Sempre più strambi i dati sull’occupazione.

Scritto il alle 15:54 da mattacchiuz

Hundreds of job seekers line up to attend a UJA-Federation of New York job fair in Brooklyn.

Particolarissimo a mio avviso il report uscito oggi 8 ottobre 2010 dal DOL ( Department of Labor )  

Nonostante venga comunicata la creazione di 141000 posti di lavoro complessivi, gli impiegati nel settore non agricolo scendono di 95000 unità, spinti a ribasso dai 77000 licenziamenti dovuti al censimento del decennio, ai quali vanno purtroppo sommati altri 76000 posti persi causa riduzione del personale negli enti governativi locali. In totale, gli impiegati governativi sono scesi di 159000. Il dato non è dovuto alla somma dei due contributi, visto che uno è destagionalizzato e l’altro no. Per questo 76000+77000=159000… Bene invece il settore privato,  che ha creato 64000 posti di lavoro nel mese di settembre. Crescono di 612000 gli impiegati parttime per ragioni da essi indipendenti, andando soprattutto a infoltire le schiere del settore relativo ai servizi professionali. Bene come al solito il campo dell’health care, che segna un +24000. Benissimo il settore dei servizi per il tempo libero, che vede aumentare di 34000 gli impiegati nei servizi collegati alla ristorazione. 

Manterrò la spero felice modalità di presentazione della volta scorsa, per cui indicherò tra parentesi i numeri prima delle revisioni e intenderò con NSA ( Not Seasonally Adjusted ) i dati non destagionalizzati e con SA ( Seasonally Adjusted ) i quelli destagionalizzati. 

Livello di occupazione.

Dati in migliaia Luglio 2010 Agosto 2010 Settembre 2010
SA 138960 139250 139391
NSA 140130 139919 139715

 Il livello generale di occupati mostra un passo avanti, crescendo tra luglio ed agosto di 141000 nuovi impiegati. Diverso invece l’inutile dato indicato dai livelli non destagionalizzati, che invece mostrano la perdita di 204000 posti di lavoro, leggermente inferiore a quella dello scorso mese. 

   

Livello di disoccupazione.

Dati in migliaia Luglio 2010 Agosto 2010 Settembre 2010
SA 14599 14860 14767
NSA 15137 14759 14140

Scende provvidenzialmente il numero complessivo di disoccupati. 

Forza lavoro.

Dati in migliaia Luglio 2010 Agosto 2010 Settembre 2010
SA 153560 154110 154158
NSA 155270 154678 153854

Sembra terminare l’evaporazione di forza lavoro negli Stati Uniti ma solo quella destagionalizzata. Una cosa simile sarebbe in teoria compatibile con la chiusura della stagione estiva. 

   

Impiegati settore NONFARM (non agricolo…).

Dati in migliaia Luglio 2010 Agosto 2010 Settembre 2010
SA  130353(130365) 130296(130311) 130201
NSA  130059(130077) 130136(130149) 130564

 Decrescono di 95000 gli impiegati nel settore non agricolo se considerato il dato destagionalizzato. Fortunatamente, il dato non destagionalizzato invece mostra un incremento consistente di 428000 impiegati. Revisionati a ribasso sia il dato di luglio che quello di agosto, ma ci siamo abituati.  Visto che la forza lavoro è cresciuta, visto che è cresciuto il numero complessivo di lavoratori, visto che è cresciuto il numero dei lavoratori nel settore privato, ma contemporaneamente è decresciuto il settore nonfarm e governativo, l’unica spiegazione è che ci sia stata una transumanza verso le campagne. Spero di non dover iniziare di nuovo con il circolo dell’ottimismo: dalle città alla vita bucolica. 

  

Contributo negativo del Census

Il Census comunica che nel mese di settembre 2010, il numero di persone che hanno smesso di lavorare per l’istituto governativo ammonta a77000. Esso rappresenta un dato non destagionalizzato, quindi è improponibile confrontarlo con i dati destagionalizzati. Con questo, si conclude la lunga parentesi di anomalie nei pattern stagionali dovuta proprio alle distorsioni nelle assunzioni prima e nei licenziamenti poi ad opera del censimento. Già dai dati di ottobre e novembre, si dovrebbe meglio intuire su che binario sta correndo la locomotiva della ripresa, se ci sarà, occupazionale. 

Modello CES Net Birth/Death Model 

Non mi resta ora che valutare il contributo del modello CES Net Birth/Death Model. Ricordo che tale modello aggiunge e sottrae posti di lavoro a seconda del numero di aziende che, prevedibilmente, aprono o chiudono negli States. Nel mese di settembre, sono stati addizionati solo 11000 nuovi posti di lavoro, per lo più concentrati nel commercio, nei trasporti e nelle utility e nel health care. Interessante che, mentre il settore con l’incremento maggiore lo registra proprio quello del tempo libero, il modellino qui toglie ben 41000 impiegati. Ma oggi il modellino ne ha combinata un’altra. È si, parrebbe che anche in questo 2010 la precisa statistica del BLS abbia sovrastimato la creazione di posti di lavoro nel settore nonfarm di 366000 unità, che diventano 371000 se invece si considerassero quelle private. L’anno scorso, vi ricordo, l’errore è stato di 1.4 milioni. Ma non preoccupatevi, questa in realtà non è gente che non lavoro, questa è solo gente che verrù spostata dai nonfarm… alle fattorie. Milioni di americani che tornano nelle praterie, un po’ come le borse. 

