in caricamento ...

Eurogruppo e le ingerenze franco tedesche sulla crisi. Juncker se ne va.

Scritto il alle 01:11 da Danilo DT

Eurogruppo: Juncker denuncia la NON indipendenza dell’Eurogruppo condizionato in modo insostenibile dal duopolio franco tedesco. E consegna l’UE in pasto alla Merkel

Progressivamente i nodi vengono al pettine, e la gravità della crisi sta mettendo a nudo tutti i limiti ed i problemi irrisolti che il tempo non ha (ovviamente) sistemato.
E sempre il tempo mette in chiaro come stanno in realtà le cose.
Se proprio siete dei testoni, se ancora non lo avete capito, se continuate ad essere dei sognatori, allora, miei cari, svegliatevi.
L’Unione Europea è stato un progetto che è nato anche con delle buone intenzioni. Ma è stato un fallimento su tutta la linea, in quanto si è avuta la scelleratezza d’inventarsi una potenziale antagonista alla Repubblica Federale degli USA senza tener conto di cosa potesse accadere SE ci fosse stata una crisi di dimensioni devastanti, come quella attuale.
Ora che purtroppo stiamo facendo la storia, ma ci troviamo davanti ad una crisi difficilissima, scopriamo i famosi scheletri nell’armadio.
Se ancora non lo avete fatto, leggete SUBITO il post di Lampo sulla Germania e le sue forme precauzionali anti crisi.
Quanto brillantemente illustrato, va poi a ricollegarsi a quanto abbiamo appreso ieri sera. Juncker, il capo dell’Eurogruppo si è dimesso. Come mai? Eccovi la spiegazione. Riprendiamo un rapido ma ricchissimo flash de Il Sole 24 Ore  che annunciava l’abbandono:

Jean-Claude Juncker ha deciso di lasciare la carica di presidente dell’Eurogruppo perchè «stanco» delle ingerenze franco-tedesche nella gestione della crisi. Parigi e Berlino «si comportano come se fossero i soli membri del gruppo», ha detto Juncker durante un discorso ad Amburgo, secondo quanto riferisce Bloomberg.

Più chiaro di così si muore. L’Eurogruppo era pilotato come una marionetta dal duopolio Merkozy. Solo nel loro interesse, solo secondo le loro indicazioni. Già lo sapevamo. Però ne è la lampante conferma. E l’abbandono di Juncker testimonia il clima di enorme difficoltà che non solo toglieva l’indipendenza operativa ma addirittura la serenità al capo dell’Eurogruppo.

Juncker «appoggerà in pieno» una eventuale candidatura del ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schäuble come suo successore alla presidenza dell’Eurogruppo. Schäuble «ha requisiti eccezionali» per un ruolo che richiede «una grande capacità di ascoltare gli altri».

E questa però è veramente curiosa. Prima dici che Francia + Germania ti tolgolo l’ossigeno e poi…proponi il ministro delle finanza tedesco? E non sarà mica che la cosa è stata anche qui voluta dalla Merkel che ha costretto alle dimissioni Juncker per mettere al potere il suo paladino del governo tedesco, per poi poter orchestrare ancora meglio il suo disegno “salva Germania”?

Secondo Juncker, non tutte le regole funzionano bene in ogni Paese: «Con l’uniformazione distruggiamo l’Europa», ha detto rispondendo a un’intervista di Spiegel. Per Juncker la causa principale della difficile situazione attuale è stata una mancanza di coordinamento, in passato, nelle politiche economiche, dovuta anche all’opposizione tedesca e dei Paesi Bassi nelle trattative per i trattati di Maastricht.

Mancanza di coordinamento. Esatto. Perché non esiste, in realtà, l’Unione Europea se non di facciata. E vi garantisco che se non ci fosse la Moneta unica (Euro)…

I Paesi dell’Eurozona molto probabilmente decideranno di adottare gli eurobond nei prossimi anni, ha poi sottolineato Juncker. L’emissione dovrà avvenire in base a «regole molto rigide» e sarà «la logica conseguenza di una ulteriore integrazione» europea, ha affermato Juncker.

