Appunti critici sul sistema

Scritto il alle 16:25 da Danilo DT

Provate a sintetizzare con una parola questa fase di mercato. Cosa vi verrebbe in mente?
Non facile. Forse caos, incoerenza, volatilità, rischio.

In realtà nessuno sa etichettare in modo valido questo momento proprio a causa della confusione e dell’incertezza che regna su tutte le asset class.
La verità e che ogni forma di investimento, oggi, ha i suoi pro ed i suoi contro. Gli stessi che fungono da “bene rifugio” non sono poi così sicuri. Pensate ad esempio al prezzo dei governativi. Pensate per esempio all’oro, che recentemente ha raggiunto nuovamente i massimi storici.

Pensate al fatto che basta una notizia, un fattore esogeno, un evento inatteso a cambiare radicalmente scenari e tendenze.
Ma ha senso investire in questo mercato? Probabilmente no, anche se a far la differenza, come sempre, è l’investitore e le sue caratteristiche. Può essere un mercato ideale per lo scalper ma molto meno valido per l’investitore di medio lungo periodo.
La verità però è che il mercato ancora oggi sta sottopesando il “fattore debito pubblico” e il rischio di giapponesizzazione.
Un recente report di Morgan Stanley sulla sostenibilità dei debiti sovrani, ha messo l’accento sulla difficile situazione dei conti pubblici mettendo in evidenza squilibri strutturali assolutamente drammatici.

Cari signori, come spesso dico nelle mie analisi, qui non si tratta di essere ottimisti o pessimisti. Qui si tratta di essere realisti. Il mercato non ti permette più di avere l’atteggiamento del tifoso. Il mercato ti divora prima ancora che tu te ne sia accorto. E quindi il realismo prima ancora della speculazione deve essere ben presente nelle logiche e nei ragionamenti.

L’analisi prima citata considera non solo il debito pubblico ma anche il peso della previdenza. E con queste considerazioni, i ratio cambiano in peggio, ma non di poco, raggiungendo picchi notevoli per tutti i paesi che sono nell’occhio del ciclone della crisi. Ma non solo per esempio  Italia o Spagna, ma soprattutto USA, Gran Bretagna e Germania.
Motivo in più per pensare che i tassi di interesse saranno anche artificiosamente tenuti bassi ancora per lungo termine (sempre se non scatta l’ipotesi B legata all’iperinflazione, possibile secondo me solo se lo scenario scappa completamente di mano ai Governi, cosa che però al momento escludo categoricamente).

Grecia ed Irlanda: due patate super bollenti

 

Intanto però riaffiorano i rischi sui debiti dei PIGS. Grecia ed Irlanda in primis. Bella scoperta! Da tempo diciamo che l’ipotesi di default con successiva ristrutturazione del debito (con probabile abbattimento del nominale) è ormai non solo un’ipotesi, ma una delle soluzioni più papabili per riuscire a risolvere il problema. Anche se non riesco ancora a capire come si farà a far digerire al settore soprattutto bancario dell’area Euro questo fatto, il quale porterà vistose svalutazioni di bilancio.

Stress Test Europei. Sorgono i dubbi

 

Ma cosa ci preoccupiamo! Abbiamo avuto gli esiti degli stress test europei che hanno tranquillizzato il sistema, no? Se ben ricordate il sottoscritto IN QUESTO POST  ha contestato da subito l’esito degli Euro Stress test. Ieri il WSJ mi ha dato vistosamente ragione. Era fin troppo ovvio che gli stress test fossero il risultato di un giochino politico e psicologico. Non avrebbero mai potuto uscire in quel particolare momento con stress test vistosamente negativi. Peccato però che, per “farli venire” sono stati usati parametri non realistici, ipotizzando svalutazioni che non potranno mai avere reale riscontro nella realtà. Ma poco importa… c’è bisogno di soldi? Mamma Banca Centrale vede e provvede, con una funzione che è paritetica a quella di un bancomat che preleva su in fondo dove c’è un’apertura di credito illimitata.



