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Wall Street e COT Report: Chart e analisi
GUEST POST: analisi dei dati del CFTC e del COT Report secondo Lukas.
Cari amici, anche nell’ultima settimana, i mercati finanziari hanno riconfermato appieno tutti i trends che li caratterizzano ormai da diversi mesi.
Lo scenario intermarket, infatti, ha registrato un nuovo storno dell’1,25 % delle quotazioni, in termini reali, delle commodities, storno perfettamente in linea con l’andamento delle stesse negli ultimi 2 anni, in cui il calo è stato pari ad oltre il 10 %. Debolezza delle quotazioni delle commodities, che testimonia credo platealmente i persistenti problemi inerenti la crescita dell’economia reale a livello globale. A ciò non si è però coerentemente associato un ulteriore ribasso dei tassi d’interesse ed un conseguente rimbalzo delle quotazioni del mercato obbligazionario, che sono invece stornate anch’esse dello 0,52 %. Questa dissonanza non è affatto nuova, poiché la stessa dura ormai da almeno 6 mesi. A mio avviso, però, essa è del tutto giustificata dalla circostanza che la politica monetaria iper-espansiva attuata delle diverse banche centrali, aveva già ampiamente portato i tassi ai livelli piu’ bassi dell’ultimo mezzo secolo. Coerentemente con lo storno del mercato obbligazionario, il mercato azionario ha invece proseguito nel suo trend rialzista, ed oggi il nostro benchmark azionario di riferimento, L’S&P 500, ha superato quota 1500 punti, ed è ormai non molto distante dai suoi massimi storici. A fronte di tale contraddittorio scenario intermarket, taluno parla di palese dissociazione tra dati macro Usa ed andamento dell’S&P 500, come ben illustrato dal grafico seguente:
Dopo tale premessa, passo, ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti :
Commercial Traders : – 55.390
Large Traders : + 32.418
Small Traders : + 22.972
Anche questa settimana trova pertanto conferma la configurazione complessiva del Cot Report sull’azionario Usa, in auge ormai dalla fine di luglio dello scorso anno. Da alcune settimane si registrano, tuttavia, delle movimentazioni nelle posizioni nette dei diversi operatori, che a mio avviso, non lasciano presagire alcuna significativa correzione degli indici azionari americani. Anche in quest’ultima settimana, infatti, i Commercial Traders, hanno ridotto l’entità della loro posizione Net Short di altri 12.602 contratti, acquistati per 5.101 unità dai Large Traders, e per 7.501 contratti dagli Small Traders. Proprio la progressiva riduzione della posizione Net Long degli Small Traders, in corso ormai da ben 4 settimane consecutive, ci induce, come già detto, a ritenere ancora non probabile e non imminente una correzione consistente dei listini azionari Usa, che in molti invece si attendono.
Per quanto concerne, infine, il mio portafoglio titoli, frutto dello stock picking effettuato sul nostro listino nazionale, condotto sulla base della strategia “ LONG TERM MOMENTUM “, registro, in queste prime 4 settimane dell’anno, un guadagno davvero molto gratificante.
Questa settimana, nonostante le turbolenze indotte dalle vicende della Banca MPS, riconfermo pertanto le mie precedenti scelte, optando ancora per i soli titoli del FTSE MIB, appartenenti di nuovo al solo settore della FINANZA.
Vi ringrazio, come sempre, per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici del blog una serena e proficua settimana.