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Spread trading FTSEMIB / DAX
Altro lavoro di Fabio (nick “Paktrade) questa volta si dedica all’azionario con un approccio quanto meno intrigante, tutto da seguire e valutare, cosa che faremo in Compass&More visto che i segnali operativi partiranno da qui. Chi fosse interessato ad una registrazione gratuita alla sezione dedicata agli spread trading scriva a compassandmore@yahoo.it. Articoli precedenti di Fabio:
– Spread trading oro argento
– FTSE MIB: quattro ETF long/short a confronto
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Altra puntata dedicata agli spread, stavolta parliamo del nostro indice e dell’indice tedesco. Come mostrato nel precedente articolo, le tecniche che utilizzano lo spread possono risultare meno efficienti rispetto a tecniche che utilizzano un sottostante solo ma hanno il grosso pregio di poter ridurre il rischio di mercato proprio perché lo spread rende l’operazione market neutral. In questo modo (volendo) si può impiegare nel trade anche una maggiore quantità di capitale. Infatti se si facesse il trade sui singoli sottostanti il capitale sarebbe esposto ai rischi di rialzo e di ribasso, con lo spread invece si neutralizza il movimento del mercato e si guadagna solo sulla differenza relativa generata dei sottostanti. In estrema sintesi: data la correlazione positiva degli asset oggetto di trading non si deve più temere il pericolo di crolli improvvisi e devastanti come talvolta si verificano in particolare per commodity e titoli/indici azionari. Gli eventuali gap down in apertura, tipici dell’azionario europeo, vengono eliminati o contenuti parecchio. Il gap viene compensato, il calo dell’uno è il guadagno dell’altro. Questa riduzione del rischio ha un costo che pago con performance meno eclatanti di un buon trading system direzionale ma è un costo che molti sostengono volentieri.
Gli hedge fund usano ad esempio largamente gli spread per catturare inefficienze nel corso dei prezzi e riescono ad approfittare delle divergenze prima che altri intervengano sui mercati. Il primo che “vede” uno sbilanciamento tra due grandezze approfitta meglio delle differenze che si vanno a generare.
Metodo
Prendiamo in esame il rapporto dei valori indice di FTSEMIB (numeratore) e DAX (denominatore) e ne otteniamo una serie storica che viene trattata con un algoritmo al momento piuttosto “grezzo”, non ottimizzato e privo di gestione sofisticata della posizione. Il nostro trading system genera solo segnali operativi long short sempre da intendersi come stop&reverse cioè quando si chiude una posizione contemporaneamente se ne apre un’altra di segno opposto. Il sistema resta di conseguenza a mercato in modo permanente. Dal giugno 2012 la correlazione è positiva per cui il tipo di spread trading qui applicato non si basa sulla ricerca di convergenze/divergenze di una coppia di asset che presenta disallineamenti rispetto ad un trend storico. Questo è uno spread trading che sfrutta solo la direzionalità dello spread mantenendo una forte attenzione al controllo del rischio.
Guardando al grafico di lungo periodo riportato sopra si nota che dal 2005 fino alla metà del 2012 il rapporto dei valori indice MIB/DAX ha mostrato un trend nettamente ribassista e duraturo; sono riportate anche le frecce verdi/rosse che indicano i segnali operativi. Il valore del rapporto (spread) ad inizio periodo è di circa 7.5 e poi si riduce fin sotto 2. Questo in pratica significa che il FTSEMIB si è ridotto di circa 4 volte rispetto all’indice tedesco. All’inizio del 2005 il DAX era attorno ai 4.200-4.300 punti e il MIB era a 31.000-32.000 punti, oggi il DAX è a circa 8000 punti e il MIB è a 15500 cioè il DAX è raddoppiato mentre il MIB si è dimezzato. Dalla metà del 2012 in poi la discesa si è presa una pausa, il rapporto sta ancora tendenzialmente scendendo, ma ad un ritmo decisamente ridotto; analizziamo allora questa area per vedere come sarebbe andato il nostro sistema:
Intanto si nota un buon numero di segnali long/short che originano altrettanti trades, non tutti positivi a dir la verità come si può vedere nella fase tra metà ottobre e metà dicembre 2012 (evidenziato con il cerchio giallo), ma sappiamo che un sistema trend follower piuttosto spartano come questo qui utilizzato non dà buoni risultati nelle fasi laterali “strette” per cui in primis verrà ottimizzato per riconoscere la lateralità e restare quindi fuori mercato. Quando invece il trend diviene marcato allora tutto funziona a meraviglia: ad esempio il sistema è short da inizio di maggio e ad oggi è ancora aperto e il trend iniziato a fine gennaio è stato preso e “tenuto” per oltre due mesi con un mega guadagno.
Strumenti
I valori graficati sono il rapporto FTSEMIB/DAX e quindi non corrispondono a nessuno strumento. Per poter seguire i segnali occorre operare in questo modo:
– per entrare long sullo spread si compra FTSEMIB e si vende DAX
– per entrare short sullo spread si vende FTSEMIB e si compra DAX
E’ possibile usare strumenti diversi, ad esempio future o etf, ma in ogni caso va seguita un’altra regola: il valore dell’investimento deve essere ripartito al 50% sui due strumenti.
Se si usano gli etf non c’è problema: supponendo di avere a disposizione 10.000 € si compra un numero di quote dei due etf pari a circa 5.000 € di controvalore ciascuna.
Per i future invece la storia si fa alquanto complessa e delicata. Innanzitutto bisogna valorizzarli: ogni punto di FTSEMIB equivale a 5 € e ogni punto di DAX a 25 €. Attraverso un semplice calcolo si conclude che per essere esposti con lo stesso valore su entrambi i future occorre operare con 5 FIB e 2 DAX, approssimabile a 2 FIB e 1 DAX. Questa è la complessità ma la questione delicata è di ben altra natura e portata: è la marginazione. Due FIB e un DAX richiedono una marginazione iniziale di circa 40 mila euro per cui crediamo che questa operatività sia destinata solo a trader facoltosi o istituzionali, di conseguenza d’ora in poi faremo riferimento solo all’operatività con etf quotati su Borsaitaliana.
(fine prima parte, domani la seconda e ultima)
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Per maggiori informazioni: compassandmore@yahoo.it
🙂 domani si replica con gli interessi e con una novità ma nel pomeriggio
I miei complimenti, veramente interessante per chi come me ne era completamente a digiuno