Lo scandalo dei banchieri

 

Quindi… stiamo tranquilli.. anzi tranquillissimi. Il sistema è sicuramente guarito e si può ripartire.
A conferma di questo è un fatto assolutamente sconcertante (per il sottoscritto) ma anche qui molto realistico.
Ragionate un attimo: fatemi il nome di un manager banchiere che non sia Fuld di Lehman Brothers, che sia stato cacciato dall’incarico di CEO, crocifisso con tanto di fustigazione. Ma per carità! Chi ha guidato le banche nella crisi più tremenda dell’ultimo secolo, rendendosi complice e protagonista della più colossale truffa della storia, è sempre al suo posto! Come prima più di prima.
Faccio saltare il sistema finanziario e non solo non vengo punito, ma resto al mio posto e torno ad incassare premi spaventosi.
Provate a prendere le tabelle dei premi incassati dai signori banchieri nell’ultimo anno, il 2009, prima dei tagli dovuti al peggioramento della redditività delle banche USA, e rabbrividite…

… Nella realtà, invece, già dal 2009 la finanza mondiale, dimenticato lo tsunami subprime, ha ripreso a coprire d’ oro i suoi protagonisti. I bonus a Wall Street sono saliti del 17% a 20 miliardi di dollari. Il totale delle spese per il personale degli istituti in Usa e in Europa, ha calcolato il Wall Street Journal, è stato di 275 miliardi, il 10% in più del 2008. Certo, ci sono esempi virtuosi come Vikram Pandit: l’ ad di Citigroup, salvata dai soldi dei contribuenti Usa, si è assegnato un compenso annuale simbolico di 1 dollaro fino al ritorno all’ utile del gruppo. Quasi tutte le altre banche a stelle e strisce finite sotto la tendina ad ossigeno del piano Tarp (gli aiuti pubblici varati dalla Casa Bianca) si sono però affrettate a rimborsare il Governo a fine 2009 per poter distribuire a piacere la solita pioggia di bonus senza incorrere nell’ ira di Barack Obama, non certo tenero con il Bengodi di Wall Street. … I big della City (Londra) hanno raddoppiato i bonus per trattenere i loro impiegati, nessuno ha smantellato gli uffici vista Tamigi e il balzello populista ha regalato a David Cameron una dote di 3,75 miliardi di sterline. Stessa musica in Italia: le prime quattro banche del nostro paese hanno chiuso i bilanci 2009 con un calo del 41% della redditività. Ma le buste paga dei loro dirigenti, come testimoniano i dati ufficiali pubblicati in bilancio, sono cresciute l’ anno scorso del 25%. (FONTE: Repubblica)

Ma le banche sono uscite dalla crisi? La situazione è certo migliorata, ma grazie all’aiuto pubblico. E ora sono fuori pericolo? Assolutamente no anche perché sia sui derivati che sulla leva finanziaria, tutto è come prima.
E allora… i premi sono meritati secondo voi?

Il clamoroso caso inglese

 

Fatemi chiudere questo sfogo con il tragicomico caso inglese. La Gran Bretagna, paese da sempre filo americano e con uno stesso stile di gestione del sistema bancario (appunto detto anglosassone) è stata protagonista come negli Usa di una vera e propria campagna di sostegno assoluto del sistema bancario. Almeno qui si è arrivati alla nazionalizzazione delle banche, cosa non avvenuta negli USA.
I manager hanno fatto danni forse irreparabili. Sono stati puniti in qualche modo? Chiedetelo al capo di Hsbc, il più grande istituto di credito del paese.
Sarà nominato nuovo ministro per il Commercio dal governo londinese.

Conclusioni

 

Ora, cari lettori, è un fatto assolutamente inconfutabile. La liason tra politica e sistema bancario è fortissima e il potere che gli istituti di credito hanno assunto è tale che sono proprio loro a dirigere la baracca.
Se questo vi sembra etico, se questo vi sembra giusto e se credete che tutto questo gioverà al sistema economico, allora fatemi sapere il vostro punto di vista.

Resto fermamente convinto che così impostato il sistema non farà altro che continuare ad ingrassare pochi banchieri a scapito di TUTTA la collettività. Ne parlavo l’altro giorno: il divario tra le classi sociali  non fa che allargarsi.
Ma la cosa drammatica è che a beneficiarne sono veramente poche persone, tremendamente potenti e senza scrupoli, che hanno solo un obiettivo: far guadagnare la banca per poi poterla mungere con super bonus.

Vi sembra giusto tutto ciò? E soprattutto, tornano alla domanda iniziale, ha senso investire, credere e fidarsi di questo mercato, pilotato artificiosamente da un pugno di mascalzoni senza scrupoli?
Inizio a nutrire seri dubbi.
Certo è che continuerò sicuramente ad investire in questo mercato. Ma solo e sempre sapendo esattamente dove vado a parare e cosa può accadere.
La gestione del rischio è in assoluto la cosa più importante in questo momento. Non dimenticatelo.

