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Le mani di Goldman Sachs sul petrolio

Scritto il alle 09:30 da Danilo DT

Il grafico del petrolio è abbastanza emblematico. Un canale rialzista ben definito, una media mobile a 21 giorni che al momento sorregge anche il movimento di breve.
Il grafico qui sotto mette tutto in chiaro.
Ma sul mercato qualcuno inizia a storcere il naso… Qualcosa non convince..
E sono proprio loro, i signori della speculazione e della finanza inoovativa, i signori Goldman Sachs, che se ne escono con brillanti deduzioni frutto di studi millenari e disperatissimi, quasi di derivazione Leopardiana…

Goldman – da sempre tra i più rialzisti sul petrolio – è poi tornata all’attacco ieri, con un report dedicato al petrolio, in cui evidenzia «segnali emergenti di distruzione della domanda negli Usa» e pronostica per il Brent una caduta di prezzo fino a 105 $/barile nei prossimi mesi. (…) Difficile, tuttavia, capire in che proporzione le vendite siano da attribuire all’influenza – comunque tradizionalmente molto forte – di Goldman Sachs. Ad alimentare l’ondata ribassista sono infatti intervenuti anche altri soggetti, almeno uno dei quali esercita un’influenza addirittura superiore a quella di Goldman sui mercati petroliferi: si tratta dell’Arabia Saudita… Gli analisti di Goldman Sachs non sono stati i primi né gli unici a segnalare una possibile inversione di rotta sui mercati petroliferi, ormai surriscaldati all’eccesso dalla speculazione e a rischio di caduta per via di un deterioramento della domanda. Ma la loro voce è stata, come spesso accade, la più autorevole. E questa settimana si è fatta sentire forte e chiara, per ben due volte di seguito. (Source)

Sacrilegio!!! I signori di Goldman Sachs sputano nel piatto speculativo dove hanno mangiato per anni… Ma ci saranno degli interessi?
Beh, tanto per cominciare non occorre avere 16 lauree nelle più brillanti facoltà del globo per sapere che il mercato delle commodity ed in primis quello del petrolio, è comandato dalla speculazione. E poi si sa benissimo che è quanto mai normale attendersi una correzione del petrolio, dopo questo sontuoso rally, visto anche il rallentamento globale.

Ma ai signori di Goldman Sachs tutto è concesso, anche di contraddirsi. Proprio come è successo ieri per il mercato del Rame… Infatti prima dicono che sul rame c’è una grossa possibilità di beccarsi una super correzione (e quindi chiamano il take profit) e poi, subito dopo, se ne escono dicendo che sui collaterali sul rame non ci sono mai stati problemi e quindi non bisogna temere, per poi subito ricredersi… Se volete approfondire cliccate qui…


Questo solo per spiegarvi che trovo bellissimo il fatto che Goldman Sachs cerchi di manipolare il mercato non solo con derivati e artifizi vari, ma anche con dichiarazioni che sono chiaramente discutibili (o forse sono ai limiti del legale? Mah…). Ora quindi Goldman Sachs ha deciso che il petrolio deve scendere.

Grafico Petrolio WTI

Su una cosa però GS ha ragione. Quando dice che c’è troppa speculazione, e alla fine denuncia se stessa. Infatti da questo grafico è evidente che i contratti Non commercials hanno raggiunto picchi pazzeschi. Nel nome della speculazione. Ma attenzione: nel grafico di Davi Wilson di Bloomberg, risulta che “qualcuno” ha già iniziato a chiudere delle posizioni “Non Commercial”, un segnale che qualche mano ben informata sta pigiando sul bottone “SELL”. Forse la mano è realmente ben informata…oppure sta cercando di informare bene… L’ortografia non sempre fa la differenza…

STAY TUNED!

DT

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7 commenti Commenta
Scritto il 14 Aprile 2011 at 11:02

OT: ALERT sulla Grecia!
Per la prima volta il bond ellenico 10 yr oltre il 13%!

Lukas
Scritto il 14 Aprile 2011 at 11:49

(ANSA) – ROMA, 14 APR – Nuovo record del rendimento dei titoli decennali del Portogallo: il tasso e’ volato all’8,88% il livello piu’ alto dall’introduzione dell’euro.

14 Apr 11:44

Lukas
Scritto il 14 Aprile 2011 at 11:52

(ANSA) – ROMA, 14 APR – Vola a nuovi massimi il rischio sul debito della Grecia: i credit default swaps (cds) sul debito ellenico sono saliti di 20 punti base al record di 1.080 punti – in base ai dati Cma riportati dall’agenzia Bloomberg – un livello che implica un 60% di possibilita’ di default nell’arco di cinque anni.

14 Apr 11:48

maurobs
Scritto il 14 Aprile 2011 at 11:55

Ciao Dream, stamani sotto la doccia pensavo:
Bolla internet
bolla immobiliare
bolla mutui (tutti)
bolla tassi bassi
bolla debito sovereign
non è che ora parta una bolla su finanziamenti alle imprese, riportando le banche a guadagnare nel loro business tradizionale e permettendo cosi una crescita che permetta di ripagare il tutto?
elucubrazioni del primo mattino…. :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

m75035
Scritto il 14 Aprile 2011 at 12:00

OT: L’euro in H4 si rimangia tutto il candelozzo di stamattina

Scritto il 14 Aprile 2011 at 12:54

La reazione dell’euro è figlia dell’atmosfera da risk off che c’è oggi sui mercati.
Cds in generale peggioramento. Il mercato nn può a continuare ad ignorare tutto quello che realmente accade…

andrea.mensa
Scritto il 14 Aprile 2011 at 17:39

maurobs@finanzaonline,

non credo Ha…Ha… perchè manca l’elemento essenziale….. ovvero chi compra……. meglio la sera!!

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