Anche Juncker ha capito. La strada degli Eurobond è necessaria. Ma non sarà facile. Ora con Schaube non sarà certo più semplice…

L’Eurozona ha bisogno di crescita economica ma non a spese del consolidamento dei conti pubblici, ha poi chiarito Juncker, che si è inoltre detto favorevole al potenziamento delle risorse a disposizione della Banca Europea per gli Investimenti, posizione condivisa, tra gli altri, anche dal cancelliere tedesco, Angela Merkel, e dal Commissario agli Affari Economici e Monetari, Olli Rehn. A tale proposito, Juncker ha definito «concepibile» un aumento di capitale da 10 miliardi di euro.

Growth Compact: sembrano sulla carta tutti d’accordo. Ma poi la realtà è un’altra cosa. E sappiate che è tutto fuorchè semplice…. Intanto però è stata consegnata l’Unione Europea in modo definitivo alla Germania. E quindi avremo da una parte l’Eurogruppo filo tedesco, e dall’altra una BCE con quel Mario Draghi che ha idee filo americane ma che non può operare pienamente come vorrebbe. E state pur certi che con Schaube le cose non miglioreranno. Tranne forse per la Germania.

Source: FT

Sostieni I&M. il tuo contributo è fondamentale per la continuazione di questo progetto!

STAY TUNED!

DT

Tutti i diritti riservati © | Grafici e dati elaborati da Intermarket&more su database Bloomberg | NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

16 commenti Commenta
kry
Scritto il 1 Maggio 2012 at 07:14

La Germania si sta preparando alla vittoria di Holland in Francia, noi speriamo che Monti non si comporti come i politici al tempo delle quote latte. Ormai per la Germania la paura dell’inflazione è solo un alibi,la rottura dell’euro le comporterà un costo maggiore alla ricostruzione della II guerra mondiale. Mi incuriosisce il cambio fermo a 1,324$ X 1€, strano di solito la speculazione approfitta sempre che dall’altra parte non ci siano problemi ben più gravi. A proposito dopo i professori arriva il supertecnico barbiere esperto in tagli Bondi,viene anche lui a lavorare gratis o ad appesantire ulteriormente il deficit,oppure gli viene stipulato un contratto a percentuale in base ai risultati acquisiti.

sakura
Scritto il 1 Maggio 2012 at 10:36

Kry facile fare dell’ironia su Bondi, Giavazzi ed Amato (gente che, piaccia o meno, ha delle competenze e non vende chiacchiere)…. Scusate ma prima chi ha condotto il paese sull’orlo del baratro? Chi ha fatto crescere il debito pubblico ai livelli attuali? Chi ha “gonfiato” l’apparato statale a livelli insostenibili? Credo che se qualcuno arriverà (finalmente) a contenere le spese del nostro sistema politico ed istituzionale ebbene a costui dovremo essere grati. Non saranno certo PD e PDL a farlo di loro sponte, ma lo accetteranno solo perché costretti, come già sta accadendo. Vediamo alla fine dell’anno cosa avranno combinato Monti&c, caricare il fucile prima è solo sparare sulla croce rossa o fare demagogia a buon mercato…….Operazione facile e sostanzialmente insensata e priva di frutti.

Stretta la morsa dei sacrifici e del contenimento della spesa spero si interverrà con misure volte alla crescita ed a un recupero dell’occupazione.

Non darei per spacciata la stessa costruzione Europea, spero il contrario. Vediamo come andranno le elezioni in Francia. La situazione e tutt’altro che stabile, anche sotto l’aspetto politico. L’era Merkel potrebbe essere all’epilogo e con essa un certo intendimento di politica economica e di idea d’Europa.

Grazie alla redazione per gli articoli sempre approfonditi ricchi e stimolanti.

Scritto il 1 Maggio 2012 at 10:40

Prego dalla redazione! 🙂

john_ludd
Scritto il 1 Maggio 2012 at 11:35

Se questo disgraziato paese avesse avuto 100 Bondi in più… Questo signore ha un solo vero difetto, ha 75 anni se non di più. Il lavoro fatto in Parmalat, dove è andato a muso duro con il sistema bancario italiano e non solo ottenendo parecchio, meriterebbe un plauso. Il signor Bondi è stato ed è uno tra i pochi veri eccellenti manager di’impresa in Italia. Poi Parmalat per la pochezza della patria di tanti grandi è finita scalata da un’impresa non quotata francese in evidente crisi finanziaria ma sostenuta dal proprio sistema finanziario. Averne di Bondi !

