TROVA LE DIFFERENZE: e i rendimenti sono collassati!

Scritto il alle 07:35 da Danilo DT

Che la BCE non prendesse grosse iniziative nel Meeting di settimana scorsa era più che attendibile. Ovviamente la Bce prende tempo e preferisce rinviare alla riunione del 9 giugno prossimo le decisioni cruciali su eventuali iniziative sui tassi di interesse.
Vero, l’inflazione è circa 4 volte il target prefissato (non dimentichiamoci mai che la BCE guarda innanzitutto al tasso inflazione) ma al momento si attende, anche perché più volte vi ho spiegato quanto potrebbe essere inutile se non addirittura deleteria un’iniziativa aggressiva con questo contesto di mercato.

Non tanto per la Guerra in Ucraina ma proprio per la tipologia di inflazione, che difficilmente viene contrastata con un aumento dei tassi che, invece, potrebbe addirittura colpire duro i consumi portando l’Eurozona in recessione.

Per carità, la BCE in realtà non è stata proprio con le mani in mani, confermando quanto già sapevamo: da aprile gli acquisti di titoli saranno pari a 40 miliardi di euro, a maggio 30 miliardi e a giugno 20 miliardi per poi chiudersi, in via teorica, nel terzo trimestre. Ripeto: tutto è ancora da decidere perché se la situazione economica e geopolitica precipitasse, chissà ancora che il “bazooka” torni di moda. Infatti ricordiamo a tutti che dal terzo trimestre, quindi, verrà pressoché a mancare il compratore di “ultima istanza”, e proprio durante un evento bellico sul suolo europeo. Questo potrebbe diventare un GROSSO problema ma ce ne occuperemo altrove…

TASSI FERMI: si, ma non proprio…

Ma torniamo alla vicenda “tassi di interesse”. Certo, quelli sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale restano fermi rispettivamente allo 0,00%, allo 0,25% e al -0,50%. E’ però interessante vedere come il mercato si sta comportando.
Non sto parlando di spread BTP Bund (di cui ho già discusso QUI) ma proprio di rendimenti effettivi.

Rendimenti benchmark governativi ad inizio anno

Questa era la situazione che ci ritrovavamo ad inizio anno. Era già una “work in progress” essendo molti rendimenti tornati in “verde” dopo anni di profondo rosso (negativo).
Ma utilizzando un modello da “Settimana Enigmistica” riprendiamo la stessa slide aggiornata ovviamente ai rendimenti attuali e giocate a “TROVA LE DIFFERENZE”.
Ormai solo alcuni stati possono permettersi un 2yr a rendimento negativo, mentre prima era la normalità. E alcuni paesi, tra cui l’Italia, oggi sono tutte in verde. Certo, il mondo è cambiato e i rendimenti pure. Ma attenzione.

TABELLA INFLAZIONE EUROZONA

Va bene che i tassi sui bond stanno salendo ma in realtà siamo sicuri che siano più remunerativi? Semplice, basta renderli reali (in modo spannometrico) togliendo al tasso (lordo) quella che è l’inflazione. L’esercizio diventa interessante soprattutto se prendiamo in considerazione i tassi attuali con i rendimenti nominali dei govies.
Un esempio su tutti.

Ipotizziamo di confrontare il nostro BTP a 5 anni.
Ad inizio anno il rendimento reale, parametrato al semplice CPI, era pari a circa +0,65% (ipotizzando appunto un tasso che la tabella ci dà deflattivo).

Oggi, sempre stesso BTP, ci “garantisce” in rendimento reale pari a -6,05%
Cioè rende realmente il 5,50% in meno! Lo so, il conteggio non è correttissimo perché metto a paragone l’attuale CPI con il BTP 5yr ma credo sia quanto mai evidente, a prescindere, il fatto che i rendimenti non pagano minimamente.

Anzi, l’unico che potrebbe “godere” di questa situazione è il nostro Ministero delle Finanze. Se riesce a tenere compressi (complice la BCE) i tassi, avremo un esborso marginalmente superiore per gli interessi ma, allo stesso tempo, avremo un’inflazione che farà la magia: eroderà il debito. Il metodo più semplice per poter recuperare un po’ di margine in ambito di rapporto debito/PIL (anche se non sarà sufficiente).

PS: dite che i miei conteggi sono troppo aggressivi perchè l’inflazione non resterà a questi livelli per lungo tempo? Avete ragione, infatti innanzitutto io ho voluto provocare in voi uno stimolo, un curiosità, perchè il problema è REALE e non solo teorico. Vogliamo ragionare con dati più probabilistici? Eccovi serviti, ma la solfa non cambia. I Bond non solo non avranno un premio al rischio ragionevole, ma non difenderanno la SVALUTAZIONE. Fatevene una ragione.

STAY TUNED!

Danilo DT

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2 commenti Commenta
natan72
Scritto il 19 Aprile 2022 at 11:36

Il che continuerà a rendere più convenienti e “difensive” le azioni e le materie prime….mi sa!

aiccor
Scritto il 19 Aprile 2022 at 12:13

anche oro e argento dovrebbero muoversi in maniera considerevole

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