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GESTIRE LA CRISI DEI MERCATI
Oggi mi è capitata una cosa che mi ha dato un po’ di soddisfazione. Un collega mi ha fatto vedere l’ultimo report di Fugnoli, uno dei più autorevoli e validi analisti di macroeconomia presenti in Italia. Si intitola “Le tre sorelle”. E indovinate un po’ di cosa si parla? Delle tre crisi che da mesi stiamo descrivendo sulle pagine di questo blog: (a titolo di esempio, guardate questo post ).
-Crisi immobiliare
-Crisi finanziaria
-Crisi energetica
Il fatto che una così autorevole persona la pensi come me, e che soprattutto, con un po’ di fortuna e accortezza sono anche riuscito ad anticiparlo, mi rende un po’ orgoglioso.
Ma non sono certo qui per tessermi da solo le lodi. Anzi, bisogna sempre volare basso, e quando ci diremo tutti “bravo te, bravo io”, allora vorrà dire che sarà vicino il momento in cui ci sentiremo dei grandi e nell’arco di qualche mese riusciremo a fare ciò che molti soggetti che io conosco hanno eseguito: la “polverizzazione “del portafoglio titoli.
Dopo questo piccolo discorsino, facciamo il punto della situazione.
Innanzitutto penso che avrete avuto modo di vedere che le borse sono tutt’altro che in forma. I mercati subiscono, appunto, le tre crisi sopra descritte. Ma, fate bene attenzione, come devono essere gestite le tre crisi? L’unico strumento che possono utilizzare (o, quantomeno, il più importante) resta la politica monetaria.
Come ricorda anche Fugnoli, ci sono però delle grosse incongruente sotto questo punto di vista. Andiamo a vedere nel dettaglio il perché.
Quale sarebbe la politica monetaria ideale per risolvere o quantomeno migliorare ognuna di queste crisi?
• Crisi immobiliare: taglio dei tassi
• Crisi del credito: taglio dei tassi
• Crisi energetica: inflazione e quindi, nota bene, aumento dei tassi
Il fatto è che la terza crisi si trova, secondo me, in una situazione di totale anomalia. Ed è di certo la crisi che può mettere a serio rischio la crescita economica per i prossimi anni. E’ anomala in quanto, in un mercato “normale” il rallentamento globale porta ad una diminuzione di prezzo delle materie prime. Ma, a causa della forte domanda dei nuovi colossi economici dei Paesi Emergenti, e anche grazie ad un mercato delle commodities che ormai rasenta i livelli della speculazione più sfrenata (anche se bisognerebbe aprire un sacco di parentesi in merito…) le materie prime sono tutt’altro che scese. Il loro trend è forte e continua ad essere in aumento.
Possibili soluzioni?
Che cosa si potrebbe fare a questo punto? A parte qualche manovrina della BCE e della FED, la soluzione potrebbe essere quella della neutralità, con tassi tendenzialmente stabili, per evitare di fare ulteriori danni, consapevoli però che tale strategia porterà ad un appiattimento della crescita ed a mesi di mercati apatici, con saliscendi e numeri macro altalenanti. Nel speranza che “la Mano Invisibile ” di Smith compia miracoli…e il rischio che la ripresa tardi veramente a venire, si concretizza sempre di più.
STAY TUNED !