in caricamento ...
T BOND: MOLTO OLTRE IL FLY TO QUALITY
Molto spesso in questo blog si parla di equità, ovvero di azioni. La cosa è decisamente normale perché il mercato azionario resta, comunque, per il risparmiatore e per il trader, la “base di lavoro” più tradizionale e rappresenta un po’ lo specchio delle prospettive economiche a livello globale.
Recentemente poi ci siamo concentrati anche sulle commodities, le quali si trovano all’interno di un trend chiaramente rialzista e, addirittura, con un indice di riferimento, il CRB, che recentemente ha rotto i massimi periodali. Nulla di strano, se teniamo conto del fatto che suddetto indice è fortemente influenzato dal prezzo del petrolio, che proprio in queste ore viaggia in area 130 $/barile.
E per i rapporti intermarket non possiamo dimenticare anche le valute, con il dollaro in prima fila (e le sue correlazioni con le materie prime) e non per ultime, Yen e Franco Svizzero, soprattutto per il discorso del “carry trade”.
L’immobiliare lo lasciamo un po’ da parte, in quanto continua ad essere un settore sotto pressione e poco interessante, tranne che nell’area asiatica dove ci sono interessanti spazi di sviluppo, visti i cambiamenti epocali nell’area.
E poi… c’è il mercato obbligazionario, che spesso viene considerato un po’ poco su queste pagine, malgrado rappresenti la più grande fetta di risparmio per l’italiano medio.
CLICCA QUI per capire come sostenere il blog.
Nel caso in cui i lettori volessero degli approfondimenti sul mercato dei bonds, sono a disposizione. Possono saltare fuori anche delle interessanti idee da sviluppare in post che avrei a redarre nelle prossime giornate.
Ma torniamo a noi. Il mercato obbligazionario resta quindi importantissimo. Non solo se visto individualmente, ma anche nelle relazioni intermarket. In primis, non dimentichiamo che i bond sono i principali attori del cosiddetto “fly-to-quality” e “reverse fly-to-quality”, scenari in cui si registra un passaggio al “porto sicuro” dei governativi e viceversa.
Vorrei in questa sede portare alla vostra attenzione l’interesasnte situazione tecnica del riferimento del mercato dei bond Made in uSA, il T bond. Come potete vedere dal grafico, quota 115 rappresenta un importante crocevia tra una situazione rialzista o ribassista per i bonds. Se notate i cerchi, 115 è sempre stato un livello importante. E ora? Siamo di nuovo lì. A sostegno delle quotazioni di sono anche altri fattori, tra cui la MM21 e soprattutto la mm 200.
Dove voglio arrivare? Semplicemente a dire questo. Sicuramente quota 115 non sarà importatne solo per la tenuta dei corsi del T bond. Se lo scenario dell’equity dovesse invertire in modo negativo, vedrete che magicamente il T bond si rivaluterà e 115 resterà intatto. Viceversa, se il toro prenderà il sopravvento, avremo una importante conferma dalla rottura al ribasso di quota 115. Quindi vi consiglio di usare il T Bond come indicatore per l’equity. Ci fornirà delle importanti conferme.