INTERMARKET: regna la calma sui mercati. Per ora.

Scritto il alle 09:00 da Danilo DT

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E’ evidente che il mercato ormai viaggi su delle coordinate che poco hanno a che fare coi fondamentali. Ma si sa, la finanza domina su tutto. Le parole “rassicuranti” delle banche centrali (più le ultime dichiarazioni della BOJ che hanno tranquillizzato teoricamente le borse) hanno raggiunto la missione primaria che era di “stabilizzazione”.
Il regime di non belligeranza contribuisce a mantenere compressa la volatilità. Poi ovviamente ci sono tante problematiche, di cui parlo quotidianamente sul blog, ma fintanto che si riesce a tenere tutto a bada (e non si crea anche mediaticamente un po ‘ di consapevolezza e di paura) tutto si mantiene tranquillo e all’interno di un range di volatilità ordinario.

Il grafico intermarket che vi propongo ci illustra un mercato che è salito molto e che in ambito equity, sembra voler tirare un po’ il fiato (le trimestrali USA, come ben sapete, non sono eccezionali).

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Il grafico 1 vi illustra uno SP500 che rompe il trend rialzista e tende quantomeno a lateralizzare. E anche il grafico 2 (VIX) conferma quanto detto. Il VIX resta sempre all’interno della “normalità” e se non esce da qusto contesto, difficilmente ci ritroveremo correzioni più marcate.
Interessante invece il comportamento di HY (4) ed azionario emergenti (8) che continuano a correre all’impazzata, assieme al petrolio (3) che recupera, malgrado tutto, terreno importante e sale sopra i 45 $.
Tutti questi mercati si trovano a contatto con importanti aree di ipercomprato che necessitano quantomeno di una breve pausa di riflessione. Nulla di preoccupante in previsione. Solo una normale frenata dopo un lungo rally. Ma parlare di inversione in vista è decisamente fuori luogo.
Il governativo USA a 10yr (5) , dopo il forte rally (e nel grafico potete vedere la discesa del suo rendimento), forma una candela di indecisione che va a confermare il quadro di possibile correzione di vista e anche il prezzo raggiunto dal cross EURUSD (6) risulta abbastanza “estremo” nel breve periodo.

Quindi capite benissimo che l’intermarket sta suggerendo una settimana abbastanza piatta e di “controllato” rallentamento. Ma ripeto, nulla di preoccupante per i longhisti ma solo una correzione momentanea che, ovviamente, potrebbe anche diventare importante se rotti certi livelli di supporto che sono però, al momento, abbastanza distanti.
Resta l’oro (7). Come tutte le commodity sono in grande spolvero ma, nella logica di correlazione, mi aspetto assieme al rafforzamento del Dollaro USA, una correzione dell’indice CRB (e quindi anche dell’oro) anche se le materie prime restano tra le asset class più interessanti del 2016.

Riproduzione riservata

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Danilo DT

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