in caricamento ...

ADDIO rialzo dei tassi, cara FED…

Scritto il alle 15:51 da Danilo DT

rialzo-tassi-fed

Il recentissimo dato sul costo del lavoro USA toglie ogni dubbio sulla possibilità di un aumento dei tassi di interesse a settembre. E questo dato sommato a PIl e inflazione…

Quando parliamo di tassi di interesse e della possibilità che gli stessi vengano alzati dalla FED,occorre fare delle distinzioni. Una cosa sono le dichiarazioni della FED, con tutto quanto ne deriva per la gestione della psicologia e della volatilità del mercato. Un’altra è alzare realmente i tassi di interesse.
Credo che avrete avuto modo di leggere circa 1000 volte tutte le motivazioni che continuano a mantenermi dubbioso su un possibile aumento del Fed Funds Rate.
Riprenderei per l’occasione un mio post datato 17 luglio  (che vi consiglio di leggere cliccando sulla data, anche alla luce di quanto sta accadendo) dove scrivevo…

Questi sono i tre indicatori che io monitoro per cercare di “tastare” il polso alla FED.
a) Livello aumento retribuzioni ( lo dico sempre, i salari sono la chiave fondamentale per leggere in anticipo un aumento dell’inflazione “che conta”. Se notate addirittura le retribuzioni, in verde, sono scese)
b) Previsione PIL USA (l’area di alert è oltre il 2.5% , ora siamo in area 2.30% con trend discendente quindi NON in area di pericolo)
c) Tasso proiezione inflazione 5yr5yr (inflazione prevista tra 5 anni sui 5 anni successivi). Siamo in area 2.36% quindi oltre il 2%. Dovrebbe essere un’area di pericolo ma in realtà siamo BEN al di sotto dalla media storica (area 3%) e sopratutto siamo in trend discendente

Allora, facciamo ordine…
Partiamo dal punto c)

Tasso proiezione inflazione 5yr5yr

us-inflation-swap-5y5yIl grafico riprende anche il tasso dell’Eurozona che ovviamente non ci interessa e che comunque mette in fuga qualsiasi ipotesi di rialzo dei tassi per i prossimi 12 mesi.
In questo ambito prendiamo in esame il tasso proiezione inflazione 5yr5yr degli USA. Siamo a 2.29%. NON è un’area di rischio. [ZIRP 1 – HIKE 0]

Ora il punto b)

Previsioni su PIL USA

All’indomani della seconda seduta consecutiva in rialzo, Wall Street si prepara a un avvio delle contrattazioni in leggero ribasso. E’ quello che suggerisce l’andamento dei future, che restano in calo dopo la diffusione del dato sul Pil del secondo trimestre, cresciuto del 2,3% rispetto allo stesso periodo … (Source)

(segue grafico in fondo ) [ZIRP 2 – HIKE 0]

Infine il punto a), di recentissimo aggiornamento.

US Employment Cost Index

Wages and salaries in the U.S. rose in the second quarter at the slowest pace on record, dashing projections that an improving labor market would boost pay.
The 0.2 percent advance was the smallest since records began in 1982 and followed a 0.7 percent increase in the first quarter, the Labor Department said Friday. The agency’s employment cost index, which also includes benefits, also rose 0.2 percent in the second quarter from the prior three months. (Source)

PEGGIOR DATO DAL 1982. Su base annua si traduce in una brusca inversione di tendenza ed un dato che è pari al 2%. Come vedere le rilevazione precedente era in area 2.6%, quindi molto superiore.  [ZIRP 3 – HIKE 0]

Grafico FINALE

ECI YOY Index (Bureau of Labor S 2015-07-31 15-35-05L’ho chiamata la “regola del 2.50%”. Sono i cosiddetti “requisiti minimi” che considero necessari per poter giustificare un rialzo dei tassi. Il risultato calcistico non dà scampo a dubbi, un 3-0 netto e rotondo. Il dato sul costo del lavoro uscito oggi, toglie poi qualsiasi dubbio. Rialzo a settembre? Ma per favore….

