ITALIA: occhio alle scadenze titoli e alla massa monetaria!

Scritto il alle 11:35 da Danilo DT

LTRO che non aiuta l’Italia ma la Germania e situazione che tende a divergere sempre più. Ma fino a quando la BCE salverà l’Italia?

Su molti siti ho letto delle vere e proprie toto-previsioni sulla quantità di denaro necessario all’Italia per poter vivere serenamente il 2012. Prendendo spunto da diversi siti e da SoberLook, ho tirato fuori una serie di dati molto interessanti. Partendo proprio dall’Italia però, devo ammettere che in rete (e sui media) regna un bel po’ di confusione. Infatti il noto WSJ dice:

The rise in Italy’s borrowing costs at Wednesday’s auction to a euro-era high for Italy will do little to allay fears over the country’s ability to continue raising funds at sustainable levels, with Barclays Capital estimating Italy will need to sell around €220 billion ($285 billion) of bonds in 2012.

Poi però l’agenzia Reuters  replica e dice:

Ten-year Italian yields are above the 7 percent level seen as unsustainable, with the country needing to raise 450 billion euros in debt markets in 2012. Government issuance of new euro zone debt will be scrutinised for any sign investors are shunning the currency bloc.

Bene! Un modesto scostamento di 230 miliardi di Euro! Poi però leggo anche Barclays la quale dice:

Barclays Capital: Leaving short-term debt rollovers aside, the Italian government’s gross funding requirements for 2012 are just above EUR 250 billion; over the three-year period 2012-14, they amount to roughly EUR 650 billion, with about 125 billion reflecting government cash deficits.

OK, qiundi in realtà il fabbisogno è pari a 250 miliardi di € , a cui però occorre agggiungere le scadenze di breve periodo che dovrebbero essere pari a 144 miliardi di Euro. Abbastamza in linea con quanto previsto da Credit Suisse:

In realtà…credo sia molto difficile poter prevedere con certezza quale sia il fabbisogno per l’Italia. Il motivo è molto semplice. Tutto dipende dalla politica fiscale che intraprenderà il Governo Monti.
Infatti, tornando a Barclays, ecco la previsione sul fabbisogno fiscale italiano: più ci faranno tirare la cinghia e più le finanze ne beneficeranno. Quelle publiche. That’s austerity, baby…

Il problema è che, comunque sia, il denaro dato alle banche (LTRO) come già detto, non finisce in Titoli di Stato. Gli effetti si vedono tutti nelle giacenze dei depositi presso la BCE, nuovamente a livelli di super record…

Quindi la domanda è la solità: riuscirà il nostro Ministero del Tesoro a piazzare nei prossimi mesi questa valanga di debito? Certo, c’è la BCE… Ma fino a dove la BCE può arrivare coi suoi acquisti?

(ANSA) – ROMA, 2 GEN – La settimana scorsa la Banca Centrale Europea ha aumentato gli acquisti di titoli di Stato dell’eurozona sul mercato secondario. L’Eurotower ha reso noto di aver comprato 462 milioni di bond contro i 19 milioni della settimana prima, aggiungendo che domani drenera’ dal mercato 211,5 miliardi di euro in depositi a una settimana, per sterilizzare la liquidita’ creata dal programma di acquisto di titoli di Stato.

Beh…difficile da dire. Ahimè resta solo una certezza. Questa valanga di denaro NON ha certo contribuito a migliorare la quantità di denaro circolante in Italia, la famosa massa monetaria.

La cosa che però più preoccupa che non proprio dappertutto è così. Guardate la Germania con i dati della sua massa monetaria. Qui nel grafico la M2 tedesca:

Ma come… Nell’Eurozona c’è espansione di moneta ed in Italia la situazione invece è di contrazione? Quindi proprio mancanza di fiducia totale nei confronti del sistema economico italiano! Questo dato è secondo me fondamentale e ci dice che la cura Draghi dell’LTRO alla fine non servirà un gran che. O meglio, il denaro alimenterà la crescita guardacaso della Germania.

