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La Grecia è fallita: ora è ufficiale!

Scritto il alle 08:00 da Danilo DT

Default Grecia: a causa del CAC l’ISDA dà il via libera all’esecutività dei CDS. E quindi è default.

Evviva!
In queste giornate di follie elleniche una, almeno una cosa è successa secondo i canoni e le regole.
Avrete avuto modo di seguire le varie tappe dello swap greco qui su I&M.
Prima la proposta, uno scambio dove i vecchi possessori di bond erano INVITATI (quindi la volontarietà del fatto era esclusivamente del creditore, notate bene) ad accettare condizioni di rinegoziazioni del debito che portavano ad un abbattimento sul nominale di una percentuale superiore al 50% (in realtà la perdità reale si aggira su un 70%), accettando un fagotto di ben 24 diconsi 24 bonds emessi in parte dalla Repubblica Ellenica e in parte dall’EFSF. Un verro “pacco” per i vecchi possessori di bond.

Ma attenzione, era necessario raggiungere il 90% di accettazione. Ma c’era la “zona franca”, quella che poteva portare al CAC.
Infatti la Grecia si era fatta la legge che se la percentuale dei bonds convertiti era tra il 75 e il 90%, la Grecia poteva “obbligare” anche chi non aveva accettato a convertire i bonds.
Ed è quello che poi è successo.
Ma attenzione: qui casca l’asino. La ristrutturazione NON è più volontaria ma è imposta. Quindi è FALLIMENTO.

Ma se allora è fallimento, i CDS devono potersi esercitare.
A decidere è chiaMata l’ISDA, quell’organizzazione presieduta (notare il clamoroso conflitto di interessi) proprio dalle principali banche mondiali. La quale ISDA fa però (secondo me) la cosa giusta e dice:

Roma, 9 mar. (TMNews) – L’uso da parte della Grecia della clausola di azione collettiva (Cac), un dispositivo coercitivo che obbligherà i creditori privati recalcitranti a partecipare alle perdite sul debito ellenico causate dalla sua ristrutturazione, farà scattare il pagamento di 3 miliardi di dollari di risarcimenti da parte delle assicurazioni stipulate contro l’insolvenza di Atene. Lo ha deciso la International, Swaps & Derivative association (Isda). Dopo la determinazione di tale organismo internazionale – riporta l’agenzia Bloomberg – un totale di 4.323 contratti di credit default swap (cds) potranno essere definiti: prima del pronunciamento i cds sulla grecia erano a rincarati a un record di 7,68 miliardi di dollari in anticipi e a un premio annuale di 100 mila dollari per assicurare 10 milioni di dollari di debito ellenico.

Se non veniva fatto scattare il pagamento, ci sarebbe stato un gravissimo fatto sui mercati finanziari. Un contratto, il CDS, avrebbe perso credibilità e con lui, tutto il mercato. Per farla breve, tutti avrebbero perso la fiducia in quanto : “inutile fare contratti, tanto poi fanno quello che vogliono”.
Invece un po’ di credibilità (per quello che serve) è stata mantenuta.

Ovviamente ora bisognerà tornare a fare i conti soprattutto coi mercati. Questi denari dovranno uscire dai bilanci delle banche emittenti (che dovranno pagare) e io non sono così certo che il mercato già scontasse tutto.

E questo lo inizieremo a vedere da lunedì, proprio dalle aperture europee.
Ma le cose più drammatiche sono secondo me DUE:

a) la prima è che secondo me questo default non è la fine della crisi greca. Ma solo l’ennesima puntata (come già detto in altri post)
b) la seconda è che si viene a creare un precedente, potenzialmente utilizzabile anche per il Portogallo, anche se (sembra chiaro) non voglia più arrivare in queste condizioni con uno stato dell’Eurozona…

Concludo quindi col dire che ovviamente il default Grecia ora è realtà. E che ci crediate o no, non è certo una novità. Pochi infatti sanno che la Grecia dal 1820 ad oggi ha già fatto 5 default… Non male eh? Beccatevi questa eccellente infografica di Bloomberg.

Intanto io vi auguro buon week end, e per il resto posso dirvi solo la vecchia frase. Stay tuned. E non temete, ne vedremo ancora delle belle insieme. Con il vostro sostegno l’informazione indipendente di I&M porterà nelle vostre case ancora tante realtà, a volte scomode, ma di certo vere.

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STAY TUNED!

DT

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10 commenti Commenta
Scritto il 10 Marzo 2012 at 09:24

tanto per rincarare la dose…

(ANSAmed) – ATENE, 9 MAR – La disoccupazione in Grecia ha raggiunto un altro record, toccando il 21% nel dicembre 2011, in forte aumento dal 14,8% nello stesso mese nel 2010 e superando anche il 20,9% del precedente mese di novembre quando, per la prima volta, il numero dei disoccupati aveva oltrepassato il milione di unita’ su una popolazione di 11 milioni. Lo riferisce l’agenzia Ana citando dati forniti dall’Istituto statistico ellenico (Elstat). Il numero degli occupati e’ pari a 3,899,319 persone mentre i disoccupati sono 1.033.507 e le persone inattive sono 4.424.562. Il numero degli occupati è diminuito di 334,445 persone rispetto al dicembre 2010 (-7,9%) e di 1.950 unita’ rispetto al novembre 2011 (-0,05%). Il numero dei disoccupati è aumentato di 299.862 unita’ rispetto al novembre 2011 (+0.02%). (ANSAmed).

