in caricamento ...

BANCHE ITALIANE: ci eravamo sbagliati. SONO SOLIDE!

Scritto il alle 11:00 da Danilo DT

banche-italiane-sicure-a-rischio-logo

I segugi della CGIA di Mestre questa volta non hanno certo dovuto faticare per poter scoprire quello che per noi è ormai arcinoto.
Il problema delle banche italiane e del SUD Europa possiamo chiamarlo NPL (non performing loans) o se preferite sofferenze bancarie o ancora crediti deteriorati. Invece il problema più grande per le banche del NORD Europa si chiama gestione dei derivati. Beh… non certo una novità!

Le banche finlandesi, del Regno Unito e della Germania hanno più del 20% del loro attivo in derivati; in Italia questa quota è del 5,3%, ovvero meno della metà rispetto alla media dell’Unione europea (12,9%): a dirlo è l’Ufficio studi della Cgia di Mestre, che ha analizzato gli ultimi dati forniti dall’Autorità Bancaria Europea (Eba) relativi a marzo del 2016. (…)

Ebbene si, i conteggi della CGIA di Mestre sono attendibili. E per farla molto breve, sottolinea che TUTTO il sistema bancario europeo ha le sue gatte da pelare. Le banche del SUD Europa, con un tessuto economico più debole e deteriorato, hanno alti livelli di sofferenze bancarie. Le banche del Nord invece, molto più filo-anglosassone, hanno sempre osato molto coi derivati,e la loro esposizione sugli stessi (anche se è giusto ricordarlo che NON tutti i derivati sono elementi sistemici) crea qualche grattacapo.
Quello che può preoccupare è fondamentalmente che un INTERMEDIARIO salti rendendo il mercato molto illiquido, soprattutto su quei derivati che già sono poco trattati.

Ma attenzione, interessante la nota del segretario della CGIA.

“La questione dei derivati – chiosa Renato Mason, segretario della Cgia di Mestre – è cruciale. Si tratta di un mondo sconosciuto a molti, talvolta anche ai dirigenti bancari, e di un rischio da non sottovalutare.”

Mi sa che non solo i dirigenti non conoscono i derivati ma anche la CGIA di Mestre… DERIVATI non significa per forza DEMONIO! Riprendetevi questo POST  per schiarirvi le idee. In particolar modo questa frase: “A differenza del mercato azionario, quello dei derivati è per definizione a somma zero, nel senso che per ciascuna posizione long esiste un posizione short uguale e contraria con il medesimo sottostante e la medesima scadenza.”

“Il fatto che le banche italiane siano poco esposte a questo fattore è una certezza e un indice di solidità del sistema bancario italiano che, anche se con qualche eccezione, è solido.”

Quindi le sofferenze bancarie sono una botta di vita per il sistema e non rappresentano un problema? Ma per favore. Questo è un manifesto propagandistico assolutamente deviante dalla realtà.

“Le nostre banche, più esposte sul fronte del credito, possono gestire meglio i rischi perché conoscono la loro clientela e le opportunità di sviluppo delle imprese. In altri sistemi bancari come quelli del Nord Europa, l’enfasi posta sui derivati potrebbe causare problemi, forse un pò sottostimati visto che la complessità di questi prodotti finanziari non consente una facile valutazione dei rischi a questi associati”. (Source) 

Si come no, quindi per esempio le quattro banche salvate dal bail in, che conoscevano SICURAMENTE molto bene i clienti che ho hanno fatto saltare le banche, sono stato un “caso anomalo”:
Certo, il mix esplosivo in Italia lo abbiamo quando si mescolano NPL + derivati. Ovviamente parlo di MPS. Ma questo abbiamo già parlato una miriade di volte. Intanto però quello che resta, ovvero la realtà, è solo questa.

Bloomberg European Banks

bebanks-bloomberg-european-banks-index-2016
Indice delle principali banche europee e performance degli istituti di credito facenti parte dell’indice.
Nelle ultime posizioni ci sono solo le solidissime banche italiane.
Allora fate girare a tutti l’articolo della CGIA di Mestre, il mercato forse ha preso un abbaglio. O forse no e quindi le ipotesi di ricapitalizzazione lanciate agli economisti di Deutsche Bank (toh, chi si rivede) sul sistema bancario europeo, riguardano anche le banche italiane…

“L’Europa è estremamente malata, e deve iniziare ad affrontare i propri problemi in modo estremamente veloce”. L’allarme arriva da David Folkerts-Landau, responsabile economista del colosso bancario tedesco Deutsche Bank – lo stesso a cui fa riferimento il premier Matteo Renzi quando parla di banche ingolfate dai derivati, a suo avviso messe decisamente peggio della italiana MPS.