E in Italia? Nulla… Invece la manovra avrebbe dovuto portare benefici in ogni dove, ed in modo equilibrato. Il rischio è che la divergenza tra paesi periferici e paesi virtuosi non faccia altro che aumentare. E questo è un gran bel problema. E se poi ci mettiamo anche le scadenze dei titoli italici…il problema per noi si allarga…

Beh, non un gran che, come argomenti per cominciare bene l’anno. Che volete farci… sarà il detto “anno bisesto, anno funesto” che influenza anche l’economia…

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DT

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8 commenti Commenta
a_rnasi
Scritto il 3 Gennaio 2012 at 12:04

Oggi movimento su Francia e Spagna..anzi scusate… FrAAAncia

mattia06
Scritto il 3 Gennaio 2012 at 13:01

io non sono preoccupato per il collocamento dei titoli a scadenza, sono preoccupato per la gestione della spesa pubblica…finchè non si lavora su quello non si va da nessuna parte!!!

alfio200
Scritto il 3 Gennaio 2012 at 14:46

Quello che invece preoccupa me è la totale mancanza di iniziativa per quel che riguarda la vendita degli immobili di Stato (per non parlare delle aziende municipalizzate). Per trovare i soldi si ricorrerà alla proposta Monorchop-Aletta: i cittadini anticipano i soldi con un prestito forzoso che verrà restituito con calma dopo che si saranno venduti gli immobili e le aziende municipalizzate…cioè…mai! Ovvio, che tra 5-8 anni saremo di nuovo nella stessa situazione di oggi.

lampo
Scritto il 3 Gennaio 2012 at 16:04

Bravo DT: ha reso bene l’idea. Ma come si vede dal grafico della previsione del rapporto deficit/PIL della Barclays… anche tagliando sulla spesa pubblica il problema non è risolto.
Bisogna produrre crescita, per forza.

Come?

Come viene fatto negli altri Paesi: meritocrazia e concorrenza e lotta contro le posizioni dominanti (e se possibile anche le lobbies).

Quindi… visto che siamo in Italia… la soluzione la sappiamo già. 😥
Non credo che Monti “abbia la possibilità” di operare in tali termini… anche perché i soliti noti eliminerebbero rapidamente l’ossigeno al governo (fate attenzione: ho usato il termine “possibilità” e non “capacità”).

Quindi… tocca a noi fare la nostra parte, ogni volta che spendiamo i nostri soldi… capire a chi vanno, e via dicendo per le entrate, budget familiare, investimenti, ecc…
E magari fare sentire la nostra voce di protesta (sempre in maniera umile e costruttiva)… se ne abbiamo la possibilità… quando notiamo o siamo al corrente di uno spreco di risorse pubbliche (e quindi anche nostre e da conservare per il futuro dei nostri figli).

Poi essere ottimisti anche nel peggiore dei momenti, impegnandosi a conoscere bene la situazione drammatica in cui ci siamo/hanno infilati/o. L’ottimismo crea idee. E le idee sono sempre utili quando dobbiamo uscire dalle situazioni difficili.

Però prima dell’ottimismo è importante capire la maggioranza degli aspetti della situazione in cui ci troviamo e che dobbiamo superare.

Quello che tentiamo di scrivere serve proprio a questo, anche se spesso viene considerato come un eccesso di pessimismo. Invece si tratta proprio del contrario: per fornirci gli elementi più idonei per intervenire, nel nostro piccolo e nella società di cui facciamo parte, mediante la “consapevolezza”, parola spesso sconosciuta agli italiani… che è parente della parola “responsabilità”.

