Banche Eurozona: ve lo do io lo stress test!

Scritto il alle 12:00 da Danilo DT

Che stress sti stress test e con loro il core tier 1 ratio ed i vari haircut!

Dopo una prima puntata che definirla farsa è poco, dopo una seconda puntata dove si era detto: ”chiediamo scusa per I madornali errori fatti nella prima edizione, ma non temete, nella seconda saremo severissimi!”. E difatti Dexia ad esempio non era nemmeno presente…già c’è chi pensa alla TERZA puntata degli stress test.

Non voglio nemmeno provare ad immaginare le promesse che verranno fatte, le garanzie sulla massima severità e sulle “generose” e prudenti analisi sugli ipotetici haircut. Signori, è palese. Gli stress test sono fumo, punto e basta. Fumo che ci annebbia la vista e la ragione. E allora che si fa? Si fa che gli stress test ce li facciamo noi!

Ok, calmi, non sono impazzito e non vi voglio trasformare in un amen in analisti super specializzati. Però vi propongo un giochino molto carino ed interessante. Visto che tutti stanno giocando coi nostri soldi e coi nostri nervi, potremo divertirci un pochino anche noi, no?
La stupenda area interattiva di Thomson Reuters ci propone una griglia, dove ognuno di noi può ipotizzare:

a) il core tier 1 ratio richiesto
b) l’ipotetico haircut di Italia, Grecia, Spagna, Irlanda e Portogallo. I PIIGS insomma.

Incrociando questi dati, uscirà una mappa con non solo il totale ipotetico di denaro necessario per ricapitalizzare il sistema e le banche, ma anche il nome degli istituti di credito da ricapitalizzare con gli importi. Per la serie, chi fa per se, non solo fa per tre, ma forse fa anche meglio. Cliccate qui sotto sull’immagine o su questa scritta e buon divertimento!

Un mio esperimento. Ho provato ad ipotizzare un Core tier 1 Ratio del 7%, un haircut della Grecia del 50%, un haircut del Portogallo del 25%, un haircut dell’Italia del 12%, un haircut del 10% per l’Irlanda e un 5% per la Spagna. Certo, è uno scenario abbastanza apocalittico e surreale, ma se vogliamo fare degli stress test veri occorre essere difensivi. Con queste “strampalate” percentuali, che poi tanto strampalate non sono, il risultato si fa molto interessante. Non passano gli stress test ben 51 banche e si necessita di una ricapitalizzazione pari a 100 miliardi di Euro.

Ed ecco la griglia delle banche che necessitano urgentemente di liquidità….Ahia… Al top c’è Unicredit…ma poi guardate chi c’è…

Ovvio, le mie sono ipotesi, ma vi consiglio di “giocarci” sopra e di farci anche le vostre di ipotesi. Vedrete che i risultati saranno molto interessanti.

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STAY TUNED!

DT

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5 commenti Commenta
caposci
Scritto il 7 Ottobre 2011 at 12:27

io Dt sono dentro di lungo periodo, e ormai rimango short

caposci
Scritto il 7 Ottobre 2011 at 12:28

anche se si andrà su fino a natale come tutti dicono. io ormai sono li con il culo e ci rimango fino a quaando non viene fuori tutta la verità che dici anche tu

bergasim
Scritto il 7 Ottobre 2011 at 14:01

caposci@finanza,

Non lasciar il poco per l’assai, / Che forse l’uno e l’altro perderai.

nervifrank
Scritto il 7 Ottobre 2011 at 14:13

Come diceva il gruppo Swing out sister:
“Searching for a perfect ending that we’ll never find”…

:mrgreen:

scubaduc
Scritto il 7 Ottobre 2011 at 22:24

Non vedo perche’ dovresti meravigliarti tanto per gli Stress Tests. In fondo, se ti ricordi, avevo commentato ad un tuo articolo le nuove regole di Basilea 3 e come esse erano state disattese in sede di commissione EU. La “perla” dei cosidetti Stress tests (e di Basilea 3) e’ che lasciano alle banche contare i debiti sovrano al 0% discount, perche’, si supporrebbe, che un Paese possa stampare la moneta necessaria a coprirli…. Ma questo non e’ vero in zona Euro ove i singoli stati non possono “stampare”. I debiti in Euro sono a tutti gli effetti debiti in valuta estera per i paesi in zona Euro.

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