BCE: persa la bussola, ora tutto diventa relativo

Scritto il alle 10:05 da Danilo DT

Ci siamo tolti un dente: Meeting BCE che rispecchia le aspettative, con un rialzo dei tassi forte, pari allo 0.75%, volto a combattere quella brutta bestia che è poi il tasso inflazione, ormai a livelli insostenibili. Il percorso di normalizzazione che porterà i tassi della zona euro a un livello neutrale proseguirà ancora. Christine Lagarde avverte che per arrivare alla fine del ciclo restrittivo serviranno ancora più di due ma meno di cinque riunioni Bce. Insomma poche idee e confuse, non vi pare?

(ANSA)  ROMA, 08 SET – La Banca centrale europea ha alzato i tassi d’interesse di 0,75 punti.
Il tasso principale sale a 1,25%, il tasso sui depositi a 0,75% e il tasso sui prestiti marginali a 1,5%.

Per certi versi mi sembra di vedere una BCE che vaga nella notte senza una lanterna che possa illuminare la strada da dover prendere. Non solo nella presa di posizione, che sarebbe anche difendibile visto il tasso inflazione in essere, ma anche nell’atteggiamento.
Guardiamo invece l’analisi che la BCE stessa fa dello status economico dell’Eurozona.
Ok, inflazione elevata e siamo d’accordo. Ma i motivi? Energia, materie prime, guerra.
Quindi? Siamo al punto di partenza e confermiamo quanto detto mesi fa.

Signori, si tratta di inflazione da offerta aggregata.

E quale effetto può avere un aumento dei tassi su un’inflazione legata a fattori che NON dipendono dalla domanda ma da fattori in buona parte esogeni? Addirittura può avere effetti deleteri, in quanto si alzano i tassi, l’inflazione nell’effettivo non cambia ma aumentano i costi per l’attività delle imprese (pensate ai tassi di finanziamento). Con salari che ovviamente non crescono in linea con il tasso inflazione.
E di certo, l’inflazione salariale, che dovrebbe preoccupare la BCE, oggi non è certo un problema.

Attese del mercato su rialzi BCE

Forward Guidance chi?

Detto questo, è evidente che preoccupa non solo il fatto che si tratta di “inflazione da offerta”, ma allo stesso tempo che ho notato una totale assenza di strategia da parte della Lagarde. Ricordate la mitica “forward guidance”? Ecco, mi sembra che qui le idee siano ben confuse e il mercato li stia percependo. E se il mercato percepisce che la BCE non sa che fare, e non ha il polso del mercato, ne subisce le conseguenze e subito aumenta la volatilità.

Preoccupa non poco, secondo me, la volontà di “seguire” le mosse FED quasi come se fosse un’esigenza “seguire la tendenza” quando è noto che l’inflazione USA è guidata anche da motivazioni ben più concrete e solide.

E se interverranno altri rialzi, il rischio di mandare in tilt l’economia è elevato. Altro che recessione, il rischio stagflazione rischia di concretizzarsi, visto che tanto la Bce non può nulla contro l’inflazione da offerta.
E in tutto questo pasticcio, la Lagarde cosa ci dice? Semplicemente che in realtà, non sa quello che accadrà e dove vuole andare.

E i tassi potranno ancora salire. Ma quanto? E per quanto tempo? E perché?
Nessuno lo sa perché… tutto dipende…
E meno male che le banche centrali dovrebbero “pilotare” l’economia. Peccato che ormai è evidente che la BCE ha perso totalmente la regia. E la Lagarde non ha fatto nulla per non farlo notare.

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

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1 commento Commenta
aiccor
Scritto il 9 Settembre 2022 at 11:56

nessuna meraviglia: è una demolizione controllata e consapevole (come dire: accà nissciuno è fesso!) al di la della Lagarde che fa un po compassione, chi tira le file sa di fare dei danni, con uno scopo ben preciso. Ricordate le parole di Monti : c’è tanto bisogno di crisi per costringere i (plebei) europei a cedere sovranità. intervista storica reperibile su youtube!

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