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BTP: è il CDS il vero termometro per valutare rischio ITALEXIT

Scritto il alle 07:56 da Danilo DT

Credo non sia il caso di addentrarsi nella diatriba politica. Innanzitutto perché c’è una copertura giornalistica più che sufficiente, con tanto rumore aggiunto dai social media e dalla televisione. E poi non mi va di prendere delle posizioni politiche anche perché il mio pensiero già l’ho spiegato più volte e non ho proprio più voglia di ricevere email di tutti i tipi con apprezzamenti e critiche più o meno fondate solo perché hai detto una cosa che può o meno piacere all’occasionale lettore.

Detto questo, avrete avuto modo di leggere anche su questo blog della procedura d’infrazione (CLICCA QUI) e di quanto ne è derivato. Adesso nella maggioranza c’è puzza di spaccatura, un “tutti contro tutti” dove il feeling tra Lega, Movimento 5 Stelle e il duo Conte-Tria sembra essersi logorato.

Condizionale è d’obbligo perché poi la realtà delle cose la lascio immaginare a voi.

(…) È una “notizia chiaramente falsa, di colore”. Il ministro Giovanni Tria liquida così al suo arrivo all’Eurogruppo a Lussemburgo chi gli chiede conto dei retroscena apparsi questa mattina sui giornali. Racconti di un vertice economico, quello tenuto ieri a Palazzo Chigi, in cui sarebbero volati gli stracci e Matteo Salvini si sarebbe infuriato con il titolare del Mef per un suo presunto no alla flat tax. (…) “La lettura dei giornali di stamattina ha destato il mio più grande stupore”, racconta sempre Tria. La Stampa titola in prima pagina “Salvini ai ministri: tenetevi pronti“, alludendo a una nuova crisi nel governo e raccontando che durante la riunione sono volate “parole grosse tra il leader del Carroccio e il ministro Tria”. (…) [Source

Un quadro politico complesso che fa temere il peggio, soprattutto nei confronti della fiducia dell’Italia.
MA come vi ho spiegato ieri, (CLICK HERE) malgrado tutto i BTP, vero termometro della fiducia nei confronti del nostro paese, stanno tenendo.
Iniziamo dalla curva dei tassi italiani. Come vedere lo spread o se preferite la distanza dal benchmark europeo è evidente ma come vi ho spiegato ieri, è rimasta costante e la configurazione della stessa curva non desta, secondo me, particolare preoccupazione.

Ma visto che cercavo delle conferme, non mi sono accontentato di questo grafico e tanto meno di QUESTO e sono andato oltre, andando a calcolare lo spread che, secondo me, rappresenta il VERO indicatore dell’ITALEXIT.

CDS Italia: a confronto due titoli differenti nelle coperture

Ho preso il Credit Default Swap italiano che prevede anche il rischio “ridenominazione” (quindi quello che sconta il rischio Italexit) e quello invece di “vecchia struttura” dove c’è solo il rischio di credito italiano. A rigor di logica possiamo dire che la differenza tra i due è il vero termometro dell’Italexit (anche se poi, in caso di uscita dall’Euro, sono convinto che entrambi avrebbero reazioni molto negative).
E questo è il risultato.

Quindi al momento il mercato non ci crede, o forse crede che questa pagliacciata abbia vita breve. Scusatemi, avevo detto che non volevo prendere posizione. Intanto però mi sembra chiaro che gli investitori, la posizione in BTP per il momento la stanno mantenendo. Per fortuna.

PS: questo è il quadro Europeo, Ad oggi Italia al TOP. Notate la Grecia, ha raggiunto in passato picchi impressionanti e, malgrado tutto, è rimasta nell’Euro.

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

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