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TAGLIO TASSI e PIL REALE: USA in trouble!
La situazione si sta complicando non poco.
Riprendendo quanto scritto nel post precedente, andiamo ad aggiungere qualche altro tassello interessante. Otre a tutti i dubbi emersi in quel tweet che ho citato proprio in quell’articolo, e oltre all’impennata dello spread 10y-2y che non è certamente positivo, ecco altri due elementi che ci descrivono esattamente il momento di difficoltà del mercato.
Il primo è un’analisi di OxfordEconomics che ci illustra una previsione certamente non bene augurante.
Ma partiamo dai dati effettivi presi dal sito BEA dove si certifica che avremo anche avuto un buon primo trimestre, ma occhio ai dati del secondo trimestre.
Real gross domestic product (GDP) increased at an annual rate of 3.1 percent in the first quarter of 2019 (table 1), according to the “second” estimate released by the Bureau of Economic Analysis. In the fourth quarter, real GDP increased 2.2 percent.
The GDP estimate released today is based on more complete source data than were available for the “advance” estimate issued last month. In the advance estimate, the increase in real GDP in the first quarter was 3.2 percent. Today’s estimate reflects downward revisions to nonresidential fixed investment and private inventory investment and upward revisions to exports and personal consumption expenditures (PCE).
(BEA)
Le stime per il secondo trimestre sono decisamente generose.
Ma come vi dicevo in apertura, non tutti la pensano cosi. Anzi, il validissimo ufficio studi di OxfordEconomics ci rilascia un’analisi molto preoccupante.
Il mercato sta scontando questa debacle? Diciamo che si sta portando avanti coi lavori, viste tutte le tensioni di cui vi ho parlato QUI.
Ma cosa ancor più sorprendente è che sul mercato dei futures, il taglio dei tassi USA è più che scontato.
Insomma, Trump non vuole la recessione, ma sta mettendo le basi per la stessa. Quadro sempre più ingarbugliato e quindi diventa probabile, secondo me, una tregua nei prossimi giorni (quando Trump acquisirà la consapevolezza del problema) in ambito di trade war. Intanto confermo che tagliare i rischi, resta la soluzione più appropriata in attesa di tempi migliori.
STAY TUNED!