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TIME HAS COME: Jerome Powell a Jackson Hole cambia passo?
Il recente discorso del presidente della Federal Reserve Board, Jerome Powell, al simposio di Jackson Hole ha catturato l’attenzione della comunità finanziaria globale.
Questo evento, nato più di quarant’anni fa per attrarre l’allora presidente Paul Volcker, appassionato di pesca, continua a mantenere la sua rilevanza.
In questa edizione Powell ha utilizzato l’espressione “the time has come”, generando speculazioni su un possibile cambio di rotta nella politica monetaria. Tuttavia, un’analisi attenta rivela più continuità che rottura con le precedenti dichiarazioni della Fed.
Il presidente ha ribadito la fiducia nel soft landing dell’economia americana, sottolineando la normalizzazione del mercato del lavoro e il bilanciamento tra gli obiettivi di inflazione e disoccupazione. La VERA frase chiave è stata questa:
“la direzione del viaggio è chiara, ma il timing e il ritmo del taglio dei tassi restano data dependent” (JP)
e quindi riflette la cautela della Fed.
È importante notare che Powell non ha fornito una “guidance” esplicita che giustifichi le attuali aspettative aggressive del mercato su tagli dei tassi. Questo evidenzia un potenziale disallineamento tra le aspettative degli investitori e l’effettiva posizione della Fed. Quindi il mercato vive di illusioni, di aspettative e di tendenze autoalimentanti.
O se preferite possiamo dire che il mercato finanziario sembra affetto da un bias di conferma, selezionando informazioni che supportano convinzioni preesistenti. Questo approccio ha portato a previsioni errate nel 2023 e rischia di ripetersi quest’anno. Perchè?
Molto semplice. Prima del prossimo FOMC di settembre, saranno pubblicati dati economici cruciali come PIL, PCE, JOLTS, payrolls, CPI e vendite al dettaglio. Questi indicatori influenzeranno le decisioni della Fed, rendendo prematuro trarre conclusioni definitive dal discorso di Jackson Hole.
Powell ha anche toccato temi come l’impatto del Covid e l’importanza di non indebolire il mercato del lavoro. Ha ammesso gli errori passati sulla natura “transitoria” dell’inflazione, dimostrando umiltà e apertura alle critiche. Ulteriore messaggio che si muovono coi piedi di piombo, altro che forward guidance!
Non sarebbe meglio che gli investitori e gli analisti evitassero interpretazioni affrettate, mantenendo un approccio oggettivo e lucido nell’analisi delle prospettive economiche e delle future decisioni di politica monetaria?
Nossignore, perchè il mercato non funziona così. Perchè si vive soprattutto di un altro elemento.
Tu chiamale, se vuoi, EMOZIONI….
Articolo ripreso dal post su LINKEDIN di sabato scorso:
👇👇👇
STAY TUNED!
–
Guarda che nessuno ha certezze sul fatto che a settembre comincino i tagli dei tassi, perché quello che conta è che sia viva l’aspettativa di tagli nel prossimo futuro….
Il rialzo recente con ritorno verso i massimi delle Borse? E’ probabile che sia il recupero dalla famosa correzione fisiologica del 10% che c’è tutti gli anni indipendentemente dall’andamento dei dati economici
E a proposito di questo corposo e sorprendente recupero mi auguro che tu sia stato preparato a coglierlo, come hai colto lo storno del merse precedente ” Non siamo stati colti da un fulmine a ciel sereno ed eravamo preparati ” tuo post del 24 Luglio u.s.
e a proposito della tua predica qui sopra : ” Non sarebbe meglio che gli investitori e gli analisti evitassero interpretazioni affrettate, mantenendo un approccio oggettivo e lucido nell’analisi delle prospettive economiche e delle future decisioni di politica monetaria? ” …
ti ricordo che non sono solo i rialzisti ad essere poco Oggettivi e non solo loro sono affetti da ” un bias di conferma, selezionando informazioni che supportano convinzioni preesistenti ” perché si possono scegliere ad arte argomentazioni utili a far suonare campanelli di allarme inutili
percio le ” EMOZIONI ” affliggono anche i permabear..
l ‘unica differenza è che gli altri hanno ragione più spesso