Spread trading oro/argento

Scritto il alle 13:12 da gremlin

Ecco il secondo lavoro di Fabio (nick “Paktrade) buon conoscitore di trading system che ci propone ancora dell’operatività con etf. Il suo primo articolo si trova qui.
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Volendo dar seguito con esempi pratici al mio intervento sullo spread trading durante il recente meeting di Intermarket&More a Milano presento oggi lo spread oro/argento con ETC.

Ricordo che lo spread trading è una tecnica in cui i rischi diminuiscono enormemente se si trattano sottostanti correlati e può essere visto come una tecnica di trading market neutral. Lo spread tra due grandezze può essere ottenuto come differenza o come rapporto.
In figura 1 trovate il grafico daily del ratio spread (rapporto tra 2 grandezze) tra un ETC con sottostante oro (PHAU.MI) e un ETC con sottostante argento (SLVR.MI). Ogni candela è ottenuta prendendo i valori OHLC (open, high, low, close) giornalieri di PHAU.MI e dividendolo per i corrispondenti valori OHLC di SLVR.MI.
Esempio: il 21/06/13 gli ETC considerati hanno chiuso ai seguenti valori:

SLVR.MI

16,6

PHAU.MI

95,99

Il rapporto delle ultime chiusure vale perciò 95.99 / 16.6 = 5,7825. La stessa cosa vale per gli altri punti della candela giornaliera (apertura, massimo e minimo) e per tutti i giorni presi in considerazione. Altra considerazione elementare ma importante: il rapporto cresce se, nello stesso arco di tempo considerato, il numeratore aumenta più del denominatore, oppure se il denominatore si riduce più velocemente del numeratore. Viceversa il rapporto cala se il denominatore aumenta più velocemente del numeratore, oppure se il numeratore cala più velocemente del denominatore.
Purtroppo questi ETC sono quotati in euro, ma il sottostante è in dollari e quindi è intrinseco anche un rischio dovuto alle diverse valute. Per fortuna qui lo spread ci viene incontro, eliminando questo fattore in modo quasi perfetto e questo è già un bel vantaggio!
Facendo riferimento sempre alla figura 1, trovate il grafico del ratio spread dal 2010. Da notare la fase agosto 2010 – aprile 2011: qui la discesa di questo rapporto è stata molto ripida. In quell’occasione infatti si è registrato un aumento iperbolico del prezzo dell’argento. Le quotazioni viste sull’argento in quel momento (corrispondente a 48-50 dollari sul future) non si sono più riviste. Il top dell’oro invece si è registrato ad inizio settembre 2011 a circa 1900 dollari sul future.
Al grafico del rapporto tra gli ETC è stato poi sovrapposto un trading system di tipo trend follower, in modo da avere un criterio per selezionare quali ETC scegliere a seconda delle diverse fasi di mercato. Si andrà quindi “lunghi” o “corti” dello spread, così come si farebbe con qualsiasi titolo.
Quando si va “lunghi” di spread (si dice che in questo caso si acquista lo spread) si va long di oro e short di argento, e il momento di entrata long sullo spread è segnato con una freccetta verde verso l’alto.
Se invece si va “corti” di spread (cioè si vende lo spread) si va long di argento e short di oro, sul grafico rappresentato con una freccia rossa verso il basso.
Il problema è che non si possono vendere allo scoperto degli ETC, ma fortunatamente ci sono gli ETC che vanno short sul sottostante. Pertanto per mettere in piedi le operazioni usiamo 4 ETC, e li utilizzeremo a coppie, in modo da essere in grado di “acquistare” o “vendere” lo spread. Gli ETC utilizzati sono:

PHAU.MI  (long oro)
SLVR.MI  (long argento)
SBUL.MI  (short oro)
SSIL.MI  (short argento)

Non entriamo nel merito dell’efficienza degli ETC considerati, vogliamo solamente avere gli strumenti per gestire il nostro trading. Gli ETC vanno quindi organizzati in questo modo:

Acquisto dello spread: compriamo PHAU.MI e SSIL.MI
Vendita dello spread: compriamo SLVR.MI e SBUL.MI

Come ulteriore modalità operativa assumiamo che ogni volta che compriamo o vendiamo lo spread, chiudiamo (o vendiamo) gli ETC precedentemente acquistati con un’operazione di segno opposto.

Figura 1: ratio spread tra gli ETC considerati dal 2010 ad oggi

Bisogna assolutamente specificare che questo trading system non è stato ottimizzato, né ci sono al suo interno logiche di money management che solitamente migliorano (e di molto) le performance. Già così si possono notare fasi “intense” di trading (fino alla metà del 2010 e successivamente a luglio 2011), ma tutto sommato la frequenza dei trades non è poi così alta.
Inoltre questo sistema è al 100% del tempo investito a mercato, cioè non rimane mai fuori (flat), esponendosi perciò a pericoli maggiori rispetto a sistemi che in alcune fasi rimangono flat. Prendiamo in considerazione gli ultimi 4 trades e vediamo cosa è successo:

Supponiamo di investire sempre 5000 euro in totale per ogni trade, quindi ogni volta che compriamo o vendiamo lo spread avremo 2500 euro nei 2 ETC considerati per quella fase. Andiamo a sviluppare questa operatività con i numeri delle chiusure degli ETC. Le date dei trades sono:

15/11/2012

13/12/2012

16/01/2013

15/02/2013

I valori dei 4 ETC a quelle date, più la chiusura di venerdì scorso, sono:

15/11/2012

13/12/2012

16/01/2013

15/02/2013

21/06/2013

SLVR.MI

28,465

27,72

26,26

24,84

16,6

PHAU.MI

131,29

127

123,48

117,65

95,99

SSIL.MI

9,44

9,195

9,29

9,69

14,175

SBUL.MI

16,655

16,44

16,28

16,93

20,835

Adesso andiamo a comprare a coppie gli ETC secondo il nostro schema e i segnali ricevuti. Nella tabella qui sotto in verde ci sono gli acquisti, in rosso le vendite degli ETC con le rispettive quantità. Sono inoltre indicate le quantità di ogni lotto di circa 2500 euro (x 2 = 5000), con una tolleranza di 50 euro sull’acquisto di una cifra intera di contratti per ogni ETC.

Ora vediamo le cose con le somme in gioco e la somma dei profitti e delle perdite:

Quindi, nonostante i deprezzamenti nei prezzi dell’oro e dell’argento, senza alcuna gestione particolare, con questo metodo di trading avremo avuto alla data di venerdì un aumento di oltre il 10% della nostra somma di partenza, correndo sicuramente meno rischi e alla fine non preoccupandoci dei movimenti di prezzo degli strumenti utilizzati.
A voi ogni commento, a cui spero di essere in grado di rispondere.

portafogli – trade opzioniprotezione oro – pensioni integrative – video – periodici

Per maggiori informazioni: compassandmore@yahoo.it 

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9 commenti Commenta
john_ludd
Scritto il 26 Giugno 2013 at 14:10

perchè fare questi giochi su oro e argento dove gli inversi fanno pietà ? dato che la logica è la stessa non è molto meglio farlo sugli indici di borsa tipo long S&P / short quello ti pare dove gli inversi hanno un livello di efficienza molto alto oltre a essere immensamente liquidi ?

marmaf
Scritto il 26 Giugno 2013 at 14:25

Articolo ben fatto, in questo blog si leggono cose interessanti e mai banali.
Agganciandomi al commento di john ludd ( a proposito, chi era questo nick? era quello del luddismo inglese dell’ 800?) potrebbe essere interessante applicare lo studio al BTP/BUND
Domanda: non sarebbe meglio utilizzare i futures, visto che gli etc hanno la doppia tassazione dei redditi capitale/diversi e quindi fiscalmente inefficenti?

paktrade
Scritto il 26 Giugno 2013 at 15:08

john_ludd@finanza,

Ciao, hai ragione, l’efficienza non è il massimo in questo caso… Il prossimo lo farò con DAX/MIB, come presentato al meeting, oppure S&P/MIB… magari a leva?

paktrade
Scritto il 26 Giugno 2013 at 15:13

marmaf@finanza,

Ciao, e hai ragione pure tu, ma molti o non vogliono o non sanno come fare i futures. Il mio voleva solo essere uno spunto di discussione sulle commodities, classe piuttosto rischiosa in questi tempi… Poi nulla vieta di fare le cose con futures o altri strumenti più efficienti, anzi!
E infine si potrebbe fare anche lo spread BTP/BUND, perchè no? Chiedo ai “capi” le priorità da seguire…

john_ludd
Scritto il 26 Giugno 2013 at 15:21

paktrade,

non che mi appassioni il tema, ma avevo nel recente passato dedicato qualche mezzora a vedere quanto fossero pratiche queste strategie long/short. Se non c’è la massima efficienza è un suicidio, perdi qualunque cosa fai. Gli indici sono ok, gli ETF sui settori meno, quelli sulle commodities sono orrendi, le valute da dimenticare. In più alcuni ETF non sono armonizzati, è un problema minore se non staccano dividendi. Alla fine, ne ho concluso che se uno proprio crede in questa strategia allora deve usare i futures (anche le opzioni non vanno bene per le asimmetrie tra call e put). Ma in questa fase di mercato non credo esistano segnali di mercato affidabili, è tutto legato alle paranoie degli operatori e il tutto si risolverebbe nella quasi certezza di perdere quattrini, cosa che avviene, da inizio maggio, per qualunque cosa uno faccia. Forse fare nulla è il meno peggio, e tenersi un segno meno di piccola entità sul portafoglio senza frignare troppo, non fosse che mi fido dei soldi sul c/c di una banca europea come di lasciare le chiavi di case a un tossico. Bella merda.

paktrade
Scritto il 26 Giugno 2013 at 18:22

Giusto un aggiornamento con le chiusure di oggi:
PHAU.MI chiude a 92.70 (x 21 = 1946.7 euro)
SSIL.MI chiude a 15.155 (x 258 = 3909.99 euro)
Lo spread sale così a 5856.69 euro complessivi, il guadagno sale al 17.13% per il singolo trade, o al 13.59% dall’inizio.

gremlin
Scritto il 26 Giugno 2013 at 22:19

paktrade,

Ma non ti sembra di esagerare con tutte queste dritte? :mrgreen:
queste cose si fanno solo a pagamento…

vabbè, vorrà dire che ti assumo in Compass&More…

marmaf
Scritto il 2 Luglio 2013 at 14:46

aggiornamenti?

gremlin
Scritto il 3 Luglio 2013 at 08:53

marmaf@finanza,

penso di sì a breve

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