in caricamento ...
SMILE! Istantanea dal Brasile (piombato in forte recessione)
Se ci guardiamo indietro, sembra quasi incredibile come un paese, candidato a diventare una vera guida per i cosiddetti BRICS e per l’America Latina, sia finito in una situazione così complicata e difficile.
Il Brasile è stato protagonista nel periodo della gestione Lula, di una fase di forte crescita economica. Oggi invece si trova con una recessione violenta (PIL oltre -2%), e cosa molto grave, con un’inflazione in aumento (ora al 9%).
Un quadro decisamente poco rassicurante che ha portato (come sempre in modo tardivo) l’agenzia di rating S&P a portare il giudizio sul debito carica a livello di “junk bond”. In questa slide potete vedere la situazione dei rating delle economie emergenti più importanti.
Se poi andiamo ad aggiungere il contesto di mercato, la situazione si aggrava ulteriormente. Il Real continua a perdere terreno nei confronti del Dollaro USA, tanto che alcune case di investimenti prevedono addirittura un ulteriore -20% nei prossimi tre mesi. A questo dobbiamo poi aggiungere la debolezza della Cina, che influisce non poco sulla crescita economica del paese che ospiterà le prossime Olimpiadi. Infine, la storia insegna che il ciclo economico brasiliano è fortemente colelgato all’andamento delle commodity, oggi in una situazione di estrema debolezza.
La domanda che tutti si pongono è: ma il Brasile avrà la forza di ripartire? E quando?
Ovviamente non è semplice poter rispondere a questo enigma. La ripresa economica del Brasile è importante NON solo per il Brasile stesso ma per tutte le dinamiche dell’America latina. Bisogna però fare una precisazione. Il Brasile di oggi è molto diverso da quel paese veramente emergente che era a fine 2000. Oggi il paese si presenta con grandi problematiche, ci mancherebbe, ma con delle basi molto più solide. Il mercato interno si è sviluppato molto, come anche i consumi, malgrado le grandi sperequazioni economiche presenti nel tessuto sociale brasiliano. Inoltre non dimentichiamo che stiamo parlando di un paese di grandi dimensioni, con tante risorse e 200 milioni di abitanti. Vista anche la correlazione con il mondo delle commodity, (vedi grafico sopra), è evidente che la normalizzazione della situazione passa da una ripresa delle materie prime. Ci vorrà del tempo, il Brasile annasperà per un bel po’, ma continuiamo a non sottovalutare le sue potenzialità. Il paese carioca è arrivato alla fine di un ciclo economico di crescita virtuosa ed un rallentamento è quasi “normale”. Questo però non esclude, nel breve periodo, ancora forti tensioni sui mercati e tanta volatilità.
ALLEGATO: CDS dei BRICS
Piccola nota statistica. Il CDS del Brasile ha superato addirittura quello della Russia, un paese che ha tante assonanze con quello brasiliano. MA siamo sempre lontai dalle cosiddette aree di ALERT sulla solvibilità del paese.
Riproduzione riservata
STAY TUNED!
Slide che considero DEFINITIVA per valutare lo stato di salute dei principali paesi emergenti.
Enjoy!