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Deleveraging: negli USA diminuisce la leva finanziaria, ma si socializza il debito

Scritto il alle 15:15 da Danilo DT

Il debito e la leva finanziaria sono il vero cancro di questa crisi. Chi mi segue da più tempo, sa che da anni continuo a dire che al grande differenza che NON accomuna questa crisi ad altre precedenti è proprio il volume del debito. E proprio per questo sarà una crisi molto più lunga, complessa ed articolata. E per cercare di risolvere un po’ la situazione è necessario il cosiddetto deleveraging.
Ma come avete visto nei miei passati post, il VERO deleveraging lo dobbiamo ancora vedere.

Ovviamente fare deleveraging significa cercare di diminuire l’esposizione alla leva finanziaria del debito. Un debito utilizzato non sempre per far crescere il potenziale economico, ma per la mutualità o per lo sperpero.
Lasciamo perdere al momento la situazione italiana, di cui spesso parlo, e vi invito a guardare questo interessante grafico su una delle economie più importanti del globo: gli Stati Uniti d’America.

Si, il processo di deleveraging è partito. In molti lo stanno lodando, in molti dicono che è in uno stadio avanzato. E allora io vi invito a guardare questo grafico e a capire cosa sta realmente accadendo. Ok, il deleveraging è in atto, ma vi rendete conto dove ci stiamo trovando e cosa dovrà succedere per poter ulteriormente diminuire la leva finanziaria? Guardate la storia e vedrete che solo negli anni ’30 eravamo in queste condizioni.

Inoltre, chi sta diminuendo il debito negli USA? I privati. Ma il debito pubblico cosa sta facendo? Sta salendo. E allora possiamo dire che stiamo socializzando la leva finanziaria?
Cari amici, qui siamo ancora in alto mare…

STAY TUNED!

DT

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2 commenti Commenta
paktrade
Scritto il 31 Ottobre 2012 at 09:39

Ciao DT, complimenti come sempre per il tuo blog che seguo sempre anche se meno attivamente negli ultimi tempi.
Però spiegami una cosa: è l’intero sistema che va verso il deleveraging o solo una parte di essa?
Se non ho capito male, alla fine, il sistema della riserva frazionaria è la causa di tutto, e l’intero sistema si basa su questo. Le banche lo fanno, finchè ci saranno banche e queste regole il problema sarà lì.
Ora, se si devono cambiare le basi del sistema, mi sa che il castello non reggerà e crollerà miseramente, con effetto valanga.
Quindi, secondo me, la vera causa del debito è ancora lì, non eliminabile, a meno di un cambio di sistema economico. Qui si possono fare le ipotesi più fantasiose, ritorno al gold standard e quant’altro, ma si parla sempre e solo di ipotesi. E ci sarà forse chi ci guadagnerà e chi ci perderà, ma sempre e solo per ora si tratta di ipotesi. Come anche le previsioni di crescite miracolose alla Cesare Ragazzi.
Sbaglio forse completamente il mio ragionamento?

idleproc
Scritto il 31 Ottobre 2012 at 11:56

Concordo sul fatto che la gatta è ancora tutta da pelare. A mio parere, solo dopo che sarà stato socializzato tutto il prodotto della finanza creativa, arriveremo al dunque. Penso probabili degli accordi politici sul debito e, a mio giudizio, solo dei contraccolpi ridotti sull’andamento dei titoli su beni e attività reali. Sempre che gli vada tutto bene. Comunque vada a finire, per chi sta sotto, saranno tasse, espropri indotti su beni reali effettuati con varie modalità legislative e inflazione.

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