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TSIPRAS convince il Parlamento. Ma non il mercato.
Syriza riesce ad avere la fiducia del Parlamento anche se è ancora evidente la presenza della Troika: intanto però la curva dei tassi della Grecia risulta invertita. Significa che il mercato teme un taglio del valore dei bonds (haircut). Crisi Grecia ancora tutta da risolvere.
La prova più dura per Tsipras era non il confronto con l’ Eurogruppo, con cui è stato raggiunto il compromesso, ma il giudizio del Parlamento, fresco di elezioni ed in buona parte già molto critico con il leader di Syriza.
E per il buon Alexis non è stato facile.
Una maratona vera e propria, finita a sera tarda. Ma alla fine è stata una vittoria. Il piano Tsipras che prevede una proroga di 4 mesi ha ricevuto l’appoggio del Parlamento greco.
ATENE – Al termine di una maratona parlamentare conclusasi a tarda serata, la maggioranza dei deputati del partito greco Syriza (sinistra radicale) al governo hanno dato il proprio sostegno all’accordo raggiunto nei giorni scorsi dal premier Alexis Tsipras con l’Eurogruppo per una proroga di 4 mesi per il salvataggio del Paese. Nel corso della riunione, che era cominciata ieri mattina alle 10:45, i parlamentari sono stati informati dal premier sul contenuto dei negoziati condotti dal governo con i partner.
Un atto di fiducia incondizionata? Probabilmente si. Ma restano tanti dubbi. Innanzitutto sulle privatizzazioni non c’è assolutamente chiarezza. Ieri vi ho detto di un rischio blocco. E sia ben chiaro, non è mai arrivata una smentita di Atene.
E poi la spesa pubblica. Ok ai tagli ma…come, dove e quando? MA attenzione, dalle ultime indiscrezioni sembra proprio che in merito a questi tagli la Grecia NON farà da sola ma con l’aiuto….della Ss. Trinità, per i comuni mortali chiamata Troika.
Ma come, non doveva esserci un taglio netto con la Troika? Ed invece no, cari amici. Bruxelles è stata chiara. Gli interventi dovranno essere decisi in concerto con le istituzioni internazionali. Alias Troika (Commissione Europea, FMI, BCE).
E stupisce che, a queste condizioni, Tsipras abbia comunque ottenuto la fiducia del Parlamento. Un’incongruenza visto che Tsipras ha predicato bene (in campagna elettorale) ed ha razzolato male (con l’Europa). Quindi grave scorrettezza di Alexis nei confronti degli elettori? Oppure, peggio ancora, Tsipras non ha avuto scelta?
Intanto lui alla fine ha perso la faccia, facendo promesse di marinaio. Il che ci può anche stare visto che si parla di Grecia, del paese più indebitato d’Europa (in rapporto al PIL) e dell’esponente di un partito che, non dimentichiamolo, rappresenta la sinistra radicale e quindi più “aggressiva“ negli argomenti.
Intanto però, facendo un’istantanea del mercato, la curva dei tassi continua ad essere invertita. Un segnale che continua ad essere molto negativo.
Curva dei tassi della Grecia
Una curva dei tassi con questa conformazione significa una cosa: il mercato teme l’haircut. Ed i dubbi che continuano ad aleggiare su questo strano compromesso tra Atene e Bruxelles, forse, giustificano questa configurazione.
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C’è un errore … Tsipras non ha avuto la fiducia del “Parlamento”, ma un voto favorevole del gruppo parlamentare di Syriza.
Tsipras ha avuto il voto contrario di una trentina di deputati su 142.
La prova di “forza” si è risolta a favore di Tsipras, ma la “Piattaforma di Sinistra” di Lafazanis è in grado di far affossare il governo.
Altrettanto malumore all’interno dell’altra componente di governo, la ANEL … qui un deputato si è espresso contro.
La maggioranza resta fragile … ma non cadrà … almeno a breve.
Gli altri partiti (ora all’opposizione) potrebbero votare a favore dell’accordo.
In questo momento non è ancora chiaro se Tsipras porterà in Parlamento l’accordo con le “Istituzioni” raggiunto all’ECOFIN.
Forse preferirà approvarlo senza passare dal Parlamento.