mercati azionari con la loro politica repressiva sui rendimenti dei titoli di stato.
Tutto questo ha permesso alle banche di aumentare, se possibile gli investimenti a leva e l’esposizione sui mercati dei derivati. In realtà è solo carta straccia tutto quello che ha a che fare con i mercati finanziari e come tale sparirà all’improvviso.
Lasciamo perdere poi come i mercati vengono manipolati. Notizia fresca di oggi dal sole 24 ore
http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2015-02-24/oro-usa-dieci-banche-indagate-manipolazione-prezzi–213642.shtml?uuid=ABOwWxzC . Ovviamente che cosa si cerca di controllare? il prezzo dei beni che hanno un loro valore intrinseco per dimostrare che l’univo investimento conveniente è il mercato azionario.
Sic transit gloria mundi

idleproc
Scritto il 25 Febbraio 2015 at 13:58

Sai DT, hai piu volte ricordato la fondamentale componente della FIDUCIA.
E’ essenziale nel sistema finanziario e ha alcuni fondamenti, anche facendoci un po’ di tara per perdite “naturali” e statistiche.
La correttezza delle operazioni, la solidità e la solvibilità, una marginale o nulla fantasia creativa.
Vale per tutto, dalla carta fino ai bits che ci scambiamo come alternativa ormai obbligatoria.
Hai presente quelle vecchie banche e quei sistemi monetari old-style, quelli.
Penso che arriveremo ad una crisi di fiducia, molta gente pensa ancora che il sistema finanziario sia quello old-style, compreso quello che credono di loro “proprietà” e gestito da loro,il denaro… i dubbi oggi non sono solo di pochi.

ob1KnoB
Scritto il 25 Febbraio 2015 at 14:13

two thoughts
l’essenza della filosofia (non solo del capitalismo in economia) è che le risorse (di qualunque natura) devono produrre benessere per i singoli e per la comunita’ e fin qui penso siamo tutti d’accordo.
Le pari opportunità tra tutti i soggetti coinvolti perchè questo avvenga è altrettanto condiviso perchè la democrazia è conditio sine qua non ok? Un processo di trasparenza o verità è condizione essenziale per la democrazia e questo è indiscutibile. Ora basterebbe valutare questi enunciati per capire quanto inesorabilmente, sistematicamente e purtroppo scientemente ci si stia allontanando dagli ideali che abbiamo condiviso. Finita la filippica due pensieri:
Dal grafico appare palese che il 1° qe ebbe un effetto importante (d’altra parte levare la monnezza dai bilanci delle banche, assicurazioni e finanziarie in quel momento come poteva non funzionare nel breve? NB Bad bank in salsa italiana: come valuto gli asset da conferire? se a sconto tanto varrebbe tenerseli, se fair value perchè farlo?, se a premio…un altro regalo agli azionisti?) mentre gli altri qe no. E come ripeto alla nausea, perchè così palese, un qe è efficace (nel breve) se fatto in un regime di ‘non concorrenza’. Diversamente (cosa che è avvenuta) significa riportare tutto nello stato iniziale con un saldo di debiti infinitamente più alto quindi almeno inutilmente. Con la differenza che saniamo chi contravviene ai principi di cui agli enunciati e paga chi li rispetta. Bon…diciamo che questa è politica? No! ed è la cosa più grave: questa è sofistica! Vedete che la Grecia centra sempre?

kry
Scritto il 25 Febbraio 2015 at 16:26

La pazienza , quella di una volta , è la virtù dei forti. La pazienza d’oggi quella che si vuol propinare è per i coglioni. Sofistica ….. o filosofia ?

idleproc
Scritto il 25 Febbraio 2015 at 16:37

ob1KnoB@finanzaonline,

…e ti preoccupi…?

kry
Scritto il 25 Febbraio 2015 at 17:46

C’entra o non c’entra che c’entra , se entra c’entra e non c’entra che centra se non entra non c’entra.

