INFLAZIONE USA: il rialzo tassi a marzo è sicuro e Bullard ci mette del suo

Scritto il alle 07:41 da Danilo DT

 

Prima o poi il tasso inflazione dovrà pur scendere no? Vero, però facciamo poi. Infatti i dati di ieri sono un po‘ desolanti. Arriviamo al 7,5%, ancora una volta oltre le attese, e 6% per il dato senza cibo e energia. Numeri abbastanza fuori dalle logiche FED, possiamo dire il triplo dei livelli target.

E Wall Street, che stava vivendo una giornata positiva, gira in negativo in modo importante, prendendo in poco tempo 2% dai massimi di giornata. A completare l’opera ci pensa il presidente della Federal Reserve di St. Louis, James Bullard, che se ne esce con una dichiarazione da super falco, in cui ammette di essere favorevole a un rialzo dei tassi d’interesse di 50 punti base a marzo, che sarebbe il primo dal 2000, e di un intero punto percentuale entro l’inizio di luglio.

BOOM. Oltre ogni previsione, e forse anche oltre ogni logica.
Ma non solo. Sempre lo stesso Bullard dice poi di essere favorevole a dare inizio alla riduzione del bilancio della Fed nel secondo trimestre dell’anno.

Milano, 10 feb. (LaPresse)  – Il presidente della Federal Reserve di St. Louis, James Bullard, ha dichiarato di sostenere l’aumento dei tassi di interesse di un punto percentuale entro l’inizio di luglio, di mezzo punto a marzo, il primo dal 2000, in risposta all’inflazione più alta degli ultimi quattro decenni. “Mi piacerebbe vedere 100 punti base entro l’1 luglio”, ha detto Bullard in un’intervista a Bloomberg

A questo punto è chiaro che i mercati iniziano a traballare, ma non solo quelli azionari. Anche perché se andiamo a vedere i futures, oggi si sconta per fine anno un tasso FED pari all’1,77%. Che è sempre un tasso non mostruoso, ci mancherebbe, ma che a livello psicologico è pur sempre un bel salto in avanti ed è un netto cambio di tendenza.

Ed ormai, cose che non si vedevano da anni, i titoli a 5 anni sono quasi tutti a rendimento POSITIVO.
Ma a questo punto la domanda che dobbiamo porci è: ma quando oggi è già scontato del futuro. O peggio ancora, quanto invece il mercto sta sovra scontando il futuro? Da queste domande (di cui non abbiamo una risposta sennò saremmo dei maghi) dipende una qualsiasi logica di investimento. Perché il mercato potrebbe già aver scontato tutto lo scontabile. Oppure potrebbe anche aver esagerato. Oppure se la situazione dovesse incancrenirsi, potrebbe anche solo essere l’inizio.

Per fortuna che i dati societari visti con le trimestrali sono buoni, ma è altrettanto vero che venti di rallentamento soffiano sulle economie. Le motivazioni sono diverse e non sto a ri-elencarvele. Credo però di aver reso l’idea.

STAY TUNED!

Danilo DT

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