STAY TUNED!

DT

Tutti I diritti riservati ©
Grafici e dati elaborati da Intermarket&more sulla database Bloomberg

NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

Sostieni I&M! Clicca sul bottone ”DONAZIONE” qui sotto o a fianco nella colonna di destra!

Image Hosted by ImageShack.us

Vuoi provare il Vero Trading professionale? PROVALO GRATIS!

1 commento Commenta
jesselivermore
Scritto il 13 Settembre 2010 at 12:50

Il problema è sempre lo stesso:

Quando le cose vanno bene , l’elite della finanza si distribusce tra di loro i miliardi, quando le cose vanno male, TUTTI I CITTADINI CON I LORO SOLDI PUBBLICI DEVONO CORRERE IN SOCCORSO DEI BANCHIERI. PERCHè? PERCHè LE BANCHE SONO TALMENTE FUSE CON IL SISTEMA ECONOMICO FINANZIARIO CHE UN LORO FALLIMENTO FAREBBE COLLASSARE LE ECONOMIE MONDIALI QUINDI COEM GIà DETTO MILLE VOLTE LE BANCHE SONO “TOO BIG TO FAIL”

QUELLO CHE ACCADE OGNI GIORNO è ASSURDO E PARADOSSALE, GENTE CHE GUADAGNA MILIARDI SENZA MERITI E POVERI DISGRAZIATI CHE DEVONO VIVERE CON 1000 EURO AL MESE LAVORANDO 12 ORE AL GIORNO.

Non credo che cio cambiera’ poiche non vi è nessuna intenzione politica per cambiare lo stato delle cose, tutti semplicemente di continuo con metodi piu o meno onesti, cercano di andare li dall’altra parte della torta per arraffare il piu possibile insieme ai soliti noti.

Finche’ le banche saranno in questa posizione di vantaggio non cambierà mai nulla, finche le banche non saranno in una posizione tale per cui un loro fallimento non pregiudicherà l ‘economia mondiale, non cambierà mai nulla.

Quando potrà avvenire cio? per il momento non vedo nulla all’orizzonte , e purtroppo la gente ignorante e cieca è inconsapevole di tutto cio, PER MOLTI L’IMPORTANTE è PRENOTARE UNA SQUALLIDA VACANZA ESTIVA A FERRAGOSTO , AVERE L’ABBONAMENTO SKY , SEGUIRE LE PARTITE DEL CAMPIONATO E VEDERE LE CHIAPPE DELLE VELINE , MENTRE L’ELITE DELLA FINANZA LI DERUBA DEI LORO AVERI SENZA FARSENE ACCORGERE.

Ricordate:

QUANDO VI AUMENTERANNO LE TASSE SUL REDDITO, QUANDO VEDRETE VOCI NELLE BOLLETTE DI AUMENTI DI TASSAZIONE, QUANDO VI AUMENTERANNO LE SPESE NOTARILI E COMUNALI, QUANDO VI AUMENTERANNO LA TASSA AL CIMITERO E L’IVA SUI BENI CH COMPRATE E VI CHIEDERETE MA PERCHE AUMENTA TUTTO? LA RISPOSTA è LA SEGUENTE:

SONO I SOLDI CHE I GOVERNI E GLI STATI VI STANNO PRELEVANDO INDIRETTAMENTE PER RIPAGARE TUTTI I BUCHI DI MILIARDI CREATI DALLE BANCHE DURANTE LA CRISI FINANZIARIA E MENTRE VI RENDERETE CONTO DI CIO SAPPIATE CHE IN QUELL ISTANTE BANCHIERI E FINANZIERI SI STANNO BEVENDO BOTTIGLIE DI Champagne Louis Roederer, Grands crus et vignobles, cuvée Cristal SUI LORO YATCHS ATTRACCATI A MONTECARLO.

Ma il vostro problema è quello di svegliarvi la mattina dopo per andare in ufficio facendovi un ora di traffico per guadagnarvi i vostri micragnosi 1900 euro lordi mensili poiche dovete dare 500 di questi 1900 euro all’elite della finanza.

I sondaggi di I&M

QUATTRO SCENARI PER IL 2024

View Results

Loading ... Loading ...