in caricamento ...

The Bank Show: sempre protagoniste del mercato

Scritto il alle 09:30 da Danilo DT

Banche da salvare (tante), banche salvate (vedasi Dexia) e banche su cui investire in base a rumors in arrivo da Goldman Sachs… Come sempre banks rules the world!

Beh, che il settore bancario fosse al centro dell’attenzione e che fosse il VERO fulcro della crisi, lo si era capito da tempo. Quindi non mi sorprende affatto che il FMI, lo stesso Governo di Obama e tante altre voci extra Euro stiano cercando di spingere l’Eurozona alla ricapitalizzazione del settore bancario. Anche se era un giochino, se avete avuto modo di provare il modello Reuters per fare gli stress test fai-da-te (provatelo! È sicuramente interessante!)  avrete capito che le banche dell’Eurozona hanno bisogno di liquidi. Ora. E difatti da Reuters ci arriva una stima che collima con una stima fatta dal sottoscritto proprio nel post sopra citato.

(Reuters) – There is general agreement that European banks will need fresh capital well in excess of 100 billion euros ($133.8 billion) and it will likely come from a variety of sources, including the euro zone rescue fund, Ireland’s finance minister said on Saturday.

Cento miliardi necessari per ricapitalizzare le banche. Nei giorni scorsi abbiamo vissuto la questione Dexia (cliccate sul nome per vedere gli articoli precedenti), per fortuna risolta con una ricapitalizzazione di matrice statale che porta alla nazionalizzazione. Ma tutti sappiamo benissimo che Dexia non sarà né la prima e nemmeno l’ultima. Tre anni fa era successa la vicenda del default Lehman Brothers. Ora, dopo tre anni, la paura torna. Ma è evidente la volontà del sistema nel voler reagire. No more Lehman Brothers. Questo è il messaggio. A qualunque costo.

E difatti, proprio nelle ultime ore arrivano news dai cugini Transalpini, ovvero dalla Francia.

Banche francesi pronte ad una ricapitalizzaazione statale

Les cinq principales banques françaises sont prêtes à accepter une recapitalisation par l’Etat de 10 à 15 milliards d’euros, affirme samedi le Frankfurter Allgemeine Zeitung en citant des sources financières.
En contrepartie, la France souhaiterait que Deutsche Bank, la principale banque allemande, lève aussi de nouveaux capitaux, selon le journal.
Un sommet franco-allemand doit réunir dimanche à Berlin le président français Nicolas Sarkozy et la chancelière allemande Angela Merkel, qui tenteront de trouver un terrain d’entente sur la façon de recapitaliser les banques européennes pour éteindre l’incendie en zone euro.
Le patron de Deutsche Bank, Josef Ackermann, a cependant récemment exclu une augmentation de capital en raison du faible cours actuel de l’action du groupe, et aussi parce qu’il juge que son institut dispose de suffisamment de capitaux et de liquidités, rappelle la FAZ.
M. Ackermann est également hostile à toute aide publique pour Deutsche Bank. Contrairement à de nombreux autres instituts de crédit allemands, Deutsche Bank n’avait pas sollicité l’aide de l’Etat fédéral durant la crise financière de 2008-2009. (Source

Secondo Les Echos quindi, banche francesi in via di ricapitalizzazione con fondi statali (ma non nazionalizzazione) ed esplicita richiesta a Deutsche Bank di fare altrettanto. Quest’ultima smentisce la necessità di nuova liquidità… Magari col tempo si lasceranno convincere. Ma chi non si lascia di certo convincere sono le società di rating. In arrivo una nuova valanga di downgrade, dopo quelli già vist la settimana scorsa. Cosa che possiamo aspettarci come detto anche per il Belgio e, chissà chissà, anche per la Francia, a seguito della ricapitalizzazione delle banche francesi.

E proprio su questa tematica si è orientato il summit domenicale di Merkel e Sarkozy.

