Mercati: Indici deboli con Wall Street, il sentiment sta cambiando?

Scritto il alle 10:00 da Danilo DT

Intermarket intraday: tendenze di breve in evoluzione. Molto male lo Shanghai Index

Ancora una giornata che resta pizzicata nelle morse dei trading range. Wall Street apre discretamente per poi correggere nel finale. Ovviamente a “rovinare” le tendenze di breve sono le news (mai come oggi il mercato è sensibile, o meglio, sfrutta i dati macro in uscita per fare trading) che non sempre sono entusiasmanti.
Sicuramente sorprende l’andamento di Shanghai, in crollo totale nell’intraday, fortemente venduta a seguito delle voci di un ulteriore rallentamento dell’economia cinese. Regge ancora con lo sputo lo S&P 500 mentre DAX e Bank Index rompono le tendenze di breve. Che il sentiment sul mercato stia progressivamente cambiando?

Intermarket Intraday

La griglia intermarket (con ben 12 grafici) che ho ideato ha un timeframe intraday con uno sviluppo di 5 giornate lavorative. Quindi un grafico intraday a 5 giorni. Come già detto, il grafico intermarket intraday ha come obiettivo il cercare di fotografare lo scenario di breve periodo dei mercati finanziari, analizzando cosa è successo nelle ultime giornate di borsa, alla ricerca delle divergenze intermarket intraday.
Partendo dall’alto a sinistra (quadrante 1), e poi proseguendo via via (fino al quadrante 12 in basso a destra) troverete:

1. Future mini SP 500
2. Shanghai Comp Index
3. Bank Index
4. Dax Future
5. VIX Volatility index
6. T Note Gov.
7. Dollar Index
8. Bund Future
9. Future WTI
10. Gold Future
11. CRB index
12. Future Copper (Rame)

Questa analisi diventa interessante quando si vanno a considerare le divergenze tra le varie asset class. Tali divergenze illustrano eventuali scenari di inversione. Quindi, badate bene, non è un tentativo di prevedere il futuro analizzando semplicemente il trend dei giorni precedenti (che è segnato in azzurro e che se mantenuto, significherà continuazione di tendenza) ma è un modo per cercare di anticipare eventuali cambiamenti di polarità dei mercati.

La prima area (1-2-3) EQUITY AREA .Quadro lateral confusionario alla ricerca di conferme. regge lo SP 500 ma facciamo attenzione, la Cina scende in modo vorticoso e gli altri indici iniziano ad essere deboli. E se Shangahi funge da anticipatore…

Seconda area (4-5-6) RISK AREA: Il VIX si domanda sulla strada da intraprendere. Anche se sembra voler ripèrendere a correre. La sua lateralità è il più chiaro segnale di un ermcato che non ha ancora le idee chiare se continuare il rally oppure no… Magari con un mio post in uscita più tardi vi chiarirà le idee… E già sintomatico è il nuovo rally del Treasury e del Bund, mantre il Dollar Index ormai vive su coordinate anomale.

Terza area (7-8-9) COMMODITY AREA . Tutte le materie prime indifficoltò, coerentemente con il quadro complesso dell’equity

ANALISI DIVERGENZE

In massima sintesi, mercati azionai che si domandano che strada prendere, essendo tutti molto tirati. La politica moetaria fa pensare a possibili ulteriori rally. Ma siamo ad estremi veramente tosti. Nelle prossime ore vi illustrerò alcuni di questi estremi.

Buona giornata e buon trading a tutti….

Sostieni I&M. il tuo contributo è fondamentale per la continuazione di questo progetto!

STAY TUNED!

DT

Tutti i diritti riservati © | Grafici e dati elaborati da Intermarket&more su database Bloomberg | NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

10 commenti Commenta
Lukas
Scritto il 28 Marzo 2012 at 10:21

Caro Dream dopo 10 anni di correlazione positiva tra materie ed equity……Lo Zio Ben negli ultimi mesi l’ha fatta saltare per aria…..e non solo questa correlazione è saltata ……ma molte altre !!!

Lukas
Scritto il 28 Marzo 2012 at 10:29

Per esempio….negli ultimi anni l’asset piu’ correlato all’S&P è stato il dollaro canadese….con un coefficiente di correlazione pari allo 0,88…..negli ultimi mesi come vedi saltata anche questa…..e potrei continuare !!!

Scritto il 28 Marzo 2012 at 10:32

…butta un occhio all’AUD…

Lukas
Scritto il 28 Marzo 2012 at 10:42

Ti riferisci a questo…..le commodity currencies scendono per mancanza di domanda….ed il mercato dell’Equity sale….ciò a mio avviso è la prova provata che l’ascesa è figlia della politica monetaria dello Zio Ben…..Dream secondo me sono disperati….cerano di creare ricchezza dai mercati finanziari…non riuscendoci nell’economia reale !!!