L’esperto auspica un maxi bailout per le banche europee del valore di 150 miliardi di euro. Bail-out, salvataggio dunque con fondi pubblici, e non bail-in. Folkerts-Landau ritiene anche che il salvataggio delle banche italiane con un piano di 40 miliardi di euro non sia sufficiente, in quanto la stima di 40 miliardi viene reputata conservativa. (Source)

Avete letto bene BAIL OUT e non BAIL IN. Quindi un ritorno all’antico, con denaro pubblico utilizzato per risanare le banche, anche se si potrebbero anche andare a colpire quantomeno gli obbligazionisti subordinati, obbligandoli alla conversione in azioni. Ma di qeusto e di altro ne parleranno i vari ministri economici dell’Eurogruppo a Bruxelles. Attendiamo fiduciosi…fiduciosi in cosa? Boh

Riproduzione riservata

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

9 commenti Commenta
emzag
Scritto il 11 Luglio 2016 at 11:17

Ai contrari alla brexit vorrei far presente che senza il verdetto delle urne sancito dal (valoroso) popolo britannico noi oggi non avremmo la minima possibilità di chiedere delle eccezioni al “belìn”.
Mah…mah…mah…francamente in queste condizioni non riesco a immaginare come facciano a sopravvivere l’euro e la UE…

Lukas
Scritto il 11 Luglio 2016 at 11:59

Dopo quest’indagine , Vorrei proporre alla CGIA di Mestre di condurre un’indagine….per così dire parallela……ossia un’ indagine su chi siano i CATTIVI DEBITORI delle nostre BANCHE……e come abbiano fatto ad ottenere così tanti crediti e finanziamenti…..poi non onorati !!!!
Credo che ne verrebbero fuori delle belle………io dal mio punto di osservazione ho visto e vedo cose ( nei rapporti banche-imprese ) che faccio fatica a raccontare………altro che Euro ed EU !!!

ob1KnoB
Scritto il 11 Luglio 2016 at 12:31

Mah!…mi sembra come la prova d’esame con gli esaminatori che qualche giorno prima della prova ti passano i quesiti, ti dicono come risolverli e ti danno più o meno l’assicurazione del sei politico. Per chi volesse annoiarsi vi passo un link su chi ha provato a fare le pulci all’Eba.
Datato ma efficace:http://poseidon01.ssrn.com/delivery.php?ID=431123081119072011118007025110111069016017050081065039090094005091123116086004107022107096017002029127037066001004113088020117060009044029035104087025007092117112067059079084114010090068075124026122089081001025093005013019065119024120091030125100088068&EXT=pdf
Per chi volesse risparmiarsi gli antefatti una sintesi è altro che 150 Mld. 400/500 potrebbero non bastare. Detto ciò torniamo a bomba sul problema. Politica e nient’altro. La Bce sa’ benissimo come sono le cose ed ha tamponato il problema cogente…ovvero la liquidità del sistema con il suo qe. Ovvero cura il sintomo (la febbre) non la malattia che nel frattempo peggiora. Purtroppo non basta l’effetto placebo a curare il paziente. Ovvero non basta dirgli.’.tranquillo starai meglio’ per guarirlo. La morfina si usa nello stato terminale. Quattrini ‘privati’ non ce ne sono per tutti. Neanche a debito. Per cui…prepariamoci alla razzia o al più grande fenomeno di socializzazione capitalista (che ossimoro!) della storia.

perplessa
Scritto il 12 Luglio 2016 at 00:02

mah, a me pare di ricordare che anni fa quando si usavano i mutui al 100% nei vari siti mutui on line non ci fossero solo banche italiane ad offrirli, sono solo i clienti delle banche italiane a non pagare?

incontrario
Scritto il 12 Luglio 2016 at 12:24

A proposito di cattivi debitori, mi sembra di aver letto uno studio su un quotidiano locale, sempre della CGIA di Mestre, dove si evidenziava come più dei 3/4 dei crediti deteriorati fossero originati, non tanto da insolvenze di piccole e medie imprese, quanto da grandi buchi originati da clienti di grosse dimensioni, numericamente in forte minoranza. Questo è rappresentativo del modo che è stato di fare banca, basato sull’amico di… e non sulla valutazione dei progetti e dell’affidabilità delle persone che fanno azienda

lampo
Scritto il 12 Luglio 2016 at 17:54

Lukas:
Dopo que­st’in­da­gi­ne , Vor­rei pro­por­re alla CGIA di Me­stre di con­dur­re un’in­da­gi­ne….per così dire pa­ral­le­la……ossia un’ in­da­gi­ne su chi siano i CAT­TI­VI DE­BI­TO­RI delle no­stre BAN­CHE……e come ab­bia­no fatto ad ot­te­ne­re così tanti cre­di­ti e fi­nan­zia­men­ti…..​poi non ono­ra­ti !!!!
Credo che ne ver­reb­be­ro fuori delle belle………io dal mio punto di os­ser­va­zio­ne ho visto e vedo cose ( nei rap­por­ti ban­che-im­pre­se ) che fac­cio fa­ti­ca a rac­con­ta­re………altro che Euro ed EU !!!