Le banche europee hanno bisogno di un aiuto finanziario. E arriva un maxi programma in loro sostegno. Questo è il sunto del vertice fra il presidente francese Nicolas Sarkozy e il cancelliere tedesco Angela Merkel, tenutosi oggi a Berlino. Solo per le prime cinque banche francesi dovrebbero essere utilizzati circa 15 miliardi di euro, come anticipato da La Tribune. Si avvicina il fallimento di Atene, dopo che gli istituti di credito transalpini hanno dato il loro placet al piano tedesco che prevede una pesante ristrutturazione del debito ellenico. In cambio, arriva il maxi programma di iniezione di liquidità anche attraverso il fondo European financial stability facility (Efsf). «Siamo uniti contro la crisi, dobbiamo esserlo», dice il presidente francese Sarkozy. Ma intanto, la signora Merkel avverte che «arriveranno importanti cambiamenti ai Trattati europei». (Source)

(Reuters) – Top French banks BNP Paribas (BNPP.PA) and Societe Generale (SOGN.PA) denied a report that they could seek to raise a combined 11 billion euros ($14.8 billion) as part of a broader European bank recapitalization plan.

Questo è in sintesi il succo dell’incontro. Notate forse che sono stati un pò sul vago? Ben si… Parole, promesse, intese, massima unione, modifiche del Trattato. Non ce lo vogliono dire, insomma cosa si sono detti… Uno stile che ormai conosciamo bene. Si vuole prendere tempo, dare segnali di coesione e di intesa, e poi quando capiterà un qualcosa, si vuole essere pronti. Ma ormai è un dato quasi certo. Occorrerà una bella ricapitalizzazione anche delle banche di Francia e Germania. E statene certi, anche della nostra Italia.

Ma se le banche dell’Eurozona non possono sorridere, quelle d’Oltreoceano, non hanno certo momenti migliori. Basta guardarsi le quotazioni di gruppi come BofA, Citi, Morgan Stanley ad esempio. E proprio a proposito di Morgan Stanley, otreoceano giunge questo rumors.

Morgan Stanley: per Goldman Sachs è una buy opportunity

Oct. 7 (Bloomberg) — Morgan Stanley shares are likely to rally when the firm reports earnings this month as management eases concern that profit will be hurt by risks linked to European sovereign debt, Goldman Sachs Group Inc. said.
Morgan Stanley is likely to provide more details on its sovereign risk and improved liquidity, helping shares to rally to 70 percent of tangible book value from their current 57 percent, analysts at New York-based Goldman Sachs wrote in a note today. They recommended investors buy $16 October calls and sell short-dated credit-default swaps on Morgan Stanley, which is also based in New York.
Investors’ concerns that the firm has large European swap exposures are “overdone,” analysts including John Marshall and Louise Pitt said in the note. They made the recommendation even as they said third-quarter earnings are likely to be “weak.”
Goldman Sachs left its “neutral” rating unchanged.
“The risk/reward balance of MS shares at current levels appear tempting,” the analysts said, referring to the company by its stock ticker. “MS should be able to ride out the current market duress assuming global macroeconomic indicators do not materially decay. Moreover, concerns regarding its European swap and loan exposures appear unwarranted, as the firm has signaled its net exposures to France and the periphery are modest if not
immaterial.” 

Addirittura GS esagera e non solo ne raccomanda l’acquisto, ma arriva persino a dire di comprarne le opzioni. Una mossa aggressiva in perfetto stile GS che non si smentisce mai.

Come potete vedere le banche continuano a tenerci compagnia. Ma non temere, questa tematica non ci abbandonerà per un bel po’. Sarà sempre più un tourbillon di voci, smentite, crisi e ricapitalizzazioni. Come (tra l’altro) ampiamento previsto da tempo, in quanto, fino a prova contraria, la matematica non è un’opinione.

