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G20: OCSE all’attacco, la Germania respinge e il CESI va in negativo
E siamo arrivati all’ennesimo G20, un meeting teoricamente inutile ma che acquista una certa valenza in un contesto internazionale così complesso.
Già ho detto degli inviti e dei moniti della Lagarde. Al FMI si associa l’OCSE che dice:
“Le prospettive di crescita globale rimangono offuscate nel breve termine, con le economie emergenti che perdono spinta, il commercio mondiale che rallenta e la ripresa nelle economie avanzate ancora zavorrata dalla persistente debolezza degli investimenti”. Secondo l’Ocse cui servono “riforme strutturali, combinate con politiche di sostegno alla domanda”, per “aumentare in modo durevole la produttività e la creazione di posti di lavoro”. (Ansa)
Non hanno certo scoperto l’acqua calda. Anche perché sono cose già dette e ridette. Ma è altrettanto noto l’atteggiamento della Germania a questi inviti.
(…) Il ministro delle finanze tedesco, Wolfgang Shaeuble, dice ‘no’ ad un piano di stimoli fiscali da parte del G20, sottolineando che occorre concentrarsi “sulle riforme strutturali” per rafforzare la crescita. “Parlare di ulteriori stimoli non fa altro che distrarre dal vero compito” dei Paesi, ha detto Schaeuble a Shanghai alla vigilia del G20, riferisce Bloomberg. La Germania “non è d’accordo circa un pacchetto di stimoli fiscali al G20, come altri sostengono nel caso in sui si dovessero materializzare prospettive di rischi”. (…)
Niente deficit spending, viva l’austerità. Eh come no. Tanto di questo passo la ripresa non potrà che essere galoppante no?
Guardate l’indice CESI, il Citigroup Economic Surprise Index, l’indice che va a sintetizzare lo stato economico rispetto alle aspettative degli economisti.
CESI: tutti sotto zero!
Come vedete c’è poco da dire. Tutti i singoli indicatori sono sotto zero. Quindi vuol di re che le cose vanno bene e che quindi ci si prospetta un periodo virtuoso, dico bene?
Signori non ci siamo. Le stime sulla crescita economica non sono certo entusiasmanti, il tasso di inflazione previsto è sempre in discesa, i dati sul lavoro traballano e devono essere letti con attenzione, evitando di fermarsi alle positive apparenze. E poi c’è la deflazione. Il rischio di ritrovarci con una frenata ulteriore dei prezzi non è poi così remoto.
Ma forse è meglio fare come gli struzzi ed illudersi che invece va tutto bene. E allora preoccupiamoci della diatriba “Crusca e petaloso” oppure dell’eliminazione delle italiane in coppa Uefa.
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Come dará il meglio di sé lo stormo di idioti?
Affermando che l’armonizzazione serve ad allinearci al resto d’Europa (chissá come mai però gli stipendi dei parlamentari italiani sono più alti e non parametrati al resto dell’Europa…) ed introducendo anche l’aumento (in contemporanea) delle imposte di successione…
Sudditanza totale, servi della gleba…
Povero gregge italiano…
Sempre così convinto di gabbare il padrone…
Qualcuno spieghi a Schauble che non alla BCE dove fa la voce grossa “forte” della sua quota di maggioranza del 20% circa…al G20 la Germania è una pippetta quasiasi e anzi ha gia rotto i santissimi a parecchia gente col suo surplus commerciale fuori parametri EU da anni, VW Gas Auto e gli accordi sottobanco con la Russia.
Ma qualcuno di voi ha mai letto “La Società a costo marginale zero” di J. Rifkin?
Internet = prezzi del prodotto destinati a calare sempre di più
Internet = scomparsa di tutta la filiera intermedia tra utilizzatori e produttori
Internet = scomparsa di milioni di lavoratori
……morale della favola? La classe media (quella povera già è compromessa) verrà spazzata via per colpa della perdita del lavoro ed i debiti contratti per riempirsi di gingilli acquistati con piccolo anticipo, comode rate mensili (casa, macchina, etc.) confidando sull’ unica fonte di reddito, ossia il proprio lavoro o la propria pensione.
E’ il gatto che si morde la cosa: scendono i prezzi, scende l’ occupazione, diminuiscono i consumi…e via di nuovo peggiorando. Oggi c’è solo una soluzione: crearsi nuove fonti di reddito per compensare (più o meno) ciò che si perdereà in capacità di spesa dal proprio lavoro; fare fuori tutti i passivi (un bel taglio alla carta di credito non sarebbe male) e imparare a vivere bene pagando poche o pochissime tasse legalmente. E non venitemi a dire che non si può….BASTA VOLERLO!
Ciao..
Cosa ne pensi di periodo laterale rialzista fino a luglio-agosto e poi crack?
Target spalla dx? 2020-2030?
A cosa? Non faccio mica il motivatore che ti vende il sogno di diventare ricco: ti dico come faccio io a fare soldi. Se ti interessa leggi altrimenti commenta altri. Grazie
Per il moment ti dico che l’ obiettivo del doppio minimo (se confermato stasera) di SP500 è area 2080. Vediamo cosa succede. Non ho la più pallida idea di cosa farà il mercato a luglio-agosto; per il momento l’ unica cosa che sò per Agosto che io sarò ad Andalo dal 4 al 22!
Ps…chiusura stasera sopra 1947,20 obiettivo 2084,30
Poi vediamo cosa succede li. Mi aspetto una bearish engulfing sul settimanale se la storia si ripete.
Andiamo per gradi: prima facciamolo chiudere sopra 1947,20 stasera. Se così sarà avremo un obiettivo ed uno stop loss per tradare breve long in un trend ribassista di medio. Arrivati a 2084 (se mai ci arriverà) valuteremo il da farsi. Impossibile sapere il target temporale nell’ analisi tecnica.
Con una chiusura così risicata…meglio perdere un treno che prendere quello sbagliato! Come si dice in analisi tecnica: nel dubbio meglio stare alla finestra.
infatti a me mancano almeno un altro paio di settimana di discesa e poi da metà marzo ( dopo Draghi? ) il rimbalzo del micione morto.
Vuoi vedere cosa ti combina la banda di deficienti patentati in Italia l’anno prossimo?
Con la scusa che il PIL è stato scarso (perchè sará così, non c’è alternativa), le imposte “raccolte” (truffate…) sono insufficienti e che quindi deve intervenire il fiscal compact giá firmato, ci appioppano un bell’aumento dell’IVA del 3% (!!!) cosicché ammazzeranno il cavallo…
Inflazione+stagnazione (chi c…o vuoi che compri e consumi a stipendi e utili fermi e tasse in aumento) dando libero sfogo a quella parte più negativa del gioco (sì, quella dove in tanti comprano dopo il fallimento…) e così favorire il…deleveraging.