sakura
Scritto il 1 Maggio 2012 at 12:11

john_ludd@finanza,
Ecco John era proprio lì che volevo arrivare : proprio perché uomini come Bondi hanno le competenze, l’autonomia, l’indipendenza ed in sostanza le palle, non sono bene accetti e opportunamente collocati nei punti chiave del potere. Giusto per fare un altro esempio, chi ha cacciato fuori Bernabé fuori da Telecom per far posto ai “capitani coraggiosi” alla Colaninno che l’hanno ammazzata? Chi si sta sforzando di rimetterla in piedi adesso che i capitani si sono dissolti in problematiche giudiziarie o dopo essersi opportunamente ingrassati si sono comprati aziende sane? Guarda un po’ ancora Bernabé, che non sarà chissà quale fulgido esempio, ma certo rispetto agli uomini che avevano installato i partiti in Telecom, ha ben altro spessore.

a) E’ o no merito di Monti avere chiamato figure come Bondi a responsabilità di rilievo?
b) E’ o no un fatto che la spending review sui costi della politica sia ora accelerata da Monti, vista la pusillanimità dei principali partiti, incapaci a contenere le spese e la corruzione?
c) E’ o no un fatto che se si arriverà ad un alleggerimento dell’assurdo apparato statale (MISSION IMPOSSIBLE) questo non nascerà certo da una spinta originata dai partiti, dal PDL al PD?
c) Le alternative, teniamocelo a mente sono queste: http://www.corriere.it/politica/12_maggio_01/monti-ira-pdl-attachi-amato-dicaro_91563804-934c-11e1-8fab-95894237e3d0.shtml et similia. Purtroppo la memoria popolare è spesso corta, per non dire cortissima.

sakura
Scritto il 1 Maggio 2012 at 12:13

PS: La nostra credibilità in Europa si gioca appunto in una gestione “alla Bondi” ed il prima possibile in una serie di misure che rilancino per quel che è possibile occupazione ed imprese.

kry
Scritto il 1 Maggio 2012 at 12:27

sakura@finanza,

Mi scuso per essermi espresso male. La mia ironia verso Bondi non volevo riferirla verso la persona ma verso la scelta dei politici non espressamente eletti che a loro volta non sanno più che pesci pigliare,quasi a volersi giustificare anticipatamente di una probabile sconfitta di Bondi che non può fare nulla per scardinare un sistema basato su privilegi. L’economia e la finanza sono una cosa, la politica e il parassitismo statale un altra. Io mi auguro che Bondi riesca nel suo arduo compito,personalmente sono pessimista.

calciatore
Scritto il 1 Maggio 2012 at 12:37

Tranquilli, Bondi non accettera’ il mandato, o quantomeno se ne andra’ dopo pochi giorni; non pensate che i politici vogliano tagliare poltrone direzionali ai loro soci in affari! La politica non mollera’ di un millimetro, si andra’ alle elezioni, dove spero vincano, come lo spero in Grecia, gli euroscettici e mandino all’aria il progetto utopico degli euroburocrati che ha rovianto l’europa in 10 anni.-

sakura
Scritto il 1 Maggio 2012 at 12:45

calciatore@finanza,

Chi sono gli euroscettici in Italia Calciatore? Che uomini sono alla guidi di queste forze avverse all’Europa? Cosa comporta un’uscita dall’euro per tutti e non solo per gli euroscettici?

john_ludd
Scritto il 1 Maggio 2012 at 13:18

calciatore@finanza,

Ecco questi sono gli sragionamenti che fanno cadere le braccia ed essere davvero pessimisti. Siccome i nostri politici sono scarsi e ladri (ma sono stati eletti dagli italioti non dai tedeschi) e siccome i pochi manager capaci li mandiamo a dirigere le bocciofile allora mandiamo tutto in vacca e facciamo vincere gli “euroscettici” (???). Da dove arrivi l’associazione nessuno lo sa. Bah !

Così scritto di getto, per disperazione. Qui piove ma almeno domani parto e torno tra 5 settimane. Dovrei cacciare via il computer.

gainhunter
Scritto il 1 Maggio 2012 at 14:13

kry@finanza,

Ironia per ironia, per tagliare le spese della politica hanno chiamato Amato, un vero esperto di doppie e laute pensioni. 😛
Seriamente, adesso arriva il bello. Finalmente arriva la spending review, e voglio augurare agli incaricati, chiunque essi siano, di riuscire a recuperare non solo i 4-5 miliardi di cui si parla, ma almeno 20 volte tanto. E spero che Monti si faccia un giretto in Svizzera, dato che ora ha il via libera che aspettava per l’accordo bilaterale.

