Intermarket: scenario e operatività

Scritto il alle 13:10 da Danilo DT

Come di consueto, facciamo un’analisi della situazione intermarket. E’ un appuntamento che mi sono imposto settimanalmente (e utilizzo il blog come mio quaderno di appunti) al fine di poter capire le varie tendenze le gli scenari del momento.

31/10/2007: The BB Day

Lo sanno anche i muri, ormai. Il giorno 31 ottobre coinciderà con la riunione FED presieduta da BB (Ben Bernanke) che con grande probabilità, porterà un ulteriore taglio dei tassi in America. I sondaggi che sono nelle mie mani, in questo momento, danno il seguente responso:

Taglio di 0.25% pari al 69%
• Taglio di 0.50% pari al 20%
• Nessun taglio pari all’11%

Nell’ultima settimana, sono aumentati sensibilmente i “consensi” per un taglio di 25 bp a scapito di chi crede in una politica di stabilità monetaria. A par pendere la bilancia a favore di una manovra espansiva, hanno contribuito i dati macro usciti nell’ultimo periodo.
Come ho già detto diverse volte, i miei timori continuano ad essere presenti. Nei post passati, in particolare ne “Il guidatore ubriaco”, presente della categoria V.I.P., ho sottolineato il motivo per cui la politica monetaria di Bernanke potrebbe, nel breve, portare dei benefici, soprattutto ai mercati finanziari, ma per il lungo periodo, non si può escludere un violento peggioramento della situazione. Vi invito a visionare il suddetto post.

S&P 500: anticipa il taglio e si imposta al rialzo

S&P 500 sp 500 2007In concomitanza di importanti trimestrali (una super Microsoft accompagnata da Merrill Lynch), ed in prossimità del 31 ottobre, l’indice benchmark SP 500 rompe al rialzo la mini trendline ribassista, con una convincente white candle, e quindi si mette nelle condizioni di tornare a breve a contatto con la ben nota quota di 1555, resistenza che si è dimostrata ardua e di grande importanza. Una volta raggiunto quel livello, il momento diverrà “catartico”, in quanto continua ad essere valita una “ipotetica” figura di H&S rovesciato, una figura che teoricamente potrebbe portare lo S&P 500 a 1750. Ma questa al momento è fantafinanza. Facciamo un passo alla volta

 

La borsa sale? Ovviamente lo Yen si indebolisce

euro yen eur yen jpy 2007Ormai lo sappiamo. Se la borsa riacquista tono, è anche perché c’è dall’altra parte chi fornisce la benzina per alimentare il rialzo. Mi riferisco come sempre al Carry trade e quindi allo Yen e al CHF. Mi focalizzo come sempre sulla valuta nipponica, da tempo bistrattata ed utilizzata dagli Hedge Funds (e non solo da loro) per fare leva ed investimenti più aggressivi.
Ed ecco quindi che il cross Euro Yen (EUR/JPY) si appoggia sulla trendline e torna a salire a favore dell’Euro, al super valuta del momento. Ed arriva a 165, dove troviamo una MM importante ed un livello di resistenza altrettanto forte. Vedrete che borse e Yen continueranno ad andare i pari passo

Super Euro? Super petrolio, come sempre…

petrolio oil wti 2007E anche qui torniamo a parlare di uno di quegli studi che ormai sono diventati quasi un “luogo comune”, ovvero la chiara correlazione tra il petrolio e la valuta americana. Ormai ne ho parlato a dismisura di questa correlazione, che continua tranquillamente ad essere valida. Per farla breve, il Super Euro non molla un colpo e il petrolio, a ruota, tiene il passo. Vi ripropongo il solito ma aggiornato grafico del WTI. Guardate la precisione con cui si muove, compresa l’importanza di Fibonacci. 100%, 138.2%, 150% sono stati livelli che hanno concretamente fatto da resistenza statica. Quindi credo di poter tranquillamente ipotizzare un target quantomeno pari al 161.8%, pari a 96 $/bar. E il dollaro? 1.454 nel breve con target finale a 1.49. Ma anche di questo è presto per parlarne…

…e i preziosi si muovono di conseguenza

E come un ghepardo, l’oro, accompagnato dagli altri preziosi come il platino di cui più volte ho parlato, sale ai massimi, con grande forza relativa. Alcuni lettori mi hanno chiesto se ritengo ancora appetibile il prezzo sia dell’oro che del platino, alternative al dollaro, ormai ridotto (come dice una vecchia conoscenza) al livello della carta da parati. Io ritengo che queste 2 commodities siano ancora molto interessanti, soprattutto in un’ ottica di lungo periodo. La domanda, soprattutto dei paesi emergenti, continua ad essere molto elevata. Però forse ora è arrivato il momento della prudenza. Ho parlato con alcuni colleghi e anche la loro view è passata,a seguito del grande rally, da Buy a Neutral. Morale: conviene aspettare un po’, ma se ci sarà una correzione, sarà una buy opportunity. Intanto, per la cronaca, l’indice CRB raggiunge il target prefissato a 347. Motivo in più per stare in stand by…

E il bonds che combinano? Indicazioni operative.

In questo scenario, i bonds si trovano tra l’incudine e il martello. Il motivo è il seguente: da una parte sentono l’influenza dell’avvicinamento di una taglio dei tassi in USA ( elemento positivo) e dall’altra, con un nuovo rafforzamento dell’equity, si indeboliscono per effetto del cosiddetto reverse fly to quality, ovvero si disinveste dal cosiddetto “PORTO SICURO” dei Titoli Governativi, a favore di Assets più rischiosi come appunto l’equity. Morale, si trovano in una condizione stabile, alla ricerca di una direzione. Ribadisco al momento la mia negatività sui bonds, in particolar modo sulla parte lunga della curva: Difatti, come segnalato in un post dedicato, la curva dei tassi continua ad essere anomala, e non c’ premio alla duration. Difatti, udite udite (se non ne eravate ancora al corrente) investire il denaro in area Euro a 2 anni rende 20 bp in meno che invece investirlo a 3 mesi ! Oppure investire a 10 anni mi rende solo 13 bp in più, rispetto ad un investimento a 2 anni. Vi sembra congruo? Meglio stare molto brevi di duration ed approfittare di un Euribor a 3 mesi anomalo. Ci sono diversi bond con la cedola indicizzata all’Euribor, o ancora meglio, puntare sui Pronti c/Termine..

Conclusioni:

Continuano imperterrite le correlazioni descritte in passato. Monitorare con attenzione le solite 2 barriere per lo S&P 500, pari a 1490 e 1555. Lo Yen si muoverà di conseguenza. Seguire con attenzione eventuali sorprese derivanti dalla FED del 31/10. Potrebbero influenzare il trend dei mercati. Attendere per oro e preziosi. Il petrolio è ormai in prossimità del target, il dollaro si muove in correlazione. Bond sempre poco interessanti. Preferire durations brevi.

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