E infine una nota sulle banche italiane. Solo un flash per dire che le sofferenze sono ai massimi… Tutto bene? Forse tutto, ma proprio tutto il sistema bancario europeo è in difficoltà. Italia compresa…

(ANSA) – VENEZIA, 8 OTT – Le sofferenze bancarie delle imprese italiane sono aumentate di oltre 21 miliardi di euro; tra il 31 luglio del 2010 e lo stesso giorno di quest’anno, la percentuale di crescita ha superato il 40% (precisamente il +40,2%). Lo sostiene l’associazione artigiani Cgia di Mestre secondo una rilevazione del suo centro studi. In termini assoluti (al 31 luglio scorso), l’ammontare complessivo delle somme non restituite alle banche italiane ha superato i 74,5 mld di euro.

Sostieni I&M. il tuo contributo è fondamentale per la continuazione di questo progetto!

STAY TUNED!

DT

Ti è piaciuto questo post? Clicca su Mi Piace” qui in basso a sinistra!

Tutti i diritti riservati © | Grafici e dati elaborati da Intermarket&more su database Bloomberg | NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)
Seguici anche su Twitter! CLICCA QUI! |

14 commenti Commenta
Scritto il 10 Ottobre 2011 at 09:44

Secondo me questa e’ la seconda fase della crisi, quella relativa alle istituzioni finanziarie, abbiamo superato la prima, ora siamo tra la seconda e la terza, prossima tappa (se ci arriviamo) il default globalizzato degli stati…. Come predetto anni or sono… Ricordo la pagina che avevo aggiornato per l’ultima volta nel 2009:
http://www.propheties.it/crisifinanziaria.htm
Ora la devo modificare perche’ le probabilita’ sono cambiate…
Buona giornata

Scritto il 10 Ottobre 2011 at 10:39

Anzi l’ho modificato….

paolo41
Scritto il 10 Ottobre 2011 at 10:42

…sono assolutamente d’accordo con te quando dici che siamo ancora a livelli chiacchere e annunci per “tamponare” il clima, ma decisioni ancora poche e il tutto continua a slittare…
Comunque è più che giusto che se non vogliono nazionalizzare le banche in difficoltà, sia almeno compito e dovere dei singoli stati favorire l’aumento di capitale con soldi propri e non con i soldi del fondo-salvastati, che può fare prestiti temporanei comunque coperti da garanzie…

ob1KnoB
Scritto il 10 Ottobre 2011 at 11:03

solo per gli anziani 1976
http://www.youtube.com/watch?v=DxSCsxQpjlU

bergasim
Scritto il 10 Ottobre 2011 at 11:56

In risposta al post dell’8 ottobre sui cot

Dopo molti mesi ho pertanto nuovamente fiducia sugli sviluppi futuri del mercato azionario e sull’ inizio della ripresa dell’economia reale.

In quale cinema proiettano questo film?
Volevo solo ricordarti che nel 2010 avvisavi tutti in base ai calcoli sopra menzionati di una discesa dell’sp 500, cosa puntualmente non avvenuta, forse in quei giorni la tua sfera era appanata, ed oggi hai potuto sostituirla con una nuova e luccicante acquistata su ebay.
Già altri prima di te si erano lanciati in ardue previsioni, salvo poi con il tempo scomparire dal blog.
Poi tu nutri fiducia sull’economia reale, ma dove vivi a fantasilandia o in un mondo tuo?
Quali sarebbero i driver di questa ripresa:

1 l’occupoazione acqua
2 l’immobiliare acqua
3 gli utili delle aziende acqua
4 la cina e paesi emergenti acua
5 il fondo salva stati, l’fmi acqua
6 il q3 di bernie e della bce acqua
7 i redditi in crescita degli americani acqua
8 il credito al consumo acqua
9 un miracolo fuoco

paolo41
Scritto il 10 Ottobre 2011 at 11:58

http://it.finance.yahoo.com/notizie/Grecia-produzione-industriale-spystock-2772060451.html?x=0
…ma non conta nulla, perchè la decisione è di salvare ..TUTTO

bergasim
Scritto il 10 Ottobre 2011 at 12:07

paolo41,

Ti do una news ma tienila solo per te, i governi hanno deciso di usare il piano salva stati anche per ripianare i conti in rosso dei cittadini, quindi se non hai il saldo in rosso sul c/c affrettati sono gli ultimi giorni.
Rimborso minimo 5000 € max 30000 €
Il treno dei rimborsi passa una sola volta
😆 😆

caposci
Scritto il 10 Ottobre 2011 at 13:05

bergasim,

sei simpaticissimo . Non capisco se come me pensi questa configurazione dell’FTSE mib possa essere il cappello della strega e quindi che si va dritti a 12300 circa. Guidi posizione short o anche te sei long?

