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IPERINFLAZIONE in arrivo?

Scritto il alle 15:11 da Danilo DT

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Sia vedendo il video di TRENDS di questa settimana,  che rileggendo i vari post scritti dall’autore del Blog, avrete più volte letto di un timore che continua ad essere valido, di poterci trovare davanti, un giorno, ad uno scenario di iperinflazione.
Su questo tema ormai si sprecano pagine e pagine di giornali, di articoli un po’ in ogni dove.
Francamente, credo sia impossibile avere la certezza di quello che potrà accadere, anche perché certi meccanismi avverranno molto probabilmente in modo “quasi” sorprendente, e comunque con la concertazione dei Governi e delle Banche Centrali che piloteranno o accetteranno la cosa di buon grado, a seconda di come possano andare le cose.

Si, perché la questione è drammaticamente complessa. Noi tutti sappiamo che lo scenario è potenzialmente iperinflattivo, ma al momento la valanga di liquidità a disposizione è ancora ancorata ai “box”, ovvero è ferma delle tasche dei grandi investitori.
Se riparte l’economia, riparte a girare anche la moneta. E automaticamente riparte l’inflazione.
Ma oggi qualcosa comunque si sta muovendo.

Obbligazionario in movimento

Come dicevo in TRENDS, se il mercato azionario è noioso, altrettanto non si può dire per l’obbligazionario.
Avrete visto tutti il crollo dei prezzi dei bonds. E contemporaneamente avrete visto in modo evidente la crescita dei rendimenti dei titoli governativi USA.
Uno dei parametri più utilizzati, per poter prevederee e comprendere l’andamento della curva dei tassi è il cosiddetto differenziale 10-2.
Si prende cioè il rendimento dei titoli governativi a 10 anni e lo si sottrae al rendimento dei titoli governativi a 2 anni.
Se il risultato aumenta, significa che i tassi, sulla parte lunga della curva stanno aumentando. E che quindi il mercato inizia a subodorare puzza di inflazione.
Ecco il grafico attuale di questo differenziale di tasso 10-2 sui bond Made in USA.

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Come potete vedere il differenziale di tasso è tornato proprio a livello del 2002. Quindi il mercato inizia a scontare inflazione.
Ora, voglio postarvi un grafico dell’andamento delle borse proprio in quel periodo, ma non vuole essere un messaggio di nessun tipo. E’ solo un dato statistico, ok?

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Rendimento del T-Note ai massimi? Assolutamente no…

A questo punto, qualcuno di voi potrebbe dire… Eh…però il T-Note ha dei rendimenti oggi molto elevati, a causa anche delle vendite asiatiche di bond… La risposta è sicuramente si, ma guardate questo ultimo grafico… Qualche anno fa i rendimenti dei T-Note erano ben superiori di quelli attuali.

tnote_10_yield

Quindi il messaggio è molto semplice.
I segnali inflattivi si fanno sentire, e se veramente arriva una fase inflattiva (e non obbligatoriamente di iperinflazione, senza poi dimenticare che potrebbero anche cercare di “nascondercela”) la crescita economica rischierebbe di subire un nuovo violento stop. Anche perché, già come sapete…tutto quanto sta succedendo mi convince poco.
Il rialzo forse continuerà, ma ha i giorni contati.
A meno che si entri in una nuova fase di bolla pilotata, magari creata ad hoc per permettere alle malate banche di continuare con il deleveraging, le rivalutazioni e quant’altro.
E tutto questo non mi sorprenderebbe poi nemmeno tanto…

STAY TUNED!

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