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VENDITE in discesa: la fiducia dei consumatori scende. E quindi la ripresa?
So che molti di voi inizieranno a dubitare del mio stato mentale, ma posso solo dirvi che la situazione si fa sempre più interessante. Perché se non lo avete capito, stiamo facendo la storia, nel senso che mai come oggi stiamo vivendo un qualcosa di assolutamente nuovo e non paragonabile con il passato.
Abbiamo ampiamente parlato di tasso inflazione e di come si va a temere uno scenario “out of control”.
Riprendetevi i vari POST sull’argomento e potrete schiarirvi le idee.
Facendo la somma delle parti, diventava normale pensare che i dati macro in uscita oggi erano per forza in forte rialzo…
(…) Una serie di dati forniranno indicazioni sullo stato di salute dell’economia d’oltreoceano, a partire dalle vendite al dettaglio di aprile attentamente monitorate per capire se la pressione al rialzo sui prezzi proseguirà, dopo il dato sorprendetemente forte dell’inflazione diffuso mercoledì. Ieri il presidente di Fed Richmond Tom Barkin ha ribadito che le prospettive non segnalano una situazione di inflazione alta persistente.(…) [Source]
Quindi le previsioni erano per vendite al dettaglio in forte aumento. Ecco cosa è successo.
Su base mensile, andamento INVARIATO! E se togliamo il settore auto andiamo in negativo e non di poco. Il tutto con una produzione industriale che cresce meno delle previsioni. A conferma di quanto scritto, l’indice del MIchigan conferma la debolezza del consumatore. Secondo i più si tratta anche qui, di una voce che tenderà a cambiare ancora faccia in futuro (al rialzo).Intanto però la gente spende di meno. Il tutto malgrado il fatto che molte famiglie USA abbiano ricevuto a marzo assegni anche fino a 1400 $ che evidentemente non hanno ancora speso.
Ma signori, se non si spende e si risparmia, come sarà “virtuosa” questa ripresa? E’ normale ritrovarsi con inflazione in aumento, vendite in diminuzione e risparmi che quindi continuano a crescere? Quindi ora come si comporteranno le banche centrali? Basterà il dato negativo sulle vendite a raffreddare i timori inflattivi? Oppure, al contrario, creerà ulteriori paure in chiave prospettica? E soprattutto, i risparmi alimenteranno i consumi in questa seconda parte del 2021?
La situazione si fa quantomai confusa ed intrigante. E cosa farà il sistema? Può solo aspettare gli eventi e vedere le prossime uscite macro. Intanto il dato tenderà a tranquillizare nel breve, ma la partita è ancora lunga. Molto lunga.
STAY TUNED!
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in realtà non è un’omissione ma ho voluto sottolineare al straordinarietà del momento perchè proprio in questa fase di ripartenza, diventa interessante come reagisce l’economia agli stimoli.
RIbadisco, ci vogliono conferme e l’ho scritto nel post. Intanto questi contrasti mettono a nudo una situazione molto interessante.
Se ribadisci che la tua non è una omissione, ma una volontaria “sottolineatura del momento”… ne discende che vuoi sostenere una tua tesi…..
Sono quasi sicuro, che se per ipotesi fosse uscito un dato a segni invertiti, ovvero : Reuters Poll = -0,7% vs. Actual = +0,8 % con conseguente Surprise = +1,50 % ….. e qualcuno si fosse eccitato (in positivo) un po’ troppo, lo avresti ” calmierato ” citando il dato di più lungo termine (il classico: una rondine non fa primavera)
Che sia interessante vedere ” come l’economia reagisce agli stimoli ” è innegabile, come è innegabile che nessuno, in questo “straordinario momento ” lo sappia ed abbia la verità in tasca…. è quasi sicuro invece, e non da oggi, da che parte ti poni tu
Non è un processo alle intenzioni sia chiaro ( e poi ogni opinione va rispettata, ci mancherebbe) ma una sensazione, e non di breve periodo….. ovvio che posso sbagliarmi
Caro Danilo,
non dubito affatto del tuo stato mentale, ma ti invito a non dare troppa enfasi ad un singolo dato mensile…. Quando si mettono in risalto discrepanze notevoli, come fai nella tabella qui sopra, sarebbe utile affiancare anche il dato ” annuale”
Tu non lo hai fatto…. eppure sai benissimo che quando esce un dato qualsiasi, ad esempio il CPI , di solito il dato mensile è affiancato anche al dato annuale
Un singolo dato mensile, senza che sia “mitigato” anche dal dato annuale, si presta facilmente a strumentalizzazioni se qualcuno vuole sostenere a tutti i costi una sua tesi
So che non è il tuo caso, ma l’omissione mi sembra evidente