Grecia: riaffiora il rischio default?

Scritto il alle 12:15 da Danilo DT

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In un momento dove i Credit Default Swap hanno raggiunto livelli risibili, a causa della speculazione e dell’eccesso di liquidità, in un mercato dove il premio al rischio è a livelli insignificanti, in uno scenario dove la qualità elevata di un emittante  ha la stessa valorizzazione del junk bond, finalmente qualcosa di logico salta fuori.

Il mercato non prezza correttamente il rischio sui prestiti obbligazionari. Lo diciamo da mesi e lo confermo tuttora. E la vicenda “rischio default Grecia” ne è la prova. Ma fino a che nessuno ne parla, nessuno ci crede o, volutamente non se ne vuol tenere conto. I dati macro del paese del Mediterraneo sono saltati. Rapporto deficit/PIL sotto il 3%, debito pubblico fuori controllo. Addirittura verranno prese violenti contromisure nei confronti dei dipendenti pubblici: congelamento di stipendi, pensioni ed assunzioni. E la voce che gira è che la Grecia sia cacciata via dall’Unione Europea. Ipotesi che resta, secondo me, più di tutto una notizia scandalistica che ipoteticamente realistica.

 

Credit Default Swap: Grecia in rialzo

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Beh, piccola premessa. Uno degli indicatori “più affidabili ed oggettivi “ del rischio default, ovvero i CDS alias i credit default swap, sono ormai diventati oggetti speculativi e quindi meno coerenti con la realtà. Ma considero sempre interessante non il livello del CDS ma il suo andamento a livello di tendenza.

Il grafico che sopra vi propongo illustra in modo chiaro che, mentre i CDS dei vari stati sono restati stabili se non addirittura sono scesi, la Grecia ha intrapreso con i suoi Credit Default Swap, una strada ben diversa. Ovvero al rialzo. Ed il suo comportamento è assolutamente sintomatico.

In un mercato così ricco di liquidità, con una tremenda fame di rendimenti, una tendenza dei CDS al rialzo non può che destare qualche preoccupazione. Per carità, ormai la Grecia prezza come la Turchia e la Russia, ma gode dello “scudo “ UE. Certo, non ci fosse l’Unione Europea a  supporto, non sarebbe anomalo ritrovarsi con un valore di CDS quantomeno doppio e quindi “out of control”. Ovviamente, di riflesso, il differenziale dei Titoli di Stato greci coi bund tedeschi lievita, arrivando ad oltre 170 punti base (1.7%). Ed i timori aumentano.

Qualche altro dato simpatico?

* Rapporto deficit PIL pari al 13% (quasi come l’Irlanda) [dati previsionali]

* Debito pubblico al 135% del PIL stesso

* Banche: l’esposizione più alta ce l’ha la Francia (76.4 mliardi di Euro), seguita dalla Germania (38.5). L’Italia ha un’esposizione pari a 7.4 miliardi di Euro.

 

 

Un parere personale

 

Il grosso rischio quale sarebbe? Il default? Certo che si, però essendo nell’Unione Europea, escludo che Bruxelles lasci saltare la Grecia senza intervenire. Se sarà il caso l’UE sosterrà la Grecia come negli USA accadrà molto probabilmente per situazioni simili, vedi il caso California.
Cosa molto molto più grave sarebbe, secondo me, la “cacciata” dall’UE. L’uscita della Grecia creerebbe un precedente che metterebbe in serio pericolo la stessa permanenza della stessa Italia.
Cosa che non reputo possibile e che forse, non voglio nemmeno immaginarmi, in quanto grazie alla speculazione, genererebbe un drastico allargamento degli spread e manderebbe in crisi totale gli anelli più deboli.
E questo Trichet lo sa.
E, vedrete, si farà di tutto per evitare che la Grecia diventi una Lehman Brothers europea.

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