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SPREAD alla riscossa: e si riscopre il rischio emittente
Ma tu guarda, magicamente lo spread BTP Bund torna di moda. Ma cosa sarà mai successo di così grave in queste ultime ore?
Tutta colpa della Le Pen a quanto sembra…
I timori di un’uscita della Francia dall’euro e dalla Ue nel caso di vittoria alle presidenziali di Marine Le Pen hanno spinto al rialzo lo spread e affossato i mercati europei. Il differenziale di rendimento tra il Btp e il Bund vola a 200 punti base, toccando questa soglia per la prima volta da febbraio 2014. Negli ultimi scambi lo spread segna 199 punti base dai 184 di venerdì. Il rendimento del decennale italiano è volato al 2,36% dal 2,25%, in un contesto di crescente nervosismo per il voto alle porte in molte capitali europee. (ANSA)
Dai , siamo onesti, mi può star bene che il mercato tema l’uscita dalla Francia dall’Eurozona. Ma come sempre accade qui si tratta di emozionalità. In realtà non è successo un bel nulla. l’incertezza politica europea può spaventare. Ma è altrettanto vero che il mercato era alla ricerca di spunti e di scuse.
E questa volta gli spunti non mancavano per far riaffiorare la percezione del rischio finanziario sugli emittenti. Da una parte, quindi il rischio politico. Le Pen in Francia, confusione totale in Italia, elezioni in Germania. E poi, a riguardo dell’Italia, non possiamo trascurare lo scoglio dell‘aumento di capitale Unicredit di cui ho parlato ampiamente nei giorni scorsi.
Dobbiamo preoccuparci? Beh, lo diciamo da mesi che il rischio duration deve essere diminuito nei portafogli. Quindi quanto sta accadendo, sopratutto per le scadenze più lunghe, è assolutamente normale. Ma attenzione, quello che preferisco sottolineare, è il ritorno dello spread sopra i 200 punti.
Spread BTP Bund: a 2, 5, 10 (benchmark), 20 anni
Era dal lontano 2014 che non si tornava sopra tali livelli. Come dobbiamo leggere questo scenario? Innanzitutto condivido i vari timori che ci possono essere sulla sostenibilità del nostro debito pubblico, oltre che l’impatto di un aumento degli oneri finanziari dovuti ad un aumento dei tassi di mercato.
Però non dimentichiamo MAI che i nostri BTP sono e restano ancora drammaticamente cari, in quanto drogati dalla polizza assicurativa di cui gode non Virginia Raggi ma il nostro debito pubblico. Il riferimento va ovviamente al QE della BCE che progressivamente andrà scemando, prima o poi. Ed è sicuramente questo il problema più importante che viene (ovviamente) trascurato dai giornali che si limitano all’evidenza immediata.
Che cosa accadrebbe se la BCE interrompesse i suoi acquisti anzitempo? E cosa accadrà quando tale evento diventerà realtà? Di certo chi subirà le batoste più importanti saranno i paesi “periferici” e difatti ieri sono proprio Italia, Spagna e Portogallo ad aver patito più di tutti. Mentre invece la Germania veniva comprata.
Rieccoci al “fly-to-quality”. Torna l’incertezza, torna la paura per il futuro. Ma non dimenticate che, nella realtà, non è successo nulla di nuovo rispetto ad una settimana fa. Questo è il mercato, baby, prendere o lasciare.
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Infatti siamo già scesi sotto 200… Tutte chiacchiere sempre da terrorista finanziario… Sembra di vedere studio aperto… tragedie ovunque… Cose trite e ritrite… Cerca anche di vedere che si paga il 2.3% su 10 anni… ma quando mai una cosa così? Sempre pagato tassi molto più alti. Perché la BCE dovrebbe eliminare “la garanzia”… Io non ho sentito Draghi che diceva questo. a sentire te uno dovrebbe essere short dal 2008… e intanto l’sp 500 è sempre in alto… poi fa uno starnuto ed ecco che arriva il tuo articolo disastroso… Te l’ho già scritto più volte: prima o poi è ovvio che scenderà.. forse anche del 20 30 50% .. ma rispetto al 2008 saremo sempre a +100%.. .ricordatelo. Ave
Certo Stefano, questione di punti di vista. E cmq leggiti anche il post sulla socializzazione del debito tramite Qe della BCE e vedrai che magari potrebbe anche esserci uno spiraglio di luce, per la tua gioia 🙂
rassegnati … DT non sa fare altre ipotesi che non siano nefaste …. hai detto bene sono secoli che dai suoi articoli dovremmo posizionarci short .. su tutto sul pianeta, e prima o poi qualcosa accadrà, ma il poblema è sempre il timing ed quello di DT mi sembra molto sbagliato.
Faccio un’ipotesi così buttata là .. del resto di cose buttale là ne ho lette parecchio … in caso di caos, altro che Bund … la Germania è quella che soccomberebbe prima degli altri, abituati a vivacchiare, .. perchè crollerebbe il suo vero motore ovvero il surplus commerciale pazzesco ….
Vedi le bastonate che gli dà Trump alla Germania.
Volkswagen e DB erano solo l’antipasto.
Beati gli inglesi che se ne sono andati in tempo.
Ma loro hanno i cojones…