Lukas
Scritto il 28 Marzo 2012 at 10:47

Dream ma la cosa piu’ strana degli ultimi 2 mesi…..e che in concomitanza con la debolezza delle commodity….abbiamo registrato dopo tempo immemorabile uno storno dei bond….davvero contraddittorio….quindi ti chiedo….non è che si sta accendendo qualche focolaio inflazionistico in altre parti del sistema economico ?

john_ludd
Scritto il 28 Marzo 2012 at 10:49

Lukas,

Già, in generale, “correlation is not causation”. Certo se una correlazione regge per 10 anni è una lampadina accesa. Il fatto che da qualche settimana si sia ridotta non vuole dire nulla. Cosa sono poche settimane rispetto a 10 anni ? Ci vuole molto più tempo per una diagnosi diversa. C’è troppa enfasi da un lato nell’intestardirsi a voler leggere solo i grafici, dall’altro a considerare i dati macro come uguali per tutti e senza considerare alcune caratteristiche magari transitorie ma per ora assai pesanti. Nel citato articolo di James Montier l’argomento principale è il sostegno agli utili delle aziende USA fornito dal deficit di bilancio USA. Ora tutti gli altri paesi hanno fatto scelte parzialmente o del tutto opposte e quindi le dinamiche degli USA sono nel breve realmente differenti e per tutto il 2012 non cambieranno. Quest’anno il deficit USA sarà ampiamente oltre 1 trilione e gli utili delle aziende inizieranno a vedere gli effetti di una economia più debole su base planetaria ma NON crolleranno. Difficile quindi si verifichino crolli nelle borse USA, forse una correzione fino al 5% – 7% ci può stare ma non credo vedremo niente di eclatante a meno di eventi esterni fino a fine estate. Sicuramente lo spazio di salita è davvero ridotto e il rapporto rischio/beneficio molto sfavorevole. Non ho sfruttato il rialzo per eccesso di timore ma neppure mi posiziono al ribasso. Quando verrà il momento ci ripenserò e vedo in ogni caso borse potenzialmente molto più deboli in caso di ribasso di quella USA. Davvero l’ultima sulla quale andare corti. Ribadisco il mio convincimento che la borsa italiana scenderà abbondantemente sotto i minimi del 2008, c’è spazio sino a 8000 o anche sotto. La somiglianza tra la il Nikkei e la nostra borsetta sono impressionanti. Da dove è iniziata la discesa del Nikkei ? E quale è stato il minimo ? Quali sono le prospettive di utili della nostra borsa piena di banche e utilities e pochi industriali decotti ? Bene ora potete immaginare perchè credo che la nostra borsetta perderà il 50% nei prossimi 12 – 18 mesi.

john_ludd
Scritto il 28 Marzo 2012 at 12:13

Dream Theater,

AUD venduto 2 settimane fa ! Tengo le corone norvegese ad libitum. Insieme all’oro il migliore paracadute alla paura. E ce ne sarà ancora tanta ma tanta tanta !!!

pinco14
Scritto il 28 Marzo 2012 at 12:33

ciao

john_ludd@finanza,

Quali altre valute vedi bene come paracadute oltre alla NOK?
Grazie

kry
Scritto il 28 Marzo 2012 at 12:39

john_ludd@finanza,

TRY? Ciao grazie.

john_ludd
Scritto il 28 Marzo 2012 at 13:56

kry@finanza,

stai scherzando ? un paese con una inflazione al 10% e una bilancia commerciale drammaticamente negativa non potrai MAI avere una moneta forte. Guardati il grafico del cambio. In generale il gioco delle valute è al 90% tecnico, come correttamente (su questo e altro) dice Gremlin. L’eccezione in momenti turbolenti lo forniscono monete espressione di paesi con 1) bilancia commerciale fortemente attiva 2) deficit pubblici bassi o in avanzo 3) stabili come il granito 4) sistema bancario ok oppure totalmente garantito da bilanci pubblici a prova di bomba e/o fondi sovrani

Alla fine la lista è molto corta. Il vero problema di monete come NOK sono 1) è un piccolo paese quindi piccolo mercato 2) possibile intervento da parte della banca centrale x evitare apprezzamenti eccessivi. Quindi conta il cambio iniziale. Ne è la prova chi ha comprato franchi svizzeri a 1,50 (uomo felice) o a 1,00 (candidato al suicidio)

In tutta franchezza, a questi valori di cambio non suggerirei a nessuno di cambiare stategicamente euro in qualcos’altro

Sostieni IntermarketAndMore!

ATTENZIONE Sostieni la finanza indipendente di qualità con una donazione. Abbiamo bisogno del tuo aiuto per poter continuare il progetto e ripagare le spese di gestione!

TRANSLATE THIS BLOG !

I sondaggi di I&M

VEDO PREVEDO STRAVEDO tra 10 anni!

View Results

Loading ... Loading ...
View dei mercati

Google+