Germania e Grecia: gli opposti non si attraggono

Scritto il alle 09:15 da Danilo DT


Crisi Grecia: la Merkel genera scontri. Due paesi dell’Unione Ueropea letteralmente agli antipodi.

Un vecchio detto recita che (a volte) gli opposti si attraggono.
L’incontro di ieri tra la Merkel (Germania) e Samaras (Grecia) è sicuramente l’incontro tra i due opposti dell’Unione Europea.
Da una parte l’Europa virtuosa, solida, dominante. Dall’altra l’Europa collassata, un colabrodo, dominata.
Una visita che doveva avere soprattutto un valore simbolico, poi oggetto anche di scontri in piazza.

“In Germania tutto il governo e il Parlamento hanno fiducia in quello che la Grecia può fare. Sono qui come alleata e amica”. Sono state queste le parole della cancelliera tedesca, Angela Merkel, per la prima volta ad Atene, dove ha incontrato il premier Antonis Samaras. Il Paese, ha aggiunto, “ha bisogno di crescita oltre che di risparmi”, sottolineando di credere “fermamente nel fatto che la Grecia supererà le difficoltà” e di essere favorevole all’aumento degli “aiuti destinati alla Grecia: i requisiti al momento ci sono, ma dobbiamo aspettare la relazione della Troika. Molto è stato fatto, ma molto si deve ancora fare e stiamo collaborando per raggiungere i risultati sperati”, ha aggiunto. “Ora – ha concluso – è il momento di fare scelte cruciali per la crescita. Il pagamento di una tranche dei prestiti internazionali non risolverà tutti i problemi. Quello che è in gioco è l’Unione Europea stessa”. Parole alle quali il premier greco ha risposto spiegando che il suo Paese sarà pronto a “rispettare i suoi doveri e non chiede altri soldi. L’uscita della Grecia dall’euro non è un’opzione praticabile e la visita della Merkel dimostra un sostegno reale”. Dopo Samaras, la cancelliera tedesca ha incontrato, nel palazzo presidenziale, il capo dello Stato ellenico Karolos Papoulias. (Source) 

Tutta politica, tutta fuffa. In realtà la situazione è molto più complessa. Si registrano delle vistose spaccature anche all’interno dell’Eurozona sul da farsi. Come anche tra UE e FMI. E’ tutto molto chiaro. La Grecia non può sostenere questo trend di austerity. Non può lei e non lo può sopportare, ovviamente, la popolazione greca ormai ridotta alla fame, disperata, senza alcuna prospettiva futura.
Tanto per rendere l’idea, vi allego queste slide. C’è poco da fare, questa volta gli opposti non si attraggono, bensì (giustamente) divergono vistosamente.

STAY TUNED!

DT

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