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Wall Street e COT Report: Chart e analisi
GUEST POST: analisi dei dati del CFTC e del COT Report secondo Lukas.
Cari amici, le risultanze dell’ultima settimana di borsa del 2012, hanno pienamente confermato le perplessità espresse nei miei precedenti commenti, circa le aspettative di un sostanzioso rally natalizio, che alla prova dei fatti s’è invece rivelato alquanto modesto e contraddittorio.
Contraddittorietà, confermata anche dall’evoluzione dello scenario intermarket, nel quale, come evidenziato di recente anche dall’amico Dream, sembrano indebolirsi e venir meno le piu’ importanti correlazioni che hanno caratterizzato il mercato deflazionistico innescato dalla crisi finanziaria del 2008. Al riguardo, con una certa sorpresa, ho dovuto constatare, che il fenomeno, forse non percepibile a prima vista, è in realtà in corso già da diverso tempo. Basti pensare che negli ultimi 2 anni le commodities registrano un calo in termini reali del 10,64 %, a cui ha fatto coerentemente seguito un ulteriore ribasso dei tassi d’interesse ed un
conseguente apprezzamento delle quotazioni dei bond del 10,43 %. Con tali premesse era da attendersi il tipico scenario RISK OFF, ossia un associato calo del mercato azionario, che invece non c’è stato. Negli ultimi 2 anni infatti il nostro benchmark azionario di riferimento, l’$&P 500, ha registrato un incremento dell’11,51 %. La mia personale e del tutto opinabile opinione è che, già da tempo, i mercati azionari temono non tanto e forse non più la deflazione, bensì quella che sarà l’inevitabile conseguenza della politica monetaria iper-espansiva attuata ormai su scala globale, ossia l’inflazione o molto piu’ probabilmente l’iper-inflazione. Timore, quest’ultimo, sinora del tutto scongiurato dalla crescita modesta dell’economia reale, testimoniata dal calo delle quotazioni delle commodities, dal coerente ribasso del costo del denaro, e dal persistente alto livello del tasso di disoccupazione. Crescita modesta, che aiuta però la riduzione dei costi delle imprese, ampliandone in tal modo gli utili, e che paradossalmente favorisce la crescita delle quotazioni del mercato azionario. Crescita modesta, che sembra profilarsi e confermarsi anche per il 2013, e che appare a mio avviso come una sorta di garanzia per una crescita ulteriore delle quotazioni del mercato azionario.
Dopo tale, forse per alcuni sorprendente e non condivisibile premessa, passo, ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti :
Commercial Traders : – 83.986
Large Traders : + 41.321
Small Traders : + 42.665
Anche questa settimana non muta pertanto la configurazione complessiva del Cot Report sull’azionario Usa, in auge ormai da ben 5 mesi. Tuttavia, si registrano movimentazioni settimanali nelle posizioni nette dei diversi operatori che sembrano voler indebolire l’assetto estremo raggiunto in precedenza dal mercato dei derivati sull’azionario Usa. In particolare, i Large Traders riducono l’entità della loro posizione Net Long di ben 17.984 contratti, acquistati dagli Small Traders per 5.148 unità, e dai Commercial Traders per 12.837 unità. La sostanziale riconferma dell’attuale configurazione, non lascia comunque presagire alcun imminente mutamento del trend laterale e moderatamente rialzista del mercato azionario.
Per quanto concerne, infine, il mio portafoglio titoli, frutto dello stock picking effettuato sul listino nazionale, condotto sulla base della strategia “ LONG TERM MOMENTUM “, registro in 5 mesi, un guadagno complessivo dell’11,2 %. Tale risultato, seppur positivo, forse a causa dell’ eccessiva prudenza nella scelta dei criteri utilizzati per la selezione dei titoli, non ha comunque raggiunto il suo fine ultimo che è quello di “ battere il mercato . Liquido pertanto interamente tale portafoglio, e non temendo, come già detto, un’imminente correzione del mercato azionario, ne ricostituisco uno interamente nuovo, selezionando titoli appartenenti unicamente al settore FINANZA, ossia precisamente titoli dei settori BANCHE, ASSICURAZIONI, e SERVIZI FINANZIARI
Vi ringrazio, come sempre, per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici del blog
un felice ANNO NUOVO.
Nulla da segnalare, tutto nella normalità, speriamo non sia la quiete prima della tempesta ma non penso.
Buon Anno a tutti