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Tassi bassi? La leva finanziaria non permette aumenti!

Scritto il alle 15:00 da Danilo DT

Il debito continua ad essere elevatissimo. Il deleveraging è pura demagogia. E se i tassi iniziano a salire?

L’intenzione delle banche centrali principali del pianeta è quella di continuare a mantenere i tassi di interesse a livelli molto bassi. Per stimolare la crescita, non c’è dubbio, ma anche per un altro motivo.
La leggenda del deleveraging, come ho già detto mille volte, resta appunto una leggenda. Tutti sanno che in realtà la leva finanziaria continua a regnare sovrana. Anzi, oggi più che mai.
E quindi, immaginatevi voi cosa significherebbe per un sistema iperindebitato un aumento dei tassi di interesse. Sarebbe il salasso assoluto. Economie come quella giapponese salterebbero in un batter di ciglia e anche in Europa ed USA la situazione non sarebbe di molto migliore.
Guardate questo grafico. Rappresenta la leva finanziaria del G-3 inteso come Europa, USA e Giappone ESCLUSO il mondo della finanza.


Tanto per essere chiari, un po’ la leva è scesa in USA. Infatti a livello globale nel mondo della finanza la leva è circa scesa del 20% se preso come paragone il rapporto col PIL nel 2008.
Ecco cosa dice un report Morgan Stanley sull’argomento:

Developed economy non-financial sector leverage continues to rise. As an aside, financial sector debt has fallen by 20% of GDP from the December quarter 2008. Total debt – non-financial and financial – in the G3 fell from 409% of GDP to 379% of GDP in September 2011, but has since risen to 400%. (MS Res Asia/Pacific)

Già, modesta correzione della leva usata nel mondo privato ma aumento del debito pubblico. E il debito è sempre debito. Proprio guardando agli USA è evidente un forte aumento del debito pubblico ed una diminuzione del debito privato (anche a causa delle forti insolvenze degli ultimi anni). Però attenzione. I bassi tassi di interesse non fanno altro che invogliare tutti gli emittenti ad aumentare le emissioni. Ed ecco che , con questo grafico, vedrete il grande aumento di bond corporate collocati sul mercato. C’è fame di rendimenti. Perchè non approfittarne per fare incetta di capitali a tassi più bassi? E se anche la mia situazione di solvibilità non è eccelsa, riesco comunque a collocare delle mie obbligazioni a condizioni impensabili solo qualche mese fa. Ora o mai più! .

Insomma, se prima affogavamo nel debito, ora grazie ai tassi bassi, la situazione può solo peggiorare.
Sperando che i tassi non inizino a salire, of course…

STAY TUNED!

DT

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9 commenti Commenta
maurobs
Scritto il 11 Febbraio 2013 at 16:07

illuminante come al solito dream….infatti ni fa molta paura questa relativa quiete…….sembra di stare nel mezzo dell’occhio del ciclone……..
la butto un po sul ridere: non è che B. voglia prendere il posto B.XVI?

Scritto il 11 Febbraio 2013 at 16:28

maurobs@finanzaonline,

Non credo, i tempi non sono ancora maturi per ufficializzare il “bunga-bunga” in Vaticano… :mrgreen:

calciatore
Scritto il 12 Febbraio 2013 at 09:28

I tassi saliranno eccome , e’ dall’estate 2012 che il 30 anni TR USA sta salendo. Non c’e modo di fermare un futuro aumento dei tassi su tutte le scadenze. Con l’aggravarsi della crisi in europa e il default dell’euro inteso come moneta (verra’ presto abbandonata) i tassi schizzeranno all’insu’, manifestando il fatto che la gestione della liquidita’ in europa e’ stata condotta in modo si’ simile agli USA, ma su un campo totalmente diverso. Gli USA si salveranno ma non l’europa, dove ogni singolo stato ha una percezione di tassi diversa l’uno dall’altro. E’ proprio questo il punto centrale che fara’ decollare i tassi in europa, la disomogeneita’ insita nel progetto euro, questo “peccato originale” che non puo’ essere sanato ne’ da mr. monti ne’ da mr. draghi, che se ne facciano una ragione.

kry
Scritto il 12 Febbraio 2013 at 10:09

Scusa Dream, ma un aumento dei tassi è pericoloso più per la minusvalenza dei bond che le banche si troverebbero a contabilizzare che un eventuale spesa per interessi futura che potrebbe essere spalmata dall’inflazione come prevede di fare il giappone.

battista
Scritto il 12 Febbraio 2013 at 11:01

ciao DT

ad ulteriore conferma a quanto affermi

http://www.bloomberg.com/news/2013-02-11/yellen-signals-fed-would-sustain-easing-after-ending-qe.html

ciao , un saluto

ilcuculo
Scritto il 12 Febbraio 2013 at 12:52

Ma quando si decideranno a creare una camera di compensazione a livello globale in grado di elidere crediti e debiti .

Perchè se calcolassimo le compensazioni almeno dirette probabilmente troveremmo che l’ammontare del debito (e del credito ) totale è inferiore all’aggregato nozionale.

ilcuculo
Scritto il 12 Febbraio 2013 at 13:07

Finchè non verrà estirpato il concetto che si può diventare ricchi grazie all’investimento non ci salveremo.

L’investimento del surplus non può che garantire una copertura dell’inflazione perchè se deve generare a sua volta un surplus è evidente che questo non corrisponde a nessuna ricchezza reale effettivamente prodotta quindi genera solamente un debito da un’altra parte.

I tassi devono restare bassi ma i prestatori devono comunque scrutinare con diligenza le richieste di credito, oppure accetre le perdite senza andare poi a chiedere aiuto a stati e cittadini.

kry
Scritto il 12 Febbraio 2013 at 14:51

ilcuculo@finanza,

Se è per questo allora siamo già salvi, infatti oggi si diventa ricchi solo rubando. Un eventuale surplus se esistesse andrebbe a garantire una copertura dell’ inflazione: quale che al momento non se ne vede? Dove le trovi scritte queste belle cose oppure…. oggi hai mangiato pesante.

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