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TASSI in RIALZO: una valanga di liquidità mina i progetti della FED
Oramai è tutto incentrato su un pugno di dati che devono farci capire se sarà soft landing oppure recessione. La scorsa settimana il governatore della Fed Waller ha versato un secchio d’acqua fredda sulle aspettative di un taglio anticipato e aggressivo dei tassi. Ha detto che la Fed dovrebbe tagliare i tassi solo “metodicamente e attentamente” e “non tagliare così rapidamente come in passato”.
Il ragionamento ci può stare visto che abbiamo già parlato in passato del rischio storicamente già visto, di una nuova impennata inflattiva. Per certi versi i presupposti per un taglio ci sono. Il mercato lo sconta già in modo ampio. Eccovi un aggiornamento del tasso ufficiale FED per i prossimi mesi.
Tasso implicito FED
Come potete vedere intanto, la curva è aggiornata al rialzo, e quindi qualcosa il mercato inizia a sospettare. Troppa euforia ma era ovvio, il mercato era troppo confidente soprattutto se si pensa ad un soft landing. Quello che spingeva tanta euforia erano ovviamente i dati sull’inflazione. Eccovi il confronto tra tasso FED e PCE Core.
Tasso FED e PCE Core
E’ sicuramente impressionante il crollo del PCE Core e se la tendenza sarà mantenuta, si arriverà a quel famoso target del 2%.
C’è però una cosa che mi incuriosisce molto.
Questo grafico di Pictet AM ci fa vedere un dato scomodo. 6 trilioni di dollari di liquidità (che rappresenta il 20% del PIL degli Stati Uniti) che nel tempo non hanno fatto che crescere e sono momentaneamente NON in circolo e quindi non portatori di inflazione. Facciamo molta attenzione perchè questa valanga di liquidità potrebbe diventare problematica e deve essere monitorata con attenzione. Ma state pur certi che la FED ne è pienamente consapevole e quindi, eccovi giustificata la sua prudenza malgrado dati macro molto dovish.
STAY TUNED!
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grazie, articoli sempre interessanti.