calciatore
Scritto il 1 Maggio 2012 at 15:59

Sembra chiaro a tutti che l’europa politica ed il parlamento e’ il serbatoio per i trombati al parlamento italiano, ove si mandano persone per legiferare su strumenti di politica economica ,quindi clientelare, non su temi fiscal che hanno ipatto diretto ed immediato sul paesei. Che poi il voto politico italiano sia la conseguenza di plurime clientele e’ ancora noto. Ma siccome io non conosco il futuro perche’ la storia viene scritta dopo che che gli accadimenti non solo sono trascorsi , ma anche digeriti, mi permetto di fare solo previsioni, e mi sembra che ci sia di bisogno di sapere riconoscere gli errori, e di riconoscere che l’europa cosi’ concepita e l’euro in se stesso sono stati un completo fallimento.

sakura
Scritto il 1 Maggio 2012 at 16:24

calciatore@finanza,

Ok Calciatore, questo è tutto un altro tono nel porre il problema. Tuttavia non hai risposto alle mie domande, ed a parte Grillo, che dice di non pagare i debiti ed uscire dall’euro (“fantastico”, così ci ritroviamo con l’inflazione al 24% come in Argentina, sai che “bello”) non ci sono forze politiche che abbiano in agenda l’uscita dall’euro, almeno che io sappia, magari la Lega con il suo 6%, ma i leghisti si sa sono a favore di tutto e del contrario di tutto….

Che lo spirito europeo debba essere rinnovato radicalmente non ci sono dubbi (la faccenda Juncker lo conferma), così come l’europarlamento e le sue funzioni. Lo stesso dicasi di uno strumento finanziario come gli eurobond, ormai irrinunciabile. Gli organi di comando in BCE poi non sono elettivi, ma frutto di nomine di vertice e quindi inevitabilmente poco trasparenti e richiedono quindi una riforma nei meccanismi di nomina. L’Europa deve essere assolutamente ripensata, ma non buttata alla belle e meglio, per magari trovarsi nelle mani di gente come Belsito (a suo tempo sottosegretario) e Calderoli (a suo tempo Ministro) in ruoli direttivi, con tutte le tragiche conseguenze del caso.

Da 67 anni non conosciamo guerre nel vecchio continente. Andiamoci piano a buttare nel cassonetto l’idea di Europa….

kry
Scritto il 1 Maggio 2012 at 21:24

gainhunter,

Amato,quello che nel settembre 92 disse che non avrebbe svalutato la lira,nello stesso momento la banca d’italia portava i tassi verso il 15% da qui si capisce anche in parte dell’aumento del debito in quel periodo, e che per disperazione fece una finanziaria da 50 miliardi €. Anch’io sono speranzoso quanto te, purtroppo il mio pessimismo mi dice che Monti si sta adattando ai tempi della politica,il giretto per la svizzera lo farà verso natale per farci un regalo e per avere in mano dati certi per marzo aprile in modo da presentarsi alle prossime politiche come salvatore della patria. Mi domando in caso di insuccesso di Bondi chi chiamano la fata turchina. Poi per tutte le belle cose fatte da Monti lo ringrazio anticipatamente del fatto che se sono costretto ad andare in pensione a 65 anni ci andrò con 50 di contributi e comunque a lui auguro di prendere anche 1 milione di euro al mese con tredicesima e quattordicesima e benefit per un altro milione di € al mese e gli auguro ulteriori 30 anni di vita purchè riesca effettivamente a varare riforme tali da raddrizzare il paese e magari togliere i benefit non meritati come ad Amato.

sakura
Scritto il 2 Maggio 2012 at 13:53

kry@finanza,

Conta il benefit o il cervello che sta dietro ai benefit? Meglio Belsito sottosegretario o Bondi commissario? No perché anche le zucche vuote si sono cuccate fior di benefit…..

kry
Scritto il 2 Maggio 2012 at 17:24

sakura@finanza,

Adesso capisco. Chi ha più cervello è lecito che si tenga tutto,perchè è un professore magari sottile e quindi capace d’insegnare ma soprattutto capace nel non farsi prendere. Per te cosa significa varare riforme tali da raddrizzare il paese e magari togliere i benefit non meritati come ad Amato. Dovevo forse scrivere l’elenco di qualche decina di migliaia di ex parlamentari?

I sondaggi di I&M

Come vorresti I&M?

View Results

Loading ... Loading ...