Vincent Vega
Scritto il 10 Marzo 2012 at 10:07

stanno ancora a cincischiare? 🙄
pare che ne verranno rimborsati solo 3 miliardi ❗ ❓
http://www.bloomberg.com/news/2012-03-09/greek-debt-deal-might-trigger-3-billion-of-default-swaps-under-isda-rules.html

e intanto l’Uomo del Monte ha detto YES!!!

Scritto il 10 Marzo 2012 at 10:32

Eh… l’ISDA…
Ecco il documento finale del DEFAULT a scanso di equivoci…

http://www.isda.org/dc/docs/EMEA_Determinations_Committee_Statement_09032012.pdf

calciatore
Scritto il 10 Marzo 2012 at 12:14

Giunti al punto spero vivamente che il diritto ritorni al suo posto, visto che risulta miseramente fallito il vergogonoso tentativo degli euroburocrati di sovvertire e creare un pericoloso precedente nel campo di una obbligazione assunta. Non si puo’ continuamente sovvertire la realta’, bisogna chiamare con il suo nome un default, spero che la logica conseguenza sia un crollo totale e la completa disgregazione della zona euro , unione che ha ridotto alla fame un paese come la grecia ed altri. Spero altresi’ che l’esperimento di creare una valuta alternativa al dollaro naufraghi miseramente, visto che non ha portato nessun beneficio alle popolazioni , ma solo agli euroburocrati!

yaldus
Scritto il 10 Marzo 2012 at 14:37

@calciatore
Purtroppo, come sono messe le cose, occorre approvare queste tue parole, durissime.
Un fallimento che questi indecenti euroburocrati hanno cercato di nascondere in mille modi.
Con un comportamento che ha favorito interessi occulti, aggravando paurosamente l’ammontare complessivo del debito di questa povera Grecia!
Si vergognino, per sempre.

gainhunter
Scritto il 10 Marzo 2012 at 21:28

A questo punto abbiamo:
– cds che riacquistano la loro funzione di assicurazione, messa in dubbio la scorsa estate
– creditori verso la Grecia che ci perdono
– banche emittenti di cds che ci perdono

Possibili conseguenze?
– titoli di stato e obbligazioni che si stabilizzano anche senza LTRO
– da una parte i titoli bancari degli emittenti di cds che scendono, dall’altra il settore bancario in genere (creditori della Grecia) che non sconta più la paura di perdite dovute a default e ristrutturazioni non coperte

anonimocds
Scritto il 11 Marzo 2012 at 11:39

… (December 11, 2009) – Greece’s prime minister, George Papandreou, told reporters in
Brussels on Friday that European Central Bank President Jean-Claude Trichet and Luxembourg
Prime Minister Jean-Claude Juncker see “no possibility” of a Greek default, Bloomberg News
reported. Papandreou also said that there was no possibility of Greece leaving the euro area,
according to the report.
… (January 29, 2010) – There is no bailout and no “plan B” for the Greek economy
because there is no risk it will default on its debt, the European monetary affairs commissioner,
Joaquin Almunia, insisted on Friday.
… (September 16, 2010) – “Restructuring is not going to happen. There are much
broader implications for the eurozone should Greece have to restructure its debt. People fail to
see the costs to both Greece and the eurozone of a restructuring: the cost to its citizens, the cost
to its access to markets. If Greece restructures, why on earth would people invest in other
peripheral economies? It would be a fundamental break to the unity of the eurozone.” – George
Papaconstantinou, former Greek Finance Minister
… (March 9, 2012) – ISDA EMEA DC Says Restructuring Credit Event Has Occurred
With Respect To Greece
… (This week) – Take your pick from scores of quotes from various EU leaders: “A
Greek default has no real impact on the rest of the Eurozone. No other countries are at risk.” Or:
“The contagion ‘domino effect’ from Greece no longer threatens the rest of Europe, according to
Marco Buti, the director general for economic affairs at the European Commission. In addition,
Portugal and Ireland were said to be ‘in a much better place,’ while the credibility of Spain and
Italy had ‘increased.’”

Scritto il 11 Marzo 2012 at 23:24

anonimocds,

Direi quasi un disegno perfetto…. 😉

calciatore
Scritto il 12 Marzo 2012 at 06:59

Oggi si dovrebbe erogare l importo alla grecia di 130 ml. peril bailout; ricordo che questo stato ha gia’ ricevuto nel 2010 soldi senza nessun beneficio. Solo ulteriori politiche di austerita’, cosa che sta ora succedendo in spagna e italia. Non e’ con l ‘austerita’ che si rientra, e’ solo perdere tempo. Ma il punto che condurra’ alla rottura della zona euro sara’ politico, che la spagna che sta facendo da apripista, cioe’ le politiche decise a bruxelles non verrano applicate in patria, e la prossima sara’ la francia. Solo l’italia , per ora, si ostina a condurre una politica greca fatta di tagli , depressione. nuove tasse che condurra’ ad un 2012 con il pil letteralmente crollato, pensando che il calo dello spread sia la panacea. Tutto sbagliato, se l’economia non parte lo spread puo’ fare cio’ che vuole, il paese andra’ a rotoli in meno di 2 anni.

lukeof
Scritto il 12 Marzo 2012 at 14:55

Dove è possibile reperire l’elenco degli emettitori di CDS per la Grecia soggetti a rimborso?

Non riesco a trovarlo.

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