Creati nella coscienza di gran parte di noi questi due elementi… la crisi con tutte le conseguenze… è già superata… manca solo l’atto finale: l’azione del fare!

vichingo
Scritto il 3 Gennaio 2012 at 17:49

Dopo questa manovra che ahimé pesa sempre sui soliti noti, il governo Monti dovrebbe intervenire con più calma là dove si nascondono i grandi capitali e permettere il varo di riforme che rendano il nostro paese più libero da tutte le lobbies e da tutti i privilegi dei quali godono i politici e le varie caste. E’ da qui che vedremo se questo governo sarà credibile o se è il solito trucco all’italiana. La mia impressione è che l’emergenza dei provvedimenti governativi per ora non intacca profondamente sui grandi conflitti di interessi………..

greenday2
Scritto il 3 Gennaio 2012 at 21:13

Mio parere e consiglio della “nonna”. Guardare gli aggregati monetari almeno a fine gennaio-inizio febbraio, per avere una idea piu “robusta” dell’effettiva bontà dell’operazione LTRO. Il mio parere è che, indipendentemente dai risultati della prima batteria di liquidità, questa manovra non è dal leggersi sul “buona o meno”, ma unicamente come necessaria. Come quella puntura di adrenalina direttamente sul muscolo cardiaco per tenere in vita il “paziente bancario europeo”.

Il paziente è ancora malatissimo, ma almeno è per ora ancora in vita.

Riguardo alla storia italiana…beh è giusto guardare ai rendimenti e agli aggregati monetari, ma come più volte detto anche in questo blog (e secondo me molto giustamente) è una maratona in cui dobbiamo dosare bene le nostre energie. Non scordiamoci che fino a due mesi fa, eravamo trattati dal mondo intero, e dai nostri stessi “amici ed alleati” (salvami dio dagli amici…) alla stregua di una democrazia spuria o di una democrazia di stampo ex-comunista. Ora forse, per la prima volta da un bel pò di tempo, il mondo ha iniziato a guardare il nostro paese con una certa dose di rispetto….ma le patate da pelare nella stiva sono davvero ancora tante, e la fiducia è una cosa SERISSIMA che si riacquista moooolto lentamente.

gainhunter
Scritto il 3 Gennaio 2012 at 23:28

Dato che i cittadini italiani hanno enormi risparmi, che hanno nei decenni “sottratto” allo stato, io credo che l’obiettivo di chi comanda sia prendere queste risorse per tentare di risanare la finanza europea. Da dove le prenderebbe altrimenti?
Ecco allora l’azione congiunta Monti + Draghi: manovre succhia risparmi e stipendi, fatte digerire con la scusa dello spread (manipolabile a piacimento dalla BCE).

Ho già detto mille volte che le misure di austerity faranno peggiorare il rapporto debito/pil semplicemente perchè il pil scenderà più di quanto anche l’uomo più bravo di questo mondo possa essere in grado di ridurre il debito tramite le entrate fiscali.
Per ridurre il debito ci sono solo due modi: pagarlo tramite le vendite di immobili e partecipazioni come suggerisce Alfio200 o ridurre le spese. Togliere soldi ai cittadini potrà forse salvare le banche ma porterà l’Italia o direttamente al fallimento o allo spolpamento del sistema industriale e dei rispami dei cittadini, ovvero alla fine saremo una qualsiasi Grecia o Portogallo.
Questo non succederà se a seguito della manovra Monti la Germania cederà agli eurobond o a qualcosa di simile; se non ho capito male la signora Merkel nel discorso di fine anno ha aperto una porta al riguardo (in modo molto generico ha parlato di contributo dei cittadini tedeschi al salvataggio dell’Euro).

Un’altra cosa da tenere in considerazione per il 2012, come conseguenza dell’austerity, sono le rivolte sociali, in Italia, a cui anche Dream ha accennato tempo addietro. In particolare in una certa area.

P.S.: Con tutte le spese inutili che sostiene lo stato, nessuna manovra volta a aumentare le entrate fiscali è necessaria. Chi la fa o è incompetente o ha altri fini.

nyarlathotep
Scritto il 4 Gennaio 2012 at 10:36

Buon anno a tutti!
Beh l’unica è sperare che le banche stiano depositando il denaro avuto dalla BCE presso la stessa banca centrale in attesa di farne confluire almeno una parte sui titoli del debito del nostro Paese. Alla prossima asta sapremo…

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