ob1KnoB
Scritto il 25 Febbraio 2015 at 18:12

sessuofobi..
comunque i buyback annunciati valgono tra il 3 e il 4% dell’S&P per cui gli utili forward tipici sono ben sotto il -,2

vito_t
Scritto il 25 Febbraio 2015 at 19:46

prima o poi i mercati ti “accontenteranno” e scenderanno .. ma mi sembra molto riduttivo e chiaramente di parte fare l’analisi così tout court …. devi considerare anche il mercato obbligazionario che nei periodi in rosso nel grafico offrivano ottime e valide alternative al mercato azionario e quindi in presenza di una possibile crisi potevi scappare dall’azionario per rifugiarti nei T- bond che per la cronaca nel 2000 rendevano fra il 5 e il 6% e nel 2008 pur sempre oltre il 4% ….. Oggi ammesso che rallentino i profitti della corporate Usa , non è che possono vendere tutta Wall Street per comprare tutta l’Europa …. e mancando l’alternativa dei bond , probabilmente non sarà un massacro … ma una semplice correzione che per gli americani diventerà una ….. scorregia …

john_ludd
Scritto il 25 Febbraio 2015 at 20:52

vito_t@finanzaonline,

la corrente valutazione delle borse europee sconta già in parte il QE e anche una mega crescita futura degli utili. I multipli delle borse europee si sono espansi moltissimo mentre l’andamento degli utili è persino in calo. Danilo te lo confermerà. Inoltre la politica UE è stata sempre e solo la copia di quelle tedesca: più export e distruzione delle domanda interna. Chi ha fatto peggio nel 2008/09 tra USA e Germania ? La Germania e di un bel pò. Se chi punta tutto sull’export poi si torva a subire la crisi di chi dovrebbe importare non si limita a una banale recessione ma implode. Inoltre l’ingenuo Vito_t non h a la più pallida idea di come funzionano i mercati finanziari. La crescita e il successivo calo dei prezzi è un fenomeno essenzialmente contabile, nella borsa usa è entrata una minima quantità di denaro nel corso degli ultimi anni in proporzione a quanto è salita la capitalizzazione complessiva, il grosso è leva finanziaria e buybacks. Anche qui Danilo ti può pubblicare tutti i plot che certo ha e scruta un giorno sì e l’altro pure, io sono fuori casa e per oggi passo. Quando arriva una recessione in USA non c’è una corsa da una borsa all’altra ma una corsa al CASH IN DOLLARI oppure in t-bond che sono la cosa più vicina o in monete d’oro ma è una porticina stretta stretta da dove dovrebbero passare eserciti di gnu che si faranno mangiare anche stavolta perchè è il loro destino. Se ci sono i coccodrilli è perchè ci sono gli gnu, non c’è nulla da fare, la natura è crudele, specie con gli gnu, (assai meno con i coccodrilli).

kry
Scritto il 25 Febbraio 2015 at 21:46

john_ludd@finanza,

Ma non gliel’avevi già spiegata la piramide si exter …. dai un ripassino http://icebergfinanza.finanza.com/2015/01/26/grecia-tsipras-unoccasione-doro/

Scritto il 25 Febbraio 2015 at 23:15

reragno@finanzaonline,

Ma questa divergenza economia reale/finanza può durare all’infinito?

idleproc@finanza,

La fiducia è la base per la fiat money… Il rischio è che se salta la fiducia, salta una bella fetta del mondo finanziario “come lo conosciamo noi oggi”…

vito_t@finanzaonline,

john_ludd@finanza,

Già vi tedio abbastanza con questi argomenti, nei miei post precedenti c’è tutto quanto dici e anche di più.

john_ludd
Scritto il 26 Febbraio 2015 at 00:01

Danilo DT,

>>Ma questa divergenza economia reale/finanza può durare all’infinito?

