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Credit crunch sempre più vicino
Nel post precedente l’ho chiamata in modo un po’ pomposo “Santa Alleanza”, semplicemente perché per muovere far mettere d’accordo le Banche Centrali di USA, Svizzera, Canada, Unione Europea e Gran Bretagna, deve succedere qualcosa di veramente grosso. Il precedente (ancor oggi negli occhi di tutti) è stato l’11 settembre. Proprio in quella data le Banche Centrali si accordarono per un iniezione di denaro straordinaria per aiutare il sistema bancario in crisi di liquidità a causa dello storico attentato.
Questa volta non è caduta nessuna Torre. A rischio però c’è il crollo del sistema economico americano. Uno swap da 24 miliardi di dollari a sostegno di un sistema bancario completamente “out of control”. Basterà? Secondo me assolutamente no… E difatti, a conferma della drammaticità del momento, si continua con le svalutazioni.
Bank of America: ci risiamo
Questa volta è la BofA ad ammettere una situazione sempre più difficile. Ennesima svalutazione con utili in crollo e forti timori per il 2008. Le carte pian piano vengono scoperte. Il paese dei balocchi si scopre un posto come un altro, con tutti gli eccessi che ora vengono pagati con gli interessi. E’ probabilmente l’anticamera di una nuova era, dove gli USA, da sempre ombelico del mondo, resteranno sempre un punto di riferimento importante, ma ci sarà un’inevitabile perdita sia di peso economico e quindi, inevitabilmente politico. A scapito delle nuove economie.
Le Banche ormai, come dicevo sono in difficoltà. Non sanno più dove attaccarsi, e cercano ancora l’aiuto della FED. “Ben, per favore, non fermarti, taglia ancora i tassi, altrimenti il sistema creditizio salta…” Ecco in estrema sintesi il succo del discorso. Ma Ben potrà ancora fare ulteriori tagli? Ne parlavo ieri sera in un commento al post “The chart of the day”. Si arriverà ad un punto in cui anche BB dovrà alzare bandiera bianca. E a quel punto tutti gli argini rischieranno di saltare. Ed il mercato, temendo la fine del mondo, venderà tutto, in modo indiscriminato, fuggendo da tutto ciò che potrebbe nascondere un qualsiasi tipo di rischio… Eheheh.. Già lo vedo… I lettori del blog storceranno il naso e probabilmente mi manderanno a quel paese per queste mie elucubrazioni mentali. Io preferisco però essere pronto al peggio, anche perché, se ve ne siete accorti, di certezza non ce n’è alcuna, e proprio a partire dalle effettive dimensioni di questa crisi. Alzi la mano quale sarà il prezza da pagare… Nessuno lo sa e nessuno lo può dire. Il sistema creditizio ha tirato troppo la corda e ora ne paga (e ne paghiamo ) tutti le conseguenze.
Cina: due di picche a Paulson
E quando le cose si mettono male, poi, si sa, si va sempre peggio. E’ quello che probabilmente ha pensato Paulson quanto ha inteso che la Cina non ha nessuna intenzione di aumentale la banda di svalutazione del $ vs. Yuan. Una tegola in più che sicuramente non va a favore dell’economia americana, e che mette ben in chiaro chi vorrà comandare in futuro…