Purtroppo condivido… molte elargizioni vengono date senza garanzia solo perché sei vicino a… oppure sei nella stessa linea politica. E temo che molti dei crediti deteriorati provengano da tale metodologia di elargizione… che non è cambiata (quindi in caso di recessione, molto probabile, gli NPL indubbiamente aumenteranno).

DT con i tuoi potenti mezzi… non è che riesci a trovare un grafico che mostra il credito potenzialmente messo a disposizione dal sistema bancario (alle famiglie e alle aziende) e quello effettivamente richiesto come domanda. Cioè in sostanza come funziona l’offerta e domanda.
Temo che siamo in una trappola di liquidità, cioè molti si sono scottati… e anche se il sistema bancario fosse pronto a fornire liquidità… c’è sempre una minore % propensa ad indebitarsi.

元サーファー
Scritto il 12 Luglio 2016 at 18:37

Lampo

Wh-o-M said… JUST ASK!

Overall lending conditions are subdued.

Credit to Households has been growing modestly, but credit to the Corporate sector has continued to decline and is about 11% lower than five years ago, despite the decline in real lending rates to Small and Medium-sized Enterprises (SMEs).

Recent Bank surveys suggest an incipient improvement in both the supply of and demand for credit, although more granular data show that this is the case for larger and healthier Firms.

サーファー © Surfer [(On the) CGIA Mestre it’s better to draw a veil – to avoid trouble on DT -: NOT WORTH IT!]

lampo
Scritto il 12 Luglio 2016 at 21:06

元サーファー,
Grazie… da quello che descrivi siamo messi piuttosto male. Nel senso che non è sostenibile l’attuale livello di crescita mondiale.
I consumi devono ripartire dalle famiglie… e dalle piccole imprese. Difficilmente le multinazionali o grandi imprese… condividono i loro profitti… se non per avere almeno un pari ritorno!

元サーファー
Scritto il 12 Luglio 2016 at 22:22

Lampo [per Tutti; anche per chi legge – silente E/O non addentro alle cose: di finanza, di economia o di “relazioni”, soprattutto]

Lo ripropongo o ri-proponiamoLo

http://intermarketandmore.finanza.com/2016-per-litalia-potrebbe-essere-lavoltabuona-75357.html/comment-page-1#comment-141756

La situazione è MOLTO-molto-MOLTISSIMO complessa – ed a livelli.

In breve – IL POSSIBILE E IL FATTIBILE, per davvero.

Quello che le PERSONE MINUTE (il cd. POPOLINO) – che hanno liquidi od investimenti in essere -, deve PRETENDERE e su cui deve BATTERSI

!ORA – IN QUESTO MOMENTO O PERIODO TEMPORALE!

è che la CLASSE DIRIGENTE (INCLUSI CHI LAVORA NEL SINDACATO – DEI BANCARI, IN PARTICOLARE: PAPPA&CICCIA!) e MANAGERIALE-imprenditoriale

SIA DEL TUTTO ESAUTORATA.

MANDATI AI GIARDINETTI!

TUTTI – SENZA ESCLUSIONE DI NESSUNO.

NESSUNO.

I “politici” sono solo dei PASSACARTE O METTIFIRMA (perchè IGNORANTI A LIVELLO INIMMAGINABILE).

INIMMAGINABILE!

Sono contorno – e per questo manovrabili, senza pena od alcuno sforzo.

Solo dopo si potrà ripartire – seriamente e veramente.

Il resto sono chiacchiere – che non portano e non porteranno a nulla.

StudiaTi/Te-Vi, attentamente, i ricambi che sono stati effettuati nelle banche salvate e capirai/reTe.

NON E’ CAMBIATO NULLA.

NULLA.

IL GIRO E’ SEMPRE LO STESSO – IE, “RELAZIONI nella RELAZIONE”.

Purtroppo – sconsolatamente ed acidamente (“vedendo ed osservando”).

サーファー © Surfer [LO RISCRIVO: attualmente le Persone devono chiedere e possono ottenere – PERCHE’ SE LA FANNO DAVVERO SOTTO E QUINDI BASTA POCO; OLTRE CHE NE VALE DEL LORO DENARO, GUADAGNATO DAI PIU’ ONESTAMENTE! – il RIPULISTI. TOTALE E SENZA GUARDARE IN FACCIA A NESSUNO! Il resto sono e saranno chiacchiere – in attesa, del prossimo cadavere o bubbone; come sempre]

I sondaggi di I&M

Come vorresti I&M?

View Results

Loading ... Loading ...