Riproduzione riservata

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

(Se trovi interessante i contenuti di questo articolo, condividilo ai tuoi amici, clicca sulle icone sottostanti, sosterrai lo sviluppo di I&M!). E se lo sostieni con una donazione, di certo non mi offendo…

InvestimentoMigliore LOGO

La nuova guida per i tuoi investimenti. Take a look!

Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto. Informati presso il tuo consulente di fiducia. Se non ce l’hai o se non ti fidi più di lui,contattami via email (intermarketandmore@gmail.com).
NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

6 commenti Commenta
atomictonto
Scritto il 31 Luglio 2015 at 16:29

Ottima analisi, complimenti e grazie 🙂

adsodimelk
Scritto il 31 Luglio 2015 at 16:52

Rialzeranno i tassi a settembre e poi forse anche a dicembre, non possono più aspettare.

Scritto il 31 Luglio 2015 at 17:01

adsodimelk@finanzaonline:
Rialzeranno i tassi a settembre e poi forse anche a dicembre, non possono più aspettare.

Interessante l’utilizzo del verbo POTERE.
Non capisco perchè NON possono più aspettare. Glielo ha ordinato il dottore? Oppure c’è un motivo vero e concreto che mi sfugge?

paolo41
Scritto il 31 Luglio 2015 at 20:52

sono d’accord…. .issimo con le tue analisi, la ripresa USA ha poco sprint, ma il dato a cui si sono attaccati gli speculatori oggi non viene da una fonte super affidabile e come poi avrai visto è subentrato un ritracciamento del €/$. Penso che un aumento dei tassi, se pur contenuto, avverrà quest’anno e in parte è già consolidato nei valori attuali. Il dubbio può riguardare il secondo piccolo aumento che senz’altro sarà rimandato all’anno prossimo. La Yellen e il FOMC se non facessero l’aumento quest’anno perderebbero la faccia!!!

adsodimelk
Scritto il 1 Agosto 2015 at 08:43

Siamo ormai al punto in cui tassi bassi sono antieconomici, ossia tengono in vita soggetti che nel libero mercato non potrebbero sopravvivere e invece rubano quote di mercato a quelli efficienti. Lo spiega bene Bill Gross. Altrimenti, saremmo condannati a tassi bassi per sempre e questo non può accadere, perchè la Fed non ripeterà l’errore di Greenspan. Le borse se ne faranno una ragione, l’economia si assisterà. E occorrerà fare picking negli investimenti, evitando gli zombie di cui parla Gross.

perplessa
Scritto il 3 Agosto 2015 at 23:10

bravo come sempre. mi piacerebbe anche capire come fanno le statistiche riguardo ai salari. ci mettono tutti i salari. includono i quadri, includono i dirigenti?si sa?
per una curiosità mia che non è strettamente inerente all’articolo, ma suggeritami indirettamene sono andata a fare una ricerca su google per vedere se trovavo le medie dei salari italiani. ho trovato un articolo sulle statistiche dell’ocse su repubblica, ma è in dollari…avranno sterilizzato in qualche maniera le distorsioni del cambio? perchè se uno mi viene a dire che i salari medi reali annuali (cioè comprensivi dei prezzi) nella Penisola nel 2014 sono stati di 35.442 dollari, a parità di potere d’acquisto, in aumento dai 34.561 dollari del 2013, vorrei capire, siccome lo stipendio l’ho preso in euro ed è calato, se in effetti ho fatto media con qualcuno più fortunato.l’articolo non lo dice. c’è anche un giochino confronta il tuo stipendio se è ok, ma la pa non c’è . che fanno, escludono i contratti fermi per alzare la media?non ho capito http://www.repubblica.it/economia/2015/07/09/news/ocse_italia_ultima_tra_i_grandi_per_il_valore_dei_salari_reali_-118694945/

I sondaggi di I&M

Come vorresti I&M?

View Results

Loading ... Loading ...