Tasso di disoccupazione.

Dati in % Luglio 2010 Agosto 2010 Settembre 2010
SA  9.5 9.6  9.6
NSA  9.7 9.5  9.2

  

Stabile al 9.6% l’occupazione destagionalizzata, mentre decresce significativamente quella non destagionalizzata grazie in particolare alla sparizione di 629000 disoccupati che comunque lavoro non hanno trovato… . 

Percentuale di popolazione che lavora.

Dati in % Luglio 2010 Agosto 2010 Settembre
SA  58.4 58.5  58.5
NSA  58.9 58.8  58.6

  

Sempre cifre abbastanza allarmanti. Stabile comunque il dato destagionalizzato. Il dato non destagionalizzato mostra invece un lieve peggioramento, coerentemente con la sparizione dei 629000 disoccupati, interamente assorbiti dalla sparizione di 800 e rotti mila unità nella forza lavoro non destagionalizzata. Magia magia magia! 

Filtro U6: tasso di disoccupazione in senso ampio.

Dati in % Luglio 2010 Agosto 2010 Settembre 2010
SA 16.5 16.7 17.1
NSA 16.8 16.4 16.2

  

Come ben saprete, il filtro U6 contempla non solo i disoccupati in senso stretto, ma anche coloro che, scoraggiati, hanno abbandonato la ricerca di un posto di lavoro, coloro che sono sottoimpiegati, coloro che svolgono lavori part-time per ragioni indipendenti dalla propria volontà e coloro che in, un modo o nell’altro, si collocano nel mondo del lavoro solo marginalmente. Benché quindi tale filtro non sia de tutto significativo quando si parla di disoccupazione in senso stretto, fornisce invece un quadro ben più completo, rispetto ad altre misurazioni, per intuire lo stato di debolezza in cui persiste il mercato del lavoro. 

Nel mese di settembre, contrariamente a quanto uno poteva aspettarsi dai dati precedentemente illustrati, cresce notevolmente la disoccupazione destagionalizzata, al 17.1%, mentre continua la sua discesa quella non destagionalizzata, al 16.2%. La sola ipotesi che mi viene in mente per giustificare un tal comportamento di quest’ultimo dato, è che non solo chi è uscito dalla forza lavoro abbia smesso di cercarlo, ma addirittura alle intervisti telefoniche fatte per capire se esso sia scoraggiato o meno, debba rispondere una cosa del tipo “sono talmente ricco che non c’ho voglia di lavorare! Sono un blogger io!” 

Mattacchiuz

11 commenti Commenta
amensa
Scritto il 8 Ottobre 2010 at 16:47

ha…ha… perchè i blogger sono dei ricconi ? o non sono magari dei poveracci che cercano di passare un po’ il tempo, visto che non trovano di meglio (e più remunerativo) da fare ?

mattacchiuz
Scritto il 8 Ottobre 2010 at 17:04

amensa@finanza,

ma si dai, era una battuta paradossale

Scritto il 8 Ottobre 2010 at 17:04

Matta, hai visto l’articolo proposto su financial links dove c’è il sondaggio Gallupp?
Altro che disoccupazione in rallentamento… 🙄

mattacchiuz
Scritto il 8 Ottobre 2010 at 17:35

Dream Theater,

si si l’ho visto… c’è poco da dire, il BLS riesce sempre a tirar fuori il coniglio dal water! 🙂

vichingo
Scritto il 8 Ottobre 2010 at 18:39

Vi ricordo che il BLS è il “Basic Life Support” e consiste nelle procedure di rianimazione cardiopolmonare necessarie per soccorrere un paziente che:
– ha perso coscienza;
– ha una ostruzione delle vie aeree o si trova in stato di apnea per altri motivi;
– è in arresto cardiaco.
Se vogliamo traslare questo all’economia sono d’accordo, anche se mi aspetto un fine 2010 scoppiettante per le borse. 8)

lucianom
Scritto il 8 Ottobre 2010 at 20:15

Cerchiamo di sorridere,malgrado i dati preoccupanti…

wild weasel
Scritto il 8 Ottobre 2010 at 20:44

lucianom:

Cerchiamo di sorridere,malgrado i dati preoccupanti…

  

😀 😀

Scritto il 9 Ottobre 2010 at 01:41

wild weasel@finanzaonline,

Attenzione ! E’ apparso l’Admin!!!
Tutti sull’attenti! :mrgreen:

ulisse2
Scritto il 9 Ottobre 2010 at 05:24

mat, stai facendo un lavoro mostruoso. complimenti!

ulisse2
Scritto il 9 Ottobre 2010 at 06:45

caro mat, ora sei citato anche in un sito “sovversivo”:
http://diciottobrumaio.blogspot.com/2010/10/return-to-fields.html
😯

mattacchiuz
Scritto il 9 Ottobre 2010 at 08:55

Dream Theater,

wild weasel@finanzaonline,

a si… è proprio il sito giusto questo, me lo immagino io s66 scattare sull’attenti! 🙂

ulisse2@finanza,
perchè sovversivo? se servisse, io porto la borraccia del vino! 🙂

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