lo sai benissimo, tutti lo sanno benissimo ed è NO

quello che nessuno sa è QUANDO e come sempre è lì il trucco del destino che fotte noi tutti: quelli che son dentro che “sanno” che un giorno sarà KABUM ma “credono” di saltar fuori a piacimento e parheggiare i loro soldini sulla luna, e quelli che son fuori e si struggono per aver perso il treno e si chiedono ogni giono “ma come è possibile che…” auspoicando la fine del mondo

FOTTUTI SIAMO… ANTROPOLOGICAMENTE … e i mercati finanziari sono la dimostrazione quotidiana di un inadeguato stadio di sviluppo evolutivo.

lorepi
Scritto il 26 Febbraio 2015 at 10:08

Caro Dream, pensavi di esserti liberato di me??? Tranquillo…oggi sono qui perchè ho bisogno di te.
In allegato il solito grafico mesile di SP500 dove si vede bene quale sia per me l’ obiettivo finale di SP500. E non manca molto. Oltretutto, sempre secondo me, ha già completato la spalla sx ed ora sta realizzando la testa di un enorme testa e spalle ribassista.
Visti i movimenti dell’ oro (anche se te la vedi diversamente riguardo a questo) ti chiedo (o se altri possono aiutarmi) se consoci una media dei mesi per cui la ripartenza dell’ oro anticipa le altre materie prime e magari anche la media dei mesi in cui la ripartenza delle altre materie prime anticipano l’ inversione ribassista dei corsi azionari negli anni passati.
PS….conosco bene la parte che del sito dove parla di cicli economici ma magari hai qualche altro dato che potrebbe darci un’ indicazione della tempistica dell’ eventuale inizio del crollo per SP500.
Grazie

lorepi
Scritto il 26 Febbraio 2015 at 10:17

Ps…scordiamoci di vedere le borse europee salire mentre sp500 andrà a 1500. Queste sono barzellette. Quando l’ America starnutisce gli altri si prendono la broncopolmonite.
Ricordate la legge di Newton? Ad ogni azione ne corrisponde una uguale e contraria.
Guradate il grafico di Sp500. Guardate di quanto è salito prima del 2007 e di quanto è sceso fino a Marzo 2009. “piccolo” crollo= fallimento di Leahman + centinaia di altre banche
Se Newton ha ragione e visto l’impressionante rialzo da Marzo 2009 c’è solo una cosa così grande che può fallire per generare un crollo di tale portata…….
Debito+spesa sanitria fuori controllo+inflazione che inevitabilmente prenderà il via= indovinate un pò……

kry
Scritto il 26 Febbraio 2015 at 10:28

lorepi,

Inflazione ???? Quando? Quando potranno rialzare i tassi forse tra …. qualche anno ? Concordo con il ribasso che andrà ad un limite inferiore del precedente. Al di là di Newton come si dice … non c’è due senza tre ?

lorepi
Scritto il 26 Febbraio 2015 at 10:35

vito_t@finanzaonline,

Ciao Vito, sai qual è il rischio più grande? Che azionario e obbligazionario inizino a crollare insieme. Personalmente credo che l’ inflazione (alla faccia degli economisti) sarà la vera protagonista in America. il 2016, anno in cui mi aspetto brutte notizie sul fronte debito Usa, penso che le materie prime saranno l’ unica alternativa…e che alternativa visto i potenziali rendimenti. Forse potrebbero esserlo anche già nel 2015…dipenderà da come si comporterà l’ SP500. Fossi un Americano comunque mi terrei alla larga da liquidità e titoli di Stato….figuriamoci un Italiano!

ob1KnoB
Scritto il 26 Febbraio 2015 at 10:43

Mi consenta….
Newton era forte sull’inerzia (la situazione attuale)
Semmai era Archimede….
e comunque i suoi esperimenti erano effettuati nell’acqua non i quel liquido dalla diversa consistenza ed odore in cui navighiamo ora.

lorepi
Scritto il 26 Febbraio 2015 at 10:44

kry@finanza,

Ciao Kry…hai letto bene, INFLAZIONE. Quello che penso l’ ho scritto sulla risposta a Vito.
Non sono abituato a guardare le notizie. Per me l’ unica cosa che conta sono i grafici.
Comunque qui non si scherza più. Parlo di accentuarsi della crisi bancaria e di defaul di stati.
Ma non vi state guardando intorno: ci stanno dicendo che condividere l’ auto con altri è la cosa più bella, che mettere in comune la lavatrice con altri 10 condomini è una figata, che è meglio lavorare su una scrivania pagata ad ore che avere una stanza in un ufficio (coworking), che non c’è più bisogno di comprare un trapano ma basta condividerlo. Ora, va tutto bene ma queste cose mi riportano un tantino indietro nel tempo quando le cose andavano appena appena peggio. dato che sono uno che si fa domande: “perchè dovrei fare tutto questo se le cose stanno davvero migliorando?”.

lorepi
Scritto il 26 Febbraio 2015 at 10:48

ob1KnoB@finanzaonline,

http://www.phy6.org/stargaze/Inewton3.htm

Studia prima di dire c…..

ob1KnoB
Scritto il 26 Febbraio 2015 at 12:15

lorepi:
ob1KnoB@finanzaonline,

http://www.phy6.org/stargaze/Inewton3.htm

Studia prima di dire c…..

Mi applicherò…..Comunque è un evidente ed indegno caso di plagio. Il fatto stesso che la riserva determinante sia la presenza di due oggetti..dimostra che senza Archimede, Stevino e Keplero, Newton era ancora sotto l’albero a dormire….ma d’altra parte all’epoca non si sentiva ancora la necessità delle proprietà intellettuali.

Scritto il 26 Febbraio 2015 at 12:21

lorepi,

Ciao, credi sia decisamente fourviante in questo momento un paragone con quello che è la correlazione storica e lo scostamento temporale.
La creazione di questo universo assurdo di fiat money ha drogato lo scenario.
Se però ti interessa un po’ di storia, guarda qui…
http://intermarketandmore.finanza.com/intermarket-analisi-correlazioni

Scritto il 26 Febbraio 2015 at 12:23

ob1KnoB@finanzaonline,

lorepi,

Non sono così afferrato sulla materia. Ma i vari scienziati da voi citati avevano trovato un modello per non rimanere affogati nella c***a (che fa rima con vacca)?

ob1KnoB
Scritto il 26 Febbraio 2015 at 12:55

eh eh eh eccome no…..ma la soluzione potrebbe non piacerti…
Stephen Hawking e la teoria dei buchi neri

Scritto il 26 Febbraio 2015 at 15:02

Preferisco “Black Hole Sun” dei Soundgarden… LOL

ob1KnoB
Scritto il 26 Febbraio 2015 at 15:32

non tutti i buchi neri sono brutti.
Ot visto che la deflazione non è poi così brutta? basta quella e gli stipendi reali salgono.

vito_t
Scritto il 26 Febbraio 2015 at 19:30

john_ludd@finanza,

quello che certamente ti manca è l’umiltà, per me la tua casa la hai arredata con cattedre scrivanie pulpiti … sai sempre tutto di tutto e pensi di avere sempre la verità in tasca. Replico , ma ti prego per quelle rare volte che intervengo al contrario di te, passa oltre non leggermi e non rispondermi più …..
Ho semplicemente fatto notare che nei periodi indicati esisteva una ottima alternativa per chi comunque da questo mondo, di cui io non ho la più pallida idea, ma le idee ce le hai solo tu o signore …. deve comuinque portare a casa un rendimento, vedi fondi pensione istituzionali etc … e l’ho buttata lì senza le pretese di vedere sempre tutto giusto, ho evidenziato un aspetto che DT non aveva evidenziato …. indubbiamente come avevo scritto ironicamente nel mio commento “certamente” prima o poi ci saranno grossi problemi, io non so quando … evidentemente tu si …..

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