bergasim
Scritto il 10 Ottobre 2011 at 13:46

Lukas scrive:
25 settembre 2010 alle 13:41
Caro lucianom…….questo rialzo ormai è quasi esaurito……queste ultime 2 settimane i commercial hanno nettamente ridotto le loro net position long sugli indici Usa ( da + 38000 a +3000 )…………scaricandole ai large traders passati da ( – 60000 a – 20000 )………di solito i large traders agiscono con tecniche di trend following……..e cominciano ad acquistare all’incirca a meta’ del trend rialzista………….la prossima settimana acquisteranno in massa pure gli small…………facendo la fortuna dei commercial………….che venderanno tutto quello acquistato nelle scorse settimane……………a prezzi nettamente inferiori……….Dream come vedi tutto procede come sempre…… a proposito penso che il tuo short sullo SPY……..sia stato solo anticipato di 2 settimane……dal 4 ottobre liquido le mie azioni e lo compro !!!!

bergasim
Scritto il 10 Ottobre 2011 at 13:49

1. Lukas scrive:
28 settembre 2010 alle 19:22
Caro dream quanti rialzisti pure qui……….una conferma degli ultimi dati della cftc……ormai sono long solo gli small speculators………ergo correzione listini sempre piu’ vicina !!!

E si ci hai propio preso un bel +16% da settembre 2010 a dicembre 2011. evidentemente la sfera magica era appanata

bergasim
Scritto il 10 Ottobre 2011 at 13:56

caposci@finanza,

Non sono long ne short, non uso opzioni o strumenti simili, e quanto meno l’analisi tecnica, quest’ultima la ritengo più scorrelata dall’economia e più basata sulla matematica, io cerco nel mio piccolo di interpretare i dati macro, e questi al di là dei vari salvataggi messi in atto in passato e pronti per il futuro, non lasciano presagire nulla di buono, l’economia sia dei paesi emersi che emergenti, è ad un passo dalla recessione con tutte le conseguenze del caso.

andrea.mensa
Scritto il 10 Ottobre 2011 at 14:25

cari tutti
una cosa mi sta impressionando, per l’assordante silenzio che si è creato attorno a questo fatto, e mi espriumo con un esempio.
se le assicurazioni che emettono la RC auto, denunciassero un forte passivo, e si rivolgessero al governo per intervenire, uno dei modi che avrebbe sarebbe ,ad esempio quello di vietare ogni tipo di circolazione, ad esempio per un giorno la settimana.
ovviamente gli incidenti diminuirebbero , come minimo di 1/7, se i premi pagati non calassero in proporzione, le assicurazioni farebbero un bel guadagno.
CDS. la maggior parte di essi è emessa da istituti USA, e sono particolarmente costosi per i titoli sovrani europei. Il tutto giustificato dal pericolo di default, soprattutto enfatizzato proprio da istituzioni USA e UK. inoltre, gli spread sui titoli sovrani sono alti proprio giustificando tale rischio…..
già….. ma se poi le varie istituzioni si mettono in 4 per evitare i default, il tutto si riduce solo più ad un finanziamento, da parte degli acquirenti dei titoli sovrani , alle istituzioni USA.
a quanto ammontano tali risorse ?
quanto ci hanno guadagnato, sinora, evitando i default?
perchè nessuno parla di questo tipo di finanziamento occulto ?
ciao a tutti e grazie se qualcuno sa rispondere

I sondaggi di I&M

Come vorresti I&M?